Il restauro, fortemente incentrato sulla coesistenza ed interazione tra aspetti umanistici e scientifici, si mostra oggi come un dominio disciplinare che rispecchia, probabilmente con maggiore chiarezza di altri, la frammentazione e la perdita delle ‘certezze’ operative che contraddistingue questa nostra contemporaneità. Una perdita di direzioni appaganti e consolidate che talvolta ha dato luogo, da un lato, a deboli reazioni a una realtà che ha cambiato scenari e contesti d’intervento; dall’altro, alla specializzazione e al ’culto’ di settori che, pur rientranti nell’ambito del restauro, di per sé, non riescono a coprire l’orizzonte complesso che costituisce l’essenza della disciplina. In tale quadro, dunque, variegato e ricco di sfaccettature, l’analisi che qui si propone, rintracciando i contributi che storicamente hanno richiamato la necessità di mettere a fuoco gli aspetti fondativi della conservazione, intende individuare alcuni temi di cui, già da tempo, le trasformazioni culturali e tecnologiche, in esponenziale accelerazione, richiedono un vaglio delle necessarie verifiche disciplinari. Tra questi ’paralipòmeni’, la riflessione sul rapporto con la storia si mostra essenziale, ma nei termini di una sua rifondazione. I termini di confronto sono cambiati e probabilmente si deve recuperare una distrazione rispetto agli scenari che pure stanno modificando lo stesso concetto di storia – e la storiografia - così come delle sue testimonianze materiali. Tra questi, solo per esempio, quello del digital heritage, che sta trasformando la visione del patrimonio e con esso il modo di percepire quello ‘esistente’ nella realtà fisica e di intervenire su di esso. Da qui il ruolo del progetto, sede e allo stesso tempo motore della conservazione. Il contributo intende sottolineare dunque la dimensione del progetto quale governo della tensione tra due orizzonti: quello della pre-esistenza e quello dell’azione contemporanea nel suo crearsi e nel suo farsi, considerando che le tradizionali nozioni di storia, di tempo/temporalità, forma, autenticità, memoria, molto probabilmente hanno bisogno di essere rivisitate alla luce delle trasformazioni del presente.

Restauro, storia, progetto: una questione da affrontare / Marino, Bianca. - 1:(2017), pp. 87-95.

Restauro, storia, progetto: una questione da affrontare

Marino Bianca
2017

Abstract

Il restauro, fortemente incentrato sulla coesistenza ed interazione tra aspetti umanistici e scientifici, si mostra oggi come un dominio disciplinare che rispecchia, probabilmente con maggiore chiarezza di altri, la frammentazione e la perdita delle ‘certezze’ operative che contraddistingue questa nostra contemporaneità. Una perdita di direzioni appaganti e consolidate che talvolta ha dato luogo, da un lato, a deboli reazioni a una realtà che ha cambiato scenari e contesti d’intervento; dall’altro, alla specializzazione e al ’culto’ di settori che, pur rientranti nell’ambito del restauro, di per sé, non riescono a coprire l’orizzonte complesso che costituisce l’essenza della disciplina. In tale quadro, dunque, variegato e ricco di sfaccettature, l’analisi che qui si propone, rintracciando i contributi che storicamente hanno richiamato la necessità di mettere a fuoco gli aspetti fondativi della conservazione, intende individuare alcuni temi di cui, già da tempo, le trasformazioni culturali e tecnologiche, in esponenziale accelerazione, richiedono un vaglio delle necessarie verifiche disciplinari. Tra questi ’paralipòmeni’, la riflessione sul rapporto con la storia si mostra essenziale, ma nei termini di una sua rifondazione. I termini di confronto sono cambiati e probabilmente si deve recuperare una distrazione rispetto agli scenari che pure stanno modificando lo stesso concetto di storia – e la storiografia - così come delle sue testimonianze materiali. Tra questi, solo per esempio, quello del digital heritage, che sta trasformando la visione del patrimonio e con esso il modo di percepire quello ‘esistente’ nella realtà fisica e di intervenire su di esso. Da qui il ruolo del progetto, sede e allo stesso tempo motore della conservazione. Il contributo intende sottolineare dunque la dimensione del progetto quale governo della tensione tra due orizzonti: quello della pre-esistenza e quello dell’azione contemporanea nel suo crearsi e nel suo farsi, considerando che le tradizionali nozioni di storia, di tempo/temporalità, forma, autenticità, memoria, molto probabilmente hanno bisogno di essere rivisitate alla luce delle trasformazioni del presente.
2017
978-88-7140-764-7
Restauro, storia, progetto: una questione da affrontare / Marino, Bianca. - 1:(2017), pp. 87-95.
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