Il capitolo analizza criticamente alcuni strumenti innovativi di edilizia sociale, quali l’autorecupero, l’autocostruzione e il co-housing, nel quadro di una più ampia riflessione sulla vocazione delle politiche abitative pubbliche all’approccio del social investment. Lo scopo è quello di mostrare se e in che modo le innovazioni introdotte da questi strumenti di policy riproducano (oppure no) alcuni tratti distintivi delle politiche di social investment, vale a dire: i) la capacità di stimolare e sostenere processi di attivazione individuale; ii) di contribuire al potenziamento dello sviluppo del territorio; iii) di favorire l’integrazione di interventi relativi a linee di policy diversificate (educazione, salute, prevenzione, etc). La riflessione si sviluppa a partire dall’analisi comparata di studi di caso, basati sull’analisi di documenti ufficiali e un congruo numero di interviste a testimoni privilegiati, in tre contesti urbani (Milano, Roma e Napoli). Particolare attenzione è dedicata al modo di cui gli interventi di edilizia sociale considerati riconfigurano il rapporto tra responsabilità individuali e collettive facendo leva su strumenti distinti di attivazione individuale. Questi sono ricondotti a forme distinte di soggettivazione del cittadino sulla base della distinzione analitica del profilo dei destinatari degli interventi come attori ‘active, activeted, activist’.
Nuove forme dell'abitare: esperienze e processi di attivazione individuale / Lumino, Rosaria. - (2015), pp. 259-304.
Nuove forme dell'abitare: esperienze e processi di attivazione individuale
Rosaria Lumino
2015
Abstract
Il capitolo analizza criticamente alcuni strumenti innovativi di edilizia sociale, quali l’autorecupero, l’autocostruzione e il co-housing, nel quadro di una più ampia riflessione sulla vocazione delle politiche abitative pubbliche all’approccio del social investment. Lo scopo è quello di mostrare se e in che modo le innovazioni introdotte da questi strumenti di policy riproducano (oppure no) alcuni tratti distintivi delle politiche di social investment, vale a dire: i) la capacità di stimolare e sostenere processi di attivazione individuale; ii) di contribuire al potenziamento dello sviluppo del territorio; iii) di favorire l’integrazione di interventi relativi a linee di policy diversificate (educazione, salute, prevenzione, etc). La riflessione si sviluppa a partire dall’analisi comparata di studi di caso, basati sull’analisi di documenti ufficiali e un congruo numero di interviste a testimoni privilegiati, in tre contesti urbani (Milano, Roma e Napoli). Particolare attenzione è dedicata al modo di cui gli interventi di edilizia sociale considerati riconfigurano il rapporto tra responsabilità individuali e collettive facendo leva su strumenti distinti di attivazione individuale. Questi sono ricondotti a forme distinte di soggettivazione del cittadino sulla base della distinzione analitica del profilo dei destinatari degli interventi come attori ‘active, activeted, activist’.File | Dimensione | Formato | |
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