Le nuove modalità della produzione sintetizzabili nel termine “Industria 4.0” prefigurano profondi cambiamenti che investiranno il lavoro nel prossimo futuro. Le innovazioni di I-4.0 avranno un forte impatto occupazionale, comportando ampi processi di ristrutturazione e riconversione produttiva, con conseguente necessità di gestione delle dinamiche occupazionali su diversi piani (licenziamenti collettivi, politiche per la ricollocazione, politiche attive del lavoro). In uno scenario di più lungo periodo, una stabile riduzione della domanda di lavoro “umano” rilancerà in termini nuovi anche il dibattito sul reddito di cittadinanza. Sul piano dei rapporti di lavoro e della relativa disciplina è possibile intravedere l’insorgenza di numerose problematiche, tra cui il venir meno della tradizionale funzione del “tempo di lavoro” quale criterio di misurazione della prestazione e del corrispettivo, la rarefazione in alcuni contesti della eterodirezione verticale e l’accentuazione dei problemi di imputazione giuridica, l’incremento della responsabilità individuale rispetto al risultato utile della prestazione lavorativa, una maggiore variabilità e flessibilità delle mansioni, la necessità di continui adattamenti delle conoscenze del lavoratore, la possibilità di inusitati e pervasivi controlli sull’attività lavorativa.
Problemi e prospettive del diritto del lavoro nell'industria 4.0 / Mutarelli, Matteo Maria. - (2017). (Intervento presentato al convegno Le nuove tecnologie e il mondo del lavoro: verso una società 4.0 tenutosi a Jabil - Via Pirelli, Zona Ceraso A.S.I., Marcianise (CE) nel 5 dicembre 2017).
Problemi e prospettive del diritto del lavoro nell'industria 4.0
Mutarelli, Matteo Maria
2017
Abstract
Le nuove modalità della produzione sintetizzabili nel termine “Industria 4.0” prefigurano profondi cambiamenti che investiranno il lavoro nel prossimo futuro. Le innovazioni di I-4.0 avranno un forte impatto occupazionale, comportando ampi processi di ristrutturazione e riconversione produttiva, con conseguente necessità di gestione delle dinamiche occupazionali su diversi piani (licenziamenti collettivi, politiche per la ricollocazione, politiche attive del lavoro). In uno scenario di più lungo periodo, una stabile riduzione della domanda di lavoro “umano” rilancerà in termini nuovi anche il dibattito sul reddito di cittadinanza. Sul piano dei rapporti di lavoro e della relativa disciplina è possibile intravedere l’insorgenza di numerose problematiche, tra cui il venir meno della tradizionale funzione del “tempo di lavoro” quale criterio di misurazione della prestazione e del corrispettivo, la rarefazione in alcuni contesti della eterodirezione verticale e l’accentuazione dei problemi di imputazione giuridica, l’incremento della responsabilità individuale rispetto al risultato utile della prestazione lavorativa, una maggiore variabilità e flessibilità delle mansioni, la necessità di continui adattamenti delle conoscenze del lavoratore, la possibilità di inusitati e pervasivi controlli sull’attività lavorativa.File | Dimensione | Formato | |
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