Il comune di Gesualdo (AV) sorge nell’Irpinia centrale, in un territorio caratterizzato da una complessa e variata orografia, caratterizzante l’impianto radiale dell’antico tessuto urbano, che si diparte dal castello, situato sulla sommità del promontorio, adattandosi alle pendici della collina con una complessità di percorsi rettilinei, da monte a valle, che intercettano, alle diverse quote, un sistema viario ad andamento anulare. Se l’orografia, dunque, finì per condizionare l’originaria viabilità gesualdina, quest’ultima ha determinato a sua volta la forma compatta degli aggregati edilizi, con la caratteristica collocazione a livelli sfalsati di circa un piano, che garantisce una buona esposizione dei piani superiori, non ponendosi gli edifici a valle come ostacolo all’irraggiamento di quelli a monte. La disposizione dell’aggregato edilizio in funzione dei fattori ambientali, e in particolare del soleggiamento, deve dunque essere necessariamente considerato come uno dei fattori determinanti ai fini della corretta lettura della morfologia urbana di Gesualdo, che prevede dunque l’esposizione del nucleo più antico alla luce proveniente da sud e sud-ovest, con una ricorrente chiusura dei fronti esposti a nord, che protegge dai rigori invernali. Ma l’ambiente delle valli irpine a Gesualdo deve necessariamente essere analizzato anche attraverso una chiave di lettura paesaggistica: caratteristiche sono infatti le logge dei piani più alti, presenti sia nelle abitazioni nobiliari che in quelle più povere, che testimoniano una secolare attenzione verso il benessere di vita domestico garantito dalla possibilità di fruire di suggestive visioni paesaggistiche. La sostanziale continuità espressiva delle cortine edilizie, caratterizzate da paramenti murari in pietra calcarea locale e da portali finemente lavorati, conformati dalla stessa roccia che si ritrova anche nelle pavimentazioni delle principali gradonate, ben lungi dal determinare una monotonia percettiva, costituiscono invece il valore principale dell’immagine urbana. La stessa pietra calcarea presenta inoltre significative variazioni dell’aspetto superficiale in funzione della lavorazione, ma anche della grana e della tessitura dei minerali e dei fossili contenuti nell’originario blocco di roccia, che contribuiscono a donare talvolta uniformità, in altri casi significative variazioni alle cortine edilizie. Paesaggio, urbanistica, soleggiamento, orografia, organizzazione sociale, tecniche edilizie locali, fino allo studio microscopico delle pietre da costruzione sono dunque alcuni tra i principali fattori che concorrono alla definizione morfologica del centro storico di Gesualdo: alla rappresentazione grafica compete, dunque, un ruolo monto complesso, ovvero quello di restituire, insieme agli indispensabili dati di natura metrica, la complessità di questo singolare assetto urbano, individuando le motivazioni che, nel tempo e nello spazio, hanno determinato le scelte morfologiche e configurative, nelle quali trova la sua riconoscibilità l’immagine della città. È chiaro, dunque, che la rappresentazione planimetrica in uso nelle discipline urbanistiche non può assolutamente fornire un adeguato strumento comunicativo, in quanto incapace di valorizzare, nella sua assoluta bidimensionalità, quelle intime relazioni tra paesaggio, luce, architettura e natura che determinano l’immagine del luogo, il suo genius loci. La rappresentazione più adatta alla lettura del centro storico di Gesualdo è dunque stata individuata nella modellazione tridimensionale dell’orografia del suolo, del sistema viario e delle aggregazioni edilizie, con l’identificazione dei particolari architettonici e decorativi di maggiore pregio, al fine di garantire una lettura multidimensionale dell’insediamento urbano. Ma i codici grafici espressivi sono stati elaborati con la ferma volontà di garantire all’utente finale una lettura multidimensionale, dal paesaggio fino all’abaco delle murature, con le peculiari caratteristiche mineralogiche, e dunque microscopiche, collegando ciascuna informazione a un layer tematico del modello 3D. Il formato usato per la divulgazione del modello tridimensionale è stato quello di una semplice interfaccia, il 3D PDF, visualizzabile dal software gratuito per i formati standard PDF, che permette l’interazione con un modello virtuale tridimensionale senza dover installare costosi e specialistici software tecnici per la modellazione solida in ambiente virtuale.

, Representing Complexity: New Expressive Codes to Describe and Document the Historic Center of Gesualdo (AV) / Pagliano, Alessandra. - (2015). (Intervento presentato al convegno XIX International Scientific Conference The turning point of the landscape-cultural mosaic. Renaissance Revelation Resilience tenutosi a Palazzo Gravina, Napoli nel 2.3 luglio 2015).

, Representing Complexity: New Expressive Codes to Describe and Document the Historic Center of Gesualdo (AV)

PAGLIANO, ALESSANDRA
2015

Abstract

Il comune di Gesualdo (AV) sorge nell’Irpinia centrale, in un territorio caratterizzato da una complessa e variata orografia, caratterizzante l’impianto radiale dell’antico tessuto urbano, che si diparte dal castello, situato sulla sommità del promontorio, adattandosi alle pendici della collina con una complessità di percorsi rettilinei, da monte a valle, che intercettano, alle diverse quote, un sistema viario ad andamento anulare. Se l’orografia, dunque, finì per condizionare l’originaria viabilità gesualdina, quest’ultima ha determinato a sua volta la forma compatta degli aggregati edilizi, con la caratteristica collocazione a livelli sfalsati di circa un piano, che garantisce una buona esposizione dei piani superiori, non ponendosi gli edifici a valle come ostacolo all’irraggiamento di quelli a monte. La disposizione dell’aggregato edilizio in funzione dei fattori ambientali, e in particolare del soleggiamento, deve dunque essere necessariamente considerato come uno dei fattori determinanti ai fini della corretta lettura della morfologia urbana di Gesualdo, che prevede dunque l’esposizione del nucleo più antico alla luce proveniente da sud e sud-ovest, con una ricorrente chiusura dei fronti esposti a nord, che protegge dai rigori invernali. Ma l’ambiente delle valli irpine a Gesualdo deve necessariamente essere analizzato anche attraverso una chiave di lettura paesaggistica: caratteristiche sono infatti le logge dei piani più alti, presenti sia nelle abitazioni nobiliari che in quelle più povere, che testimoniano una secolare attenzione verso il benessere di vita domestico garantito dalla possibilità di fruire di suggestive visioni paesaggistiche. La sostanziale continuità espressiva delle cortine edilizie, caratterizzate da paramenti murari in pietra calcarea locale e da portali finemente lavorati, conformati dalla stessa roccia che si ritrova anche nelle pavimentazioni delle principali gradonate, ben lungi dal determinare una monotonia percettiva, costituiscono invece il valore principale dell’immagine urbana. La stessa pietra calcarea presenta inoltre significative variazioni dell’aspetto superficiale in funzione della lavorazione, ma anche della grana e della tessitura dei minerali e dei fossili contenuti nell’originario blocco di roccia, che contribuiscono a donare talvolta uniformità, in altri casi significative variazioni alle cortine edilizie. Paesaggio, urbanistica, soleggiamento, orografia, organizzazione sociale, tecniche edilizie locali, fino allo studio microscopico delle pietre da costruzione sono dunque alcuni tra i principali fattori che concorrono alla definizione morfologica del centro storico di Gesualdo: alla rappresentazione grafica compete, dunque, un ruolo monto complesso, ovvero quello di restituire, insieme agli indispensabili dati di natura metrica, la complessità di questo singolare assetto urbano, individuando le motivazioni che, nel tempo e nello spazio, hanno determinato le scelte morfologiche e configurative, nelle quali trova la sua riconoscibilità l’immagine della città. È chiaro, dunque, che la rappresentazione planimetrica in uso nelle discipline urbanistiche non può assolutamente fornire un adeguato strumento comunicativo, in quanto incapace di valorizzare, nella sua assoluta bidimensionalità, quelle intime relazioni tra paesaggio, luce, architettura e natura che determinano l’immagine del luogo, il suo genius loci. La rappresentazione più adatta alla lettura del centro storico di Gesualdo è dunque stata individuata nella modellazione tridimensionale dell’orografia del suolo, del sistema viario e delle aggregazioni edilizie, con l’identificazione dei particolari architettonici e decorativi di maggiore pregio, al fine di garantire una lettura multidimensionale dell’insediamento urbano. Ma i codici grafici espressivi sono stati elaborati con la ferma volontà di garantire all’utente finale una lettura multidimensionale, dal paesaggio fino all’abaco delle murature, con le peculiari caratteristiche mineralogiche, e dunque microscopiche, collegando ciascuna informazione a un layer tematico del modello 3D. Il formato usato per la divulgazione del modello tridimensionale è stato quello di una semplice interfaccia, il 3D PDF, visualizzabile dal software gratuito per i formati standard PDF, che permette l’interazione con un modello virtuale tridimensionale senza dover installare costosi e specialistici software tecnici per la modellazione solida in ambiente virtuale.
2015
, Representing Complexity: New Expressive Codes to Describe and Document the Historic Center of Gesualdo (AV) / Pagliano, Alessandra. - (2015). (Intervento presentato al convegno XIX International Scientific Conference The turning point of the landscape-cultural mosaic. Renaissance Revelation Resilience tenutosi a Palazzo Gravina, Napoli nel 2.3 luglio 2015).
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