Il dibattito sulle cellule staminali, nell’ultimo decennio è stato oggetto di privilegiato interesse sia nell’ambito della ricerca scientifica e bioetica che nella divulgazione a mezzo stampa nazionale ed internazionale; inoltre coinvolge a diverso titolo una pluralità di problematiche. Le applicazioni terapeutiche delle cellule staminali, in corso già da un decennio, per la cura di diverse patologie, risultano essere altamente promettenti ed utilizzabili anche nell’ambito della medicina rigenerativa. Gli interrogativi etici differiscono profondamente a seconda della fonte da cui le cellule staminali sono prelevate. Pertanto è necessario definire quale sia l’origine delle staminali. Assume una valenza assai diversa effettuare ricerche e sperimentazioni su staminali adulte o su staminali embrionali in quanto l’utilizzo di queste ultime comporta sempre la distruzione dell’embrione da cui sono prelevate. E’ proprio intorno a tale differenza, o meglio intorno allo status dell’embrione, che si accendono i dibattiti bioetici più roventi. Fino a pochi anni fa, il cordone ombelicale era considerato, una volta eliminato dal corpo del neonato, uno scarto biologico. La scoperta della presenza di cellule staminali emopoietiche, utilizzabili ai fini trapiantologici ha incrementato l’interesse scientifico nei confronti di esso, suscitando numerose aspettative tra i ricercatori e i clinici. Inoltre la notevole capacità delle cellule cordonali di sopportare le procedure di crioconservazione a lungo termine, ha reso concreto e possibile il loro utilizzo sia in pazienti che necessitavano di una ricostituzione emopoietica sia nell’ambito della medicina rigenerativa. Il prelievo e l’utilizzo di cellule staminali isolate da cordone ombelicale non suscitano interrogativi etici rilevanti, ma l’attenzione si riversa sulle possibilità di donazione (autologa o allogenica) e sulle caratteristiche delle banche (pubbliche o private). Pertanto anche la tematica delle cellule staminali cordonali e delle biobanche coinvolgono a pieno titolo i diritti fondamentali della persona. E’ proprio sul dibattito circa il bancaggio di sangue cordonale che si incentra questa attività di dottorato, focalizzando l’attenzione sugli aspetti etici relativi ai benefici della donazione e della conservazione di sangue cordonale, e sulla sperimentazione di nuove modalità di crioconservazione che ne migliorino l’efficienza ed incrementino la vitalità delle cellule staminali cordonali dopo lo scongelo.

ASPETTI ETICI RELATIVI ALLA CRIOCONSERVAZIONE DI CELLULE STAMINALI DA SANGUE DI CORDONE OMBELICALE / Pica, Alessandra; Ruggiero, MARIA GRAZIA. - (2016).

ASPETTI ETICI RELATIVI ALLA CRIOCONSERVAZIONE DI CELLULE STAMINALI DA SANGUE DI CORDONE OMBELICALE

PICA, ALESSANDRA;RUGGIERO, MARIA GRAZIA
2016

Abstract

Il dibattito sulle cellule staminali, nell’ultimo decennio è stato oggetto di privilegiato interesse sia nell’ambito della ricerca scientifica e bioetica che nella divulgazione a mezzo stampa nazionale ed internazionale; inoltre coinvolge a diverso titolo una pluralità di problematiche. Le applicazioni terapeutiche delle cellule staminali, in corso già da un decennio, per la cura di diverse patologie, risultano essere altamente promettenti ed utilizzabili anche nell’ambito della medicina rigenerativa. Gli interrogativi etici differiscono profondamente a seconda della fonte da cui le cellule staminali sono prelevate. Pertanto è necessario definire quale sia l’origine delle staminali. Assume una valenza assai diversa effettuare ricerche e sperimentazioni su staminali adulte o su staminali embrionali in quanto l’utilizzo di queste ultime comporta sempre la distruzione dell’embrione da cui sono prelevate. E’ proprio intorno a tale differenza, o meglio intorno allo status dell’embrione, che si accendono i dibattiti bioetici più roventi. Fino a pochi anni fa, il cordone ombelicale era considerato, una volta eliminato dal corpo del neonato, uno scarto biologico. La scoperta della presenza di cellule staminali emopoietiche, utilizzabili ai fini trapiantologici ha incrementato l’interesse scientifico nei confronti di esso, suscitando numerose aspettative tra i ricercatori e i clinici. Inoltre la notevole capacità delle cellule cordonali di sopportare le procedure di crioconservazione a lungo termine, ha reso concreto e possibile il loro utilizzo sia in pazienti che necessitavano di una ricostituzione emopoietica sia nell’ambito della medicina rigenerativa. Il prelievo e l’utilizzo di cellule staminali isolate da cordone ombelicale non suscitano interrogativi etici rilevanti, ma l’attenzione si riversa sulle possibilità di donazione (autologa o allogenica) e sulle caratteristiche delle banche (pubbliche o private). Pertanto anche la tematica delle cellule staminali cordonali e delle biobanche coinvolgono a pieno titolo i diritti fondamentali della persona. E’ proprio sul dibattito circa il bancaggio di sangue cordonale che si incentra questa attività di dottorato, focalizzando l’attenzione sugli aspetti etici relativi ai benefici della donazione e della conservazione di sangue cordonale, e sulla sperimentazione di nuove modalità di crioconservazione che ne migliorino l’efficienza ed incrementino la vitalità delle cellule staminali cordonali dopo lo scongelo.
2016
ASPETTI ETICI RELATIVI ALLA CRIOCONSERVAZIONE DI CELLULE STAMINALI DA SANGUE DI CORDONE OMBELICALE / Pica, Alessandra; Ruggiero, MARIA GRAZIA. - (2016).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/678755
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