Il tema del lavoro è il tattling – riferire agli altri le trasgressioni commesse da terzi - che è un fenomeno molto frequente ma poco studiato nel gruppo dei pari. Si è analizzato come bambini di 5-6 e 9-10 anni valutino storie che coinvolgono trasgressori ed osservatori, con l’obiettivo di: 1) comprendere se entrambe le fasce di età giudicano come un’azione cattiva riferire all’adulto le trasgressioni dei coetanei, senza considerare il tipo o la gravità percepita delle trasgressioni; 2) conoscere la simpatia o l’antipatia suscitata dai trasgressori e dagli osservatori. Si è ipotizzato che: 1) entrambi i gruppi di età avrebbero valutato positivamente riferire le trasgressioni percepite più gravi; 2) solo i bambini più piccoli avrebbero valutato positivamente riferire le trasgressioni più lievi; 3) all’aumentare dell’età, sarebbe diminuita la simpatia dichiarata per gli osservatori che riferiscono le trasgressioni dei coetanei. I risultati evidenziano che, all’aumentare dell’età, i bambini cominciano a considerare meno appropriato riferire sulle trasgressioni più lievi ed a percepire meno simpatici i coetanei che riferiscono. Questo sembra, inoltre, verificarsi più nei maschi che nelle femmine. Stiamo conducendo uno studio analogo che include un gruppo di bambini delle stesse età inglesi e colombiani al fine di approfondire le somiglianze e le differenze cross-culturali. i.
"Tu faresti la spia?" Valutazione morale del riferire le trasgressioni dei coetanei in bambini italiani e inglesi / Donsi', Lucia. - (2016).
"Tu faresti la spia?" Valutazione morale del riferire le trasgressioni dei coetanei in bambini italiani e inglesi
DONSI', LUCIA
2016
Abstract
Il tema del lavoro è il tattling – riferire agli altri le trasgressioni commesse da terzi - che è un fenomeno molto frequente ma poco studiato nel gruppo dei pari. Si è analizzato come bambini di 5-6 e 9-10 anni valutino storie che coinvolgono trasgressori ed osservatori, con l’obiettivo di: 1) comprendere se entrambe le fasce di età giudicano come un’azione cattiva riferire all’adulto le trasgressioni dei coetanei, senza considerare il tipo o la gravità percepita delle trasgressioni; 2) conoscere la simpatia o l’antipatia suscitata dai trasgressori e dagli osservatori. Si è ipotizzato che: 1) entrambi i gruppi di età avrebbero valutato positivamente riferire le trasgressioni percepite più gravi; 2) solo i bambini più piccoli avrebbero valutato positivamente riferire le trasgressioni più lievi; 3) all’aumentare dell’età, sarebbe diminuita la simpatia dichiarata per gli osservatori che riferiscono le trasgressioni dei coetanei. I risultati evidenziano che, all’aumentare dell’età, i bambini cominciano a considerare meno appropriato riferire sulle trasgressioni più lievi ed a percepire meno simpatici i coetanei che riferiscono. Questo sembra, inoltre, verificarsi più nei maschi che nelle femmine. Stiamo conducendo uno studio analogo che include un gruppo di bambini delle stesse età inglesi e colombiani al fine di approfondire le somiglianze e le differenze cross-culturali. i.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.