Il tattling –riferire agli altri le trasgressioni commesse da terzi – è un fenomeno molto frequente ma poco studiato nel gruppo dei pari. In questa ricerca abbiamo analizzato il modo in cui bambini di 5-6 e 9-10 anni valutano storie in cui sono coinvolti trasgressori ed osservatori, con l’obiettivo di:1) comprendere se entrambe le fasce di età giudicano come un’azione cattiva riferire all’adulto le trasgressioni dei coetanei, senza considerare il tipo o la gravità percepita delle trasgressioni; 2) conoscere la simpatia o l’antipatia suscitata daitrasgressori e dagli osservatori.Abbiamo ipotizzato che: 1) entrambi i gruppi di età avrebbero valutato positivamente riferire le trasgressioni percepite più gravi; 2) solo i bambini più piccoli avrebbero valutato positivamente riferire le trasgressioni più lievi; 3) all’aumentare dell’età, sarebbe diminuita la simpatia dichiarata per gli osservatori che riferiscono le trasgressioni dei coetanei. I risultati evidenziano che, all’aumentare dell’età, i bambini cominciano a considerare meno appropriato riferire sulle trasgressioni più lievi ed a percepire meno simpatici i coetanei che riferiscono. Questo sembra, inoltre, verificarsi più nei maschi che nelle femmine. E' in corso uno studio analogo che include un gruppo di bambini della stessa età provenienti dall’Inghilterra e dalla Colombia al fine di approfondire le somiglianze e le differenze cross-culturali.

"Tu faresti la spia?" Differenze evolutive nella valutazione morale del tattling / DE GRUTTOLA, MARIA ANTONIETTA; Donsi', Lucia. - (2015). (Intervento presentato al convegno XXVIII Congresso Nazionale della Sezione di Psicologia dello Sviluppo e dell’ Educazione A.I.P. tenutosi a Università di Parma nel Parma, 24-26 settembre 2015).

"Tu faresti la spia?" Differenze evolutive nella valutazione morale del tattling

DE GRUTTOLA, MARIA ANTONIETTA;DONSI', LUCIA
2015

Abstract

Il tattling –riferire agli altri le trasgressioni commesse da terzi – è un fenomeno molto frequente ma poco studiato nel gruppo dei pari. In questa ricerca abbiamo analizzato il modo in cui bambini di 5-6 e 9-10 anni valutano storie in cui sono coinvolti trasgressori ed osservatori, con l’obiettivo di:1) comprendere se entrambe le fasce di età giudicano come un’azione cattiva riferire all’adulto le trasgressioni dei coetanei, senza considerare il tipo o la gravità percepita delle trasgressioni; 2) conoscere la simpatia o l’antipatia suscitata daitrasgressori e dagli osservatori.Abbiamo ipotizzato che: 1) entrambi i gruppi di età avrebbero valutato positivamente riferire le trasgressioni percepite più gravi; 2) solo i bambini più piccoli avrebbero valutato positivamente riferire le trasgressioni più lievi; 3) all’aumentare dell’età, sarebbe diminuita la simpatia dichiarata per gli osservatori che riferiscono le trasgressioni dei coetanei. I risultati evidenziano che, all’aumentare dell’età, i bambini cominciano a considerare meno appropriato riferire sulle trasgressioni più lievi ed a percepire meno simpatici i coetanei che riferiscono. Questo sembra, inoltre, verificarsi più nei maschi che nelle femmine. E' in corso uno studio analogo che include un gruppo di bambini della stessa età provenienti dall’Inghilterra e dalla Colombia al fine di approfondire le somiglianze e le differenze cross-culturali.
2015
"Tu faresti la spia?" Differenze evolutive nella valutazione morale del tattling / DE GRUTTOLA, MARIA ANTONIETTA; Donsi', Lucia. - (2015). (Intervento presentato al convegno XXVIII Congresso Nazionale della Sezione di Psicologia dello Sviluppo e dell’ Educazione A.I.P. tenutosi a Università di Parma nel Parma, 24-26 settembre 2015).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/668837
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