Nell'interpretazione di Sloterdijk, la filosofia di Nietzsche sarebbe – senza scarti e senza mezzi termini – una rivoluzionaria istanza metabiologica, che va a insidiosamente a insediarsi, après lui, nella teoria della verità. Condizione e possibilità di attuazione della “vita” umana (non troppo umana, ma pur sempre verità). La verità nietzscheana, perciò, in prima istanza, sembrerebbe configurarsi a mo’ di un insieme: composizione di sistemi simbolici di illusioni condivise, vera e propria modalità contratta dall’umano in nome della vita contro le tensioni psicosociali distruttive del mondo. La tentazione sloterdijkiana di collocare Nietzsche ben fuori del suo tempo (con il nulla-osta del filosofo, com’è noto) è oltre che evidente, sapientemente forzata. La posizione decentrata, eccentrica, “sovraepocale” se non metastorica, consentirebbe a Nietzsche di intuire l’enorme e fondamentale dimensione delle culture ascetiche, ossia delle forme di vita che si esercitano. Qui c’è la tecnica immunologica, fatta di pratiche sia sociali sia individuali, esercizi sulla vita dell’individuo e della società in senso bio-immunologico, socio-immunologico e psico-immunologico. Sloterdijk risolve Nietzsche in una nuova versione dell’antropotecnica (che conserva però la tesi dello “sfondamento” dell’Umanismo).

Non sono stato salvato e devo cambiare la mia vita. Assunti e riassunti del girotondo nietzscheano di Peter Sloterdijk per una metabiologia / Amodio, Paolo. - (2016), pp. 9-27.

Non sono stato salvato e devo cambiare la mia vita. Assunti e riassunti del girotondo nietzscheano di Peter Sloterdijk per una metabiologia

AMODIO, PAOLO
2016

Abstract

Nell'interpretazione di Sloterdijk, la filosofia di Nietzsche sarebbe – senza scarti e senza mezzi termini – una rivoluzionaria istanza metabiologica, che va a insidiosamente a insediarsi, après lui, nella teoria della verità. Condizione e possibilità di attuazione della “vita” umana (non troppo umana, ma pur sempre verità). La verità nietzscheana, perciò, in prima istanza, sembrerebbe configurarsi a mo’ di un insieme: composizione di sistemi simbolici di illusioni condivise, vera e propria modalità contratta dall’umano in nome della vita contro le tensioni psicosociali distruttive del mondo. La tentazione sloterdijkiana di collocare Nietzsche ben fuori del suo tempo (con il nulla-osta del filosofo, com’è noto) è oltre che evidente, sapientemente forzata. La posizione decentrata, eccentrica, “sovraepocale” se non metastorica, consentirebbe a Nietzsche di intuire l’enorme e fondamentale dimensione delle culture ascetiche, ossia delle forme di vita che si esercitano. Qui c’è la tecnica immunologica, fatta di pratiche sia sociali sia individuali, esercizi sulla vita dell’individuo e della società in senso bio-immunologico, socio-immunologico e psico-immunologico. Sloterdijk risolve Nietzsche in una nuova versione dell’antropotecnica (che conserva però la tesi dello “sfondamento” dell’Umanismo).
2016
9788874318506
Non sono stato salvato e devo cambiare la mia vita. Assunti e riassunti del girotondo nietzscheano di Peter Sloterdijk per una metabiologia / Amodio, Paolo. - (2016), pp. 9-27.
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