La manutenzione programmata si è affermata in Italia, negli ultimi 20 anni, soprattutto grazie alle spinte di carattere legislativo, che l’hanno imposta per gli edifici di maggiore importanza e l’hanno resa opportuna per i patrimoni immobiliari quantitativamente più rilevanti. In particolare, in tutti i recentissimi bandi di gara per il restauro dei più importanti monumenti italiani, il Ministero e le Soprintendenze stanno puntando in larga misura su richieste di piani di manutenzione, premiando le proposte dei concorrenti su questo tema quasi sempre con il punteggio più alto in assoluto, a testimonianza di una notevole sensibilità sull’argomento anche per il patrimonio storico-monumentale. E’ da circa 10 anni, poi, che la svolta culturale impressa dall’imposizione del piano di manutenzione sta trovando larga applicazione anche per edifici di piccola dimensione, con destinazioni d’uso anche molto differenti, di proprietà privata. In realtà le metodologie con le quali è possibile controllare l’obsolescenza dei fabbricati mediante attività programmate di controllo/intervento hanno validità di carattere generale, ed è possibile redigere efficacemente una pianificazione della manutenzione per qualsiasi tipologia e/o destinazione d’uso con pochi distinguo, connessi prevalentemente a discorsi di carattere tecnologico. Per gli edifici rurali, pertanto, è senz’altro ipotizzabile una politica di gestione basata sulla manutenzione programmata, che può consentire di: • conservare i livelli prestazionali scelti in fase di progetto, consentendo adeguati livelli di fruizione; • scongiurare episodi di interruzione della agibilità o di guasti di notevole entità; • programmare budget di spesa per la gestione, con la possibilità di adeguarli alle possibilità e/o alle intenzioni della committenza/utenza. Appare, per di più, di notevole interesse lo studio delle modalità di adattamento di una strategia generale di programmazione della manutenzione per questa particolare categoria di edifici, caratterizzata da una sostanziale semplicità costruttiva che sembrerebbe renderli particolarmente suscettivi di applicazioni nella sfera della manutenibilità, intesa come requisito di progetto e dunque come guida, nella fase ideativa, dal punto di vista delle caratteristiche tecnologiche da conseguire.

La manutenzione programmata degli edifici rurali / Nicolella, Maurizio. - 1:(2015), pp. 149-162.

La manutenzione programmata degli edifici rurali

NICOLELLA, MAURIZIO
2015

Abstract

La manutenzione programmata si è affermata in Italia, negli ultimi 20 anni, soprattutto grazie alle spinte di carattere legislativo, che l’hanno imposta per gli edifici di maggiore importanza e l’hanno resa opportuna per i patrimoni immobiliari quantitativamente più rilevanti. In particolare, in tutti i recentissimi bandi di gara per il restauro dei più importanti monumenti italiani, il Ministero e le Soprintendenze stanno puntando in larga misura su richieste di piani di manutenzione, premiando le proposte dei concorrenti su questo tema quasi sempre con il punteggio più alto in assoluto, a testimonianza di una notevole sensibilità sull’argomento anche per il patrimonio storico-monumentale. E’ da circa 10 anni, poi, che la svolta culturale impressa dall’imposizione del piano di manutenzione sta trovando larga applicazione anche per edifici di piccola dimensione, con destinazioni d’uso anche molto differenti, di proprietà privata. In realtà le metodologie con le quali è possibile controllare l’obsolescenza dei fabbricati mediante attività programmate di controllo/intervento hanno validità di carattere generale, ed è possibile redigere efficacemente una pianificazione della manutenzione per qualsiasi tipologia e/o destinazione d’uso con pochi distinguo, connessi prevalentemente a discorsi di carattere tecnologico. Per gli edifici rurali, pertanto, è senz’altro ipotizzabile una politica di gestione basata sulla manutenzione programmata, che può consentire di: • conservare i livelli prestazionali scelti in fase di progetto, consentendo adeguati livelli di fruizione; • scongiurare episodi di interruzione della agibilità o di guasti di notevole entità; • programmare budget di spesa per la gestione, con la possibilità di adeguarli alle possibilità e/o alle intenzioni della committenza/utenza. Appare, per di più, di notevole interesse lo studio delle modalità di adattamento di una strategia generale di programmazione della manutenzione per questa particolare categoria di edifici, caratterizzata da una sostanziale semplicità costruttiva che sembrerebbe renderli particolarmente suscettivi di applicazioni nella sfera della manutenibilità, intesa come requisito di progetto e dunque come guida, nella fase ideativa, dal punto di vista delle caratteristiche tecnologiche da conseguire.
2015
978-88-6026-112-0
La manutenzione programmata degli edifici rurali / Nicolella, Maurizio. - 1:(2015), pp. 149-162.
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