Nella scienza giuridica la domanda sull'oggetto di studio e sul metodo di indagine ha trovato e tuttora trova risposte divergenti, per lo più complementari, alcune volte contrastanti ed incompatibili. La causa di questa mancata definizione dell'ambito esplicativo e di indagine può scorgersi nello stretto legame tra diritto e mente dell'uomo. Molte dottrine risolvono il diritto in un significato che si costruisce all'interno della mente e si rivolge ad un comportamento altrui. Come questo significato si formi, quali siano i suoi 'mattoni' è questione discussa nei diversi orizzonti teorici. Il problema che le dottrine giuridiche non riescono a risolvere, risiede nella tensione verso la oggettività del significato giuridico e la origine di esso nel soggetto. La separazione tra il mondo della natura ed il mondo dello spirito rivendicata dalla maggior parte delle scienze giuridiche è anche la gabbia entro cui l'odierna scienza del diritto si muove senza trovare una via di uscita che riesca a mantenere inalterata la tensione suddetta. Mentre le scuole analitiche chiudono nell'analisi del linguaggio l'indagine giuridica, senza riuscire a fornire una descrizione convincente dell'attività giuridica, le scuole giusnaturalistiche aprono alla indagine sulla 'natura dell'uomo', senza però liberarsi dei limiti posti dalle premesse e dall'orizzonte di indagine esclusivamente spiritualisti. D'altro canto, fino a pochi decenni or sono, la 'natura umana' non era aggredibile scientificamente se non da una indagine che inducesse una realtà biologica dall'osservazione di un comportamento o di una manifestazione linguistica di significati. Le scienze cognitive oggi, ampiamente intese, offrono finalmente una possibilità diversa, dalla quale il giurista, seppur diffidente, non potrà discostarsi: il punto di vista delle scienze della natura sulla natura dell'uomo sta già portando i primi forti scuotimenti al campo giuridico. Quali sono i cambiamenti da attendersi?

Il nuovo quadro teorico giuridico delle scienze cognitive / Romeo, Francesco. - (2015), pp. 47-64.

Il nuovo quadro teorico giuridico delle scienze cognitive

Francesco Romeo
2015

Abstract

Nella scienza giuridica la domanda sull'oggetto di studio e sul metodo di indagine ha trovato e tuttora trova risposte divergenti, per lo più complementari, alcune volte contrastanti ed incompatibili. La causa di questa mancata definizione dell'ambito esplicativo e di indagine può scorgersi nello stretto legame tra diritto e mente dell'uomo. Molte dottrine risolvono il diritto in un significato che si costruisce all'interno della mente e si rivolge ad un comportamento altrui. Come questo significato si formi, quali siano i suoi 'mattoni' è questione discussa nei diversi orizzonti teorici. Il problema che le dottrine giuridiche non riescono a risolvere, risiede nella tensione verso la oggettività del significato giuridico e la origine di esso nel soggetto. La separazione tra il mondo della natura ed il mondo dello spirito rivendicata dalla maggior parte delle scienze giuridiche è anche la gabbia entro cui l'odierna scienza del diritto si muove senza trovare una via di uscita che riesca a mantenere inalterata la tensione suddetta. Mentre le scuole analitiche chiudono nell'analisi del linguaggio l'indagine giuridica, senza riuscire a fornire una descrizione convincente dell'attività giuridica, le scuole giusnaturalistiche aprono alla indagine sulla 'natura dell'uomo', senza però liberarsi dei limiti posti dalle premesse e dall'orizzonte di indagine esclusivamente spiritualisti. D'altro canto, fino a pochi decenni or sono, la 'natura umana' non era aggredibile scientificamente se non da una indagine che inducesse una realtà biologica dall'osservazione di un comportamento o di una manifestazione linguistica di significati. Le scienze cognitive oggi, ampiamente intese, offrono finalmente una possibilità diversa, dalla quale il giurista, seppur diffidente, non potrà discostarsi: il punto di vista delle scienze della natura sulla natura dell'uomo sta già portando i primi forti scuotimenti al campo giuridico. Quali sono i cambiamenti da attendersi?
2015
9788849529326
Il nuovo quadro teorico giuridico delle scienze cognitive / Romeo, Francesco. - (2015), pp. 47-64.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/665534
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact