La relazione prende in considerazione il Rapporto redatto dal “gruppo Liikanen”, cercando di mettere in correlazione i contenuti dello stesso con quanto accaduto nell’arco temporale che va dalla conclusione dei lavori (ottobre 2012) ad oggi. Talune delle indicazioni contenute nel Rapporto Liikanen sono state in parte recepite (seppure non univocamente) nelle normative di alcuni Stati europei, a partire dalla raccomandazione principale consistente nell’avviare processi di separazione tra l’attività bancaria e l’attività di investimento nell’ambito del modello di “banca universale”. Tuttavia, un breve excursus dello stato attuale del processo di riforma strutturale del sistema bancario in Europa permette di evidenziare il persistere di un quadro normativo piuttosto disomogeneo. Sulla base del Rapporto la Commissione europea ha varato, nel gennaio del 2014, una Proposta di regolamento COM/2014/043, poi approvata a giugno 2015 dall’Ecofin. Tale proposta prevede che non vi debba essere commistione tra banca commerciale e banca d’affari, ovvero tra risparmi dei cittadini e attività speculative. Il regolamento propone la separazione di tali attività almeno per le banche di rilevanza sistemica. Va anche segnalato che alcuni Paesi, protagonisti nei principali scenari dei mercati internazionali – Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania e Belgio – hanno realizzato importanti riforme. Volendo seguire un ordine cronologico, ad onor del vero, i primi ad attuare l’idea della separazione dei due tipi di attività sono stati gli Stati Uniti già nel 2010 con il Dodd-Frank Wall Street Reform and Consumer Protection Act (approvato dal Congresso americano nel 2012 ed entrato in vigore nel luglio dello stesso anno). Analogo intervento normativo è stato compiuto anche nel Regno Unito – la c.d. Vickers reform – in vigore dal dicembre 2013 con il Banking Reform Act, definito dal governo inglese come una delle più grandi riforme del settore bancario dell’attuale generazione. L’analisi si focalizza, pertanto, sull’attuale modello gestionale per lo svolgimento dell’attività bancaria, quello appunto della “banca universale”, proponendo argomenti a favore di un eventuale ritorno a forme di specializzazione funzionale dell’impresa bancaria. La crisi finanziaria, difatti, ha messo in evidenza come lo svolgimento di attività di investimento speculative ad elevato rischio possa comportare seri pericoli per la stabilità della banca e del sistema finanziario nel suo complesso. Scopo ultimo dell’intervento è quello di avviare un dibattito su questi temi nell’ambito del sistema italiano, dove finora sembra prevalere un atteggiamento di aprioristica chiusura verso eventuali esigenze di revisione degli attuali modelli gestionali per lo svolgimento dell’attività bancaria.

Il problema della separazione fra attività di banca commerciale e attività di investment banking: stato dell’arte e prospettive di riforma / Scipione, Luigi. - (2016). (Intervento presentato al convegno Conferenza sul Mezzogiorno tenutosi a Camera dei Deputati - Roma nel 16 giugno 2016).

Il problema della separazione fra attività di banca commerciale e attività di investment banking: stato dell’arte e prospettive di riforma

SCIPIONE, Luigi
2016

Abstract

La relazione prende in considerazione il Rapporto redatto dal “gruppo Liikanen”, cercando di mettere in correlazione i contenuti dello stesso con quanto accaduto nell’arco temporale che va dalla conclusione dei lavori (ottobre 2012) ad oggi. Talune delle indicazioni contenute nel Rapporto Liikanen sono state in parte recepite (seppure non univocamente) nelle normative di alcuni Stati europei, a partire dalla raccomandazione principale consistente nell’avviare processi di separazione tra l’attività bancaria e l’attività di investimento nell’ambito del modello di “banca universale”. Tuttavia, un breve excursus dello stato attuale del processo di riforma strutturale del sistema bancario in Europa permette di evidenziare il persistere di un quadro normativo piuttosto disomogeneo. Sulla base del Rapporto la Commissione europea ha varato, nel gennaio del 2014, una Proposta di regolamento COM/2014/043, poi approvata a giugno 2015 dall’Ecofin. Tale proposta prevede che non vi debba essere commistione tra banca commerciale e banca d’affari, ovvero tra risparmi dei cittadini e attività speculative. Il regolamento propone la separazione di tali attività almeno per le banche di rilevanza sistemica. Va anche segnalato che alcuni Paesi, protagonisti nei principali scenari dei mercati internazionali – Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania e Belgio – hanno realizzato importanti riforme. Volendo seguire un ordine cronologico, ad onor del vero, i primi ad attuare l’idea della separazione dei due tipi di attività sono stati gli Stati Uniti già nel 2010 con il Dodd-Frank Wall Street Reform and Consumer Protection Act (approvato dal Congresso americano nel 2012 ed entrato in vigore nel luglio dello stesso anno). Analogo intervento normativo è stato compiuto anche nel Regno Unito – la c.d. Vickers reform – in vigore dal dicembre 2013 con il Banking Reform Act, definito dal governo inglese come una delle più grandi riforme del settore bancario dell’attuale generazione. L’analisi si focalizza, pertanto, sull’attuale modello gestionale per lo svolgimento dell’attività bancaria, quello appunto della “banca universale”, proponendo argomenti a favore di un eventuale ritorno a forme di specializzazione funzionale dell’impresa bancaria. La crisi finanziaria, difatti, ha messo in evidenza come lo svolgimento di attività di investimento speculative ad elevato rischio possa comportare seri pericoli per la stabilità della banca e del sistema finanziario nel suo complesso. Scopo ultimo dell’intervento è quello di avviare un dibattito su questi temi nell’ambito del sistema italiano, dove finora sembra prevalere un atteggiamento di aprioristica chiusura verso eventuali esigenze di revisione degli attuali modelli gestionali per lo svolgimento dell’attività bancaria.
2016
Il problema della separazione fra attività di banca commerciale e attività di investment banking: stato dell’arte e prospettive di riforma / Scipione, Luigi. - (2016). (Intervento presentato al convegno Conferenza sul Mezzogiorno tenutosi a Camera dei Deputati - Roma nel 16 giugno 2016).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/665532
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