«La scelta che le istituzioni politiche soggiacciano al principio di legalità e, dunque, privilegino la legge come strumento di organizzazione e tecnica di controllo delle istituzioni trova la sua genesi nella determinazione storica, non consegue di necessità dall’esistenza delle leggi. L’evoluzione sociale ed economica, avendo concentrato nei parlamenti il sopravvenuto potere dei nuovi soggetti politici, ha portato di conserva al riconoscimento in capo a essi della sovranità. L’oggetto del legiferare diviene così il luogo esclusivo del potere del popolo: la legge è veicolo di democrazia. Ma, a questo punto, due vie, precedentemente autonome, quella della funzionalità della legge e quella della sua legittimazione, hanno finito per confondersi. La prima, secondo la quale continuiamo a individuare la legge come generale e astratta, riconduce – al di là delle fisiologiche trasformazioni che l’attuale sistema delle fonti può aver subìto – al ceppo giuridico da cui il nostro ordinamento discende, quello della codificazione che sorge e si mantiene con l’obiettivo della certezza – e, quindi, dell’obbedienza/efficacia – del diritto. In questo senso, non possiamo non dirci giuspositivisti. L’altra via è quella che, individuando quella medesima legge come volere del popolo rappresentato dal parlamento, la caratterizza anche come supremo strumento di controllo – del potere esecutivo e in generale di ogni altro potere».

Obsolescenza della legge? / Stella, Giuliana. - (2016). (Intervento presentato al convegno Stato, costituzione e sovranità nella crisi del principio di legalità: problemi e prospettive tra diritto europeo e ordinamenti nazionali tenutosi a Roma, Musei Capitolini nel 25-26 maggio 2016).

Obsolescenza della legge?

STELLA, GIULIANA
2016

Abstract

«La scelta che le istituzioni politiche soggiacciano al principio di legalità e, dunque, privilegino la legge come strumento di organizzazione e tecnica di controllo delle istituzioni trova la sua genesi nella determinazione storica, non consegue di necessità dall’esistenza delle leggi. L’evoluzione sociale ed economica, avendo concentrato nei parlamenti il sopravvenuto potere dei nuovi soggetti politici, ha portato di conserva al riconoscimento in capo a essi della sovranità. L’oggetto del legiferare diviene così il luogo esclusivo del potere del popolo: la legge è veicolo di democrazia. Ma, a questo punto, due vie, precedentemente autonome, quella della funzionalità della legge e quella della sua legittimazione, hanno finito per confondersi. La prima, secondo la quale continuiamo a individuare la legge come generale e astratta, riconduce – al di là delle fisiologiche trasformazioni che l’attuale sistema delle fonti può aver subìto – al ceppo giuridico da cui il nostro ordinamento discende, quello della codificazione che sorge e si mantiene con l’obiettivo della certezza – e, quindi, dell’obbedienza/efficacia – del diritto. In questo senso, non possiamo non dirci giuspositivisti. L’altra via è quella che, individuando quella medesima legge come volere del popolo rappresentato dal parlamento, la caratterizza anche come supremo strumento di controllo – del potere esecutivo e in generale di ogni altro potere».
2016
Obsolescenza della legge? / Stella, Giuliana. - (2016). (Intervento presentato al convegno Stato, costituzione e sovranità nella crisi del principio di legalità: problemi e prospettive tra diritto europeo e ordinamenti nazionali tenutosi a Roma, Musei Capitolini nel 25-26 maggio 2016).
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