I centri storici rappresentano uno dei beni più diffusi e caratterizzanti del nostro Paese; tuttavia, il riconoscimento e la salvaguardia delle qualità peculiari di ciascun sito necessita di complesse riflessioni riguardanti sia le finalità che le metodologie della salvaguardia. Il ricco patrimonio storico dei piccoli centri rischia, infatti, di scomparire per incuria o perché snaturato da interventi di recupero poco attenti alla affermazione delle identità culturali locali. È evidente che il solo intervento di recupero dell’edilizia storica o il restauro di singole architetture, anche se ineccepibilmente condotto, non è di per sé sufficiente se non dettato da una profonda consapevolezza dell’originario rapporto di necessità tra il manufatto e il contesto, nell’accezione più ampia di tessuto urbano ma anche di territorio e paesaggio. Si assiste frequentemente all’introduzione nei centri storici di elementi estranei alla cultura del luogo, in evidente contrasto con l’architettura tradizionale e con l’ambiente circostante, con il quale l’insediamento urbano intrattiene necessariamente forti legami. Nei piccoli centri questa sofferenza è maggiormente sentita perché più profondo è tale rapporto, sebbene tenda sempre più a scomparire in nome di una globalizzazione, che finisce per sopprimere quegli aspetti di architettura spontanea che sono la vera e propria ricchezza dei paesi. Le tradizioni artigiane e i modi costruttivi, diversi per ogni zona del territorio e particolarmente identitari nei piccoli centri, esprimono una struttura edilizia che si basa sul legame tra la vita dell’uomo e l’ambiente naturale. La configurazione del territorio, infatti, caratterizza la tipologia edilizia e la forma dell’agglomerato urbano, determinando il disegno complessivo dell’intreccio viario, le articolate sinuosità delle strade, la presenza di improvvisi slarghi. La conoscenza di questo patrimonio edilizio fatto di cultura e tradizioni locali diventa così essenziale per un recupero sostenibile dei piccoli centri; si tratta di tutelare non opere d’arte isolate ma interi tessuti edilizi, che sono testimonianza di una antica vita collettiva, oggi in via di trasformazione per adeguare il patrimonio edilizio alle nuove esigenze del vivere contemporaneo. A tal fine è indispensabile una lettura attenta della morfologia dei luoghi, sperimentando metodologie di analisi e di rappresentazione flessibili e articolate, che possano essere espressione della complessità che caratterizza un insediamento urbano storicamente stratificato, affinché le operazioni conoscitive non si trasformino in passive e acritiche catalogazioni di tipologie edilizie. La rappresentazione deve necessariamente confrontarsi con l’articolata varietà di un ambiente urbano per poter descrivere e testimoniare l’esperienza sensibile di quegli spazi, fatta di scorci visuali, prospettive inattese, connessioni di forme, relazioni tra architettura e paesaggio, materiali, luci e colori, luogo di fruizione di antichi valori, talvolta anche immateriali.

Centri storici e modelli di rappresentazione / Models for representation of historical city centers / Pagliano, Alessandra. - 1:(2016), pp. 14-19.

Centri storici e modelli di rappresentazione / Models for representation of historical city centers

PAGLIANO, ALESSANDRA
2016

Abstract

I centri storici rappresentano uno dei beni più diffusi e caratterizzanti del nostro Paese; tuttavia, il riconoscimento e la salvaguardia delle qualità peculiari di ciascun sito necessita di complesse riflessioni riguardanti sia le finalità che le metodologie della salvaguardia. Il ricco patrimonio storico dei piccoli centri rischia, infatti, di scomparire per incuria o perché snaturato da interventi di recupero poco attenti alla affermazione delle identità culturali locali. È evidente che il solo intervento di recupero dell’edilizia storica o il restauro di singole architetture, anche se ineccepibilmente condotto, non è di per sé sufficiente se non dettato da una profonda consapevolezza dell’originario rapporto di necessità tra il manufatto e il contesto, nell’accezione più ampia di tessuto urbano ma anche di territorio e paesaggio. Si assiste frequentemente all’introduzione nei centri storici di elementi estranei alla cultura del luogo, in evidente contrasto con l’architettura tradizionale e con l’ambiente circostante, con il quale l’insediamento urbano intrattiene necessariamente forti legami. Nei piccoli centri questa sofferenza è maggiormente sentita perché più profondo è tale rapporto, sebbene tenda sempre più a scomparire in nome di una globalizzazione, che finisce per sopprimere quegli aspetti di architettura spontanea che sono la vera e propria ricchezza dei paesi. Le tradizioni artigiane e i modi costruttivi, diversi per ogni zona del territorio e particolarmente identitari nei piccoli centri, esprimono una struttura edilizia che si basa sul legame tra la vita dell’uomo e l’ambiente naturale. La configurazione del territorio, infatti, caratterizza la tipologia edilizia e la forma dell’agglomerato urbano, determinando il disegno complessivo dell’intreccio viario, le articolate sinuosità delle strade, la presenza di improvvisi slarghi. La conoscenza di questo patrimonio edilizio fatto di cultura e tradizioni locali diventa così essenziale per un recupero sostenibile dei piccoli centri; si tratta di tutelare non opere d’arte isolate ma interi tessuti edilizi, che sono testimonianza di una antica vita collettiva, oggi in via di trasformazione per adeguare il patrimonio edilizio alle nuove esigenze del vivere contemporaneo. A tal fine è indispensabile una lettura attenta della morfologia dei luoghi, sperimentando metodologie di analisi e di rappresentazione flessibili e articolate, che possano essere espressione della complessità che caratterizza un insediamento urbano storicamente stratificato, affinché le operazioni conoscitive non si trasformino in passive e acritiche catalogazioni di tipologie edilizie. La rappresentazione deve necessariamente confrontarsi con l’articolata varietà di un ambiente urbano per poter descrivere e testimoniare l’esperienza sensibile di quegli spazi, fatta di scorci visuali, prospettive inattese, connessioni di forme, relazioni tra architettura e paesaggio, materiali, luci e colori, luogo di fruizione di antichi valori, talvolta anche immateriali.
2016
978-88-8497-493-8
Centri storici e modelli di rappresentazione / Models for representation of historical city centers / Pagliano, Alessandra. - 1:(2016), pp. 14-19.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/664765
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