Nell'ambito di un sistema costiero, la fascia dunare è costituita da varie dune allineate tra di loro in guisa di cordoni dunari, corpi sabbiosi in genere orientati parallelamente alla costa e quindi con direzione pressoché perpendicolare alla direzione del vento dominante. Essa si trova immediatamente a tergo di un altro corpo sabbioso, quello della spiaggia emersa; quest’ultima è rappresentata in pianta da una striscia, più o meno ampia di sabbia, che è in realtà solo una piccola parte di tutto il sistema costiero. La costa naturale, infatti, comprende, partendo dal limite interno nell’entroterra (Fig. 1), ove affiora il substrato roccioso, e spostandosi verso mare: una fascia dunare (che include vari cordoni accresciutisi in tempi differenti), la spiaggia emersa (Fig. 2), la spiaggia intertidale, e quella sottomarina (nella quale si riconoscono diversi elementi morfologici) fino al limite esterno coincidente con il punto di chiusura rappresentato dalla profondità uguale a ½ λ (a tale profondità il fondale non risente più dell’azione del moto ondoso). La duna pertanto limita verso l’entroterra la spiaggia emersa ed è sede di trasporto e/o deposizione di sedimenti movimentati all'attività eolica; essa è costituita da sabbia alimentata dai sedimenti della spiaggia ed a sua volta costituisce una riserva di sabbia che alimenta la spiaggia quando questa è soggetta a processi erosivi. L'attivo scambio di sedimento tra spiaggia e accumulo dunare (avanduna) è un fattore caratterizzante della duna costiera, parte attiva nei complessi e delicati processi che regolano l'ambiente litoraneo e il suo bilancio sedimentario. In generale, quindi, le dune costiere costituiscono una difesa naturale della costa e rappresentano anche un habitat d’importante valore naturalistico e paesaggistico. Le dune fisse hanno benefici effetti sul retrospiaggia e in generale sull’ambiente costiero perché costituiscono, una riserva di sabbia che alimenta la spiaggia in occasione di bilancio sedimentario in deficit, e una barriera fisica (un argine per le acque e per la stessa sabbia) a protezione dei territori retrostanti. Di conseguenza, le azioni finalizzate alla difesa delle dune si rivelano particolarmente strategiche ai fini della difesa dei litorali.
Il sistema di difesa delle dune costiere / Pennetta, Micla. - unico:(2017), pp. 45-50.
Il sistema di difesa delle dune costiere
PENNETTA, MICLA
2017
Abstract
Nell'ambito di un sistema costiero, la fascia dunare è costituita da varie dune allineate tra di loro in guisa di cordoni dunari, corpi sabbiosi in genere orientati parallelamente alla costa e quindi con direzione pressoché perpendicolare alla direzione del vento dominante. Essa si trova immediatamente a tergo di un altro corpo sabbioso, quello della spiaggia emersa; quest’ultima è rappresentata in pianta da una striscia, più o meno ampia di sabbia, che è in realtà solo una piccola parte di tutto il sistema costiero. La costa naturale, infatti, comprende, partendo dal limite interno nell’entroterra (Fig. 1), ove affiora il substrato roccioso, e spostandosi verso mare: una fascia dunare (che include vari cordoni accresciutisi in tempi differenti), la spiaggia emersa (Fig. 2), la spiaggia intertidale, e quella sottomarina (nella quale si riconoscono diversi elementi morfologici) fino al limite esterno coincidente con il punto di chiusura rappresentato dalla profondità uguale a ½ λ (a tale profondità il fondale non risente più dell’azione del moto ondoso). La duna pertanto limita verso l’entroterra la spiaggia emersa ed è sede di trasporto e/o deposizione di sedimenti movimentati all'attività eolica; essa è costituita da sabbia alimentata dai sedimenti della spiaggia ed a sua volta costituisce una riserva di sabbia che alimenta la spiaggia quando questa è soggetta a processi erosivi. L'attivo scambio di sedimento tra spiaggia e accumulo dunare (avanduna) è un fattore caratterizzante della duna costiera, parte attiva nei complessi e delicati processi che regolano l'ambiente litoraneo e il suo bilancio sedimentario. In generale, quindi, le dune costiere costituiscono una difesa naturale della costa e rappresentano anche un habitat d’importante valore naturalistico e paesaggistico. Le dune fisse hanno benefici effetti sul retrospiaggia e in generale sull’ambiente costiero perché costituiscono, una riserva di sabbia che alimenta la spiaggia in occasione di bilancio sedimentario in deficit, e una barriera fisica (un argine per le acque e per la stessa sabbia) a protezione dei territori retrostanti. Di conseguenza, le azioni finalizzate alla difesa delle dune si rivelano particolarmente strategiche ai fini della difesa dei litorali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.