Un interessante capitolo, quasi del tutto inedito - eccezion fatta per una mostra tenuta a Roma nel 2006 presso l’Archivio di Stato - è certamente quello riguardante alcune significative case del Fascio e, nello specifico, le colonie montane. Come è noto la storiografia architettonica indaga ancora a fondo su molte opere del Novecento anche se spesso con deludenti risultati, a volte per carenza di catalogazioni, di archivi, di schedature, altre perché in molti casi documenti e grafici sono andati dispersi o distrutti. Ancora più spesso la causa è da ricercarsi nella scarsa attenzione, almeno in passato, da parte della storiografia tradizionale per il cosiddetto secolo breve a tutto vantaggio dell’architettura classica e moderna. La relazione si pone l’obiettivo di porre in luce alcune opere, frutto di una recente ricerca presso archivi privati, realizzate dall’Ufficio Tecnico del Fascio a Napoli e provincia e, in particolare, su un’opera finora inedita: la Colonia Montana di Agerola (1937). Questa, denominata “Colonia Montana Principe di Napoli in Agerola”, fu voluta dal P.N.F. Federazione Fasci di combattimento di Napoli, per consentire ai bambini cure elioterapiche, prima del genere dal momento che, come riportato nella relazione di accompagnamento al progetto del 27 novembre 1937, a tale data Napoli già aveva tre colonie marine ma nessuna montana. Per la sua realizzazione si individuò, dopo ampia ricerca, un luogo dalle alte valenze panoramiche ed ambientali, nel territorio di Napoli, sulla dorsale della costiera sorrentina ma affacciantesi su quella amalfitana, a picco proprio su quella che fu una delle più importanti Repubbliche Marinare: Amalfi. Un’opera in linea con la produzione media di queste tipologie architettoniche, edificata in un sito rinomato per i valori paesaggistici e caratterizzata da un progetto con una dovizia di particolari descritti in 15 elaborati grafici che spaziano dalla progettazione del verde a particolari costruttivi a diverse scale. In definitiva la relazione rientra nelle tematiche di una ricerca storica architettonica che consente la conoscenza di un significativo momento epocale che ha rappresentato un avanzamento formale e linguistico nella ricerca progettuale italiana ancora da approfondire e studiare e che riteniamo debba essere inclusa nella rete della conoscenza e dell’industria culturale.

Fascio's architecture in Naples: the case of Colonia Montana in Agerola (1937‐1939), / Castagnaro, Alessandro. - (2015). (Intervento presentato al convegno Historical perspective and methodological problems all’ Annual Meeting on Cultural Heritage, 4th conference Cultural, Creative, Industries. Economic development and urban regeneration tenutosi a Roma nel 4-5 dicembre 2015).

Fascio's architecture in Naples: the case of Colonia Montana in Agerola (1937‐1939),

CASTAGNARO, ALESSANDRO
2015

Abstract

Un interessante capitolo, quasi del tutto inedito - eccezion fatta per una mostra tenuta a Roma nel 2006 presso l’Archivio di Stato - è certamente quello riguardante alcune significative case del Fascio e, nello specifico, le colonie montane. Come è noto la storiografia architettonica indaga ancora a fondo su molte opere del Novecento anche se spesso con deludenti risultati, a volte per carenza di catalogazioni, di archivi, di schedature, altre perché in molti casi documenti e grafici sono andati dispersi o distrutti. Ancora più spesso la causa è da ricercarsi nella scarsa attenzione, almeno in passato, da parte della storiografia tradizionale per il cosiddetto secolo breve a tutto vantaggio dell’architettura classica e moderna. La relazione si pone l’obiettivo di porre in luce alcune opere, frutto di una recente ricerca presso archivi privati, realizzate dall’Ufficio Tecnico del Fascio a Napoli e provincia e, in particolare, su un’opera finora inedita: la Colonia Montana di Agerola (1937). Questa, denominata “Colonia Montana Principe di Napoli in Agerola”, fu voluta dal P.N.F. Federazione Fasci di combattimento di Napoli, per consentire ai bambini cure elioterapiche, prima del genere dal momento che, come riportato nella relazione di accompagnamento al progetto del 27 novembre 1937, a tale data Napoli già aveva tre colonie marine ma nessuna montana. Per la sua realizzazione si individuò, dopo ampia ricerca, un luogo dalle alte valenze panoramiche ed ambientali, nel territorio di Napoli, sulla dorsale della costiera sorrentina ma affacciantesi su quella amalfitana, a picco proprio su quella che fu una delle più importanti Repubbliche Marinare: Amalfi. Un’opera in linea con la produzione media di queste tipologie architettoniche, edificata in un sito rinomato per i valori paesaggistici e caratterizzata da un progetto con una dovizia di particolari descritti in 15 elaborati grafici che spaziano dalla progettazione del verde a particolari costruttivi a diverse scale. In definitiva la relazione rientra nelle tematiche di una ricerca storica architettonica che consente la conoscenza di un significativo momento epocale che ha rappresentato un avanzamento formale e linguistico nella ricerca progettuale italiana ancora da approfondire e studiare e che riteniamo debba essere inclusa nella rete della conoscenza e dell’industria culturale.
2015
Fascio's architecture in Naples: the case of Colonia Montana in Agerola (1937‐1939), / Castagnaro, Alessandro. - (2015). (Intervento presentato al convegno Historical perspective and methodological problems all’ Annual Meeting on Cultural Heritage, 4th conference Cultural, Creative, Industries. Economic development and urban regeneration tenutosi a Roma nel 4-5 dicembre 2015).
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/664530
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact