Il potere comunicativo delle figurazioni, in tutte le sue possibili manifestazioni, si avvale, nei secoli, di molteplici codici espressivi legati a differenti forme di linguaggio, a differenti mode che si muovono in contesti e ambiti dissimili. Comunicare attraverso le immagini, attraverso il disegno, attraverso la rappresentazione significa innescare processi con potenziali che mutano in virtù delle modalità espressive prescelte, dei contenuti e dei codici adottati. Le operazioni di trascrizione di luoghi, piuttosto che di traduzione di “oggetti” in immagini, prevede di attuare dei processi che consentono la trasposizione grafica di un concetto mentale che, attraverso segni, si manifesta in disegni che prevedono l’utilizzo di codici espressivi atti a raccontare opportuni contenuti, enfatizzandone le peculiarità e individuando una selezione e una gerarchizzazione di segni che si realizzano nel processo descrittivo. È indubbio che il ruolo dell’esecutore gioca una parte fondamentale, la soggettività delle scelte, delle tecniche, dei molteplici parametri ne condizionano l’esecuzione. Lo stesso luogo, lo stesso sito assume dimensioni altre nelle distinte rappresentazioni, qui i fattori determinanti e condizionanti definiscono le logiche che consentono di ideare i paradigmi delle possibili figurazioni. Dalla lettura e dall’analisi delle raffigurazioni è possibile ipotizzare ragionamenti e riflessioni suggerite dall’architettura rappresentata che veicolano processi ideativi/progettuali, piuttosto che quelli manifesti di elaborati che doppiano la realtà, mimetici del reale o immagini che restituiscono ideali configurazioni intrise anche di valenze simboliche. Nell’ambito di questo saggio si vuole proporre un percorso, un “viaggio” tra le figurazioni di quei luoghi che un tempo erano demandati ad accogliere “rappresentazioni” altre. Teatri, odèia e anfiteatri, divengono il pretesto per guardare e ricercare, attraverso la produzione iconografica, a spazi che si manifestano con differenti gradi di complessità. Il tema, precisamente delineato e limitato, si dipana in rappresentazioni architettate con fini differenti e elaborate in contesti differenti.

Viaggio nell’iconografia dei luoghi di spaectacula / Palomba, Daniela. - 2:(2015), pp. 103-115.

Viaggio nell’iconografia dei luoghi di spaectacula

PALOMBA, DANIELA
2015

Abstract

Il potere comunicativo delle figurazioni, in tutte le sue possibili manifestazioni, si avvale, nei secoli, di molteplici codici espressivi legati a differenti forme di linguaggio, a differenti mode che si muovono in contesti e ambiti dissimili. Comunicare attraverso le immagini, attraverso il disegno, attraverso la rappresentazione significa innescare processi con potenziali che mutano in virtù delle modalità espressive prescelte, dei contenuti e dei codici adottati. Le operazioni di trascrizione di luoghi, piuttosto che di traduzione di “oggetti” in immagini, prevede di attuare dei processi che consentono la trasposizione grafica di un concetto mentale che, attraverso segni, si manifesta in disegni che prevedono l’utilizzo di codici espressivi atti a raccontare opportuni contenuti, enfatizzandone le peculiarità e individuando una selezione e una gerarchizzazione di segni che si realizzano nel processo descrittivo. È indubbio che il ruolo dell’esecutore gioca una parte fondamentale, la soggettività delle scelte, delle tecniche, dei molteplici parametri ne condizionano l’esecuzione. Lo stesso luogo, lo stesso sito assume dimensioni altre nelle distinte rappresentazioni, qui i fattori determinanti e condizionanti definiscono le logiche che consentono di ideare i paradigmi delle possibili figurazioni. Dalla lettura e dall’analisi delle raffigurazioni è possibile ipotizzare ragionamenti e riflessioni suggerite dall’architettura rappresentata che veicolano processi ideativi/progettuali, piuttosto che quelli manifesti di elaborati che doppiano la realtà, mimetici del reale o immagini che restituiscono ideali configurazioni intrise anche di valenze simboliche. Nell’ambito di questo saggio si vuole proporre un percorso, un “viaggio” tra le figurazioni di quei luoghi che un tempo erano demandati ad accogliere “rappresentazioni” altre. Teatri, odèia e anfiteatri, divengono il pretesto per guardare e ricercare, attraverso la produzione iconografica, a spazi che si manifestano con differenti gradi di complessità. Il tema, precisamente delineato e limitato, si dipana in rappresentazioni architettate con fini differenti e elaborate in contesti differenti.
2015
9788899130374
Viaggio nell’iconografia dei luoghi di spaectacula / Palomba, Daniela. - 2:(2015), pp. 103-115.
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