La ricerca sui giovani, e la riflessione che ne è derivata, ha mostrato come la costruzione dell'identità adulta appaia ben più complessa nella società contemporanea, per ragioni insieme culturali e strutturali. Da un lato l'ampliamento del panorama di riferimenti, valori, modelli di consumo e di comportamento che si dispiegano su uno spazio che valica i confini dell'esperienza concretamente vissuta, dovuto alle nuove forme di comunicazione e più in generale alla globalizzazione, tendono a dilatare il quadro delle scelte possibili; dall'altro la percezione della crescente precarietà tende a ridurre la fiducia nel futuro. In uno scenario nel quale ai processi macrosociali che attraversano la cosiddetta società del rischio (destrutturazione del corso di vita, individualizzazione, precarizzazione del lavoro) si aggiunge la riduzione - reale e percepita - delle opportunità connesse alla prolungata situazione di crisi, occorre interrogarsi da un lato sugli effetti che la crisi e la crescente disoccupazione hanno sulle strategie con le quali i giovani approcciano la costruzione del loro futuro e organizzano la loro vita quotidiana; dall'altro sulle diseguaglianze vecchie e nuove che possono segnare il destino dei giovani. La crisi può avere effetti notevoli sulle forme di adattamento adottate dai giovani e dalle loro famiglie, che vanno dall'adozione di strategie passive (tra queste i fenomeni di scoraggiamento che implicano un ritiro dal mercato del lavoro, o la rassegnazione che porta ad accettare occupazioni nel mercato sommerso), fino all'adozione di strategie reattive, come ad esempio la scelta di emigrare in aree del paese economicamente più sviluppate, quella di dar vita a nuove forme di lavoro autonomo o cooperativo, o quella di proiettarsi in altri ambiti di significato, alternativi al lavoro, quali ad esempio l'associazionismo ed il volontariato. La ricerca intende appunto indagare su questo aspetto, ed in particolare sui fattori che influiscono sulle diverse modalità di reazione alla crisi. Se è vero che la portata dei processi alla base del disagio giovanile determina una sorta di “democratizzazione” del disagio giovanile è anche vero che la dotazione di capitale economico, culturale e sociale della famiglia può rappresentare un fattore cruciale di differenziazione delle modalità con cui viene fronteggiata la crisi, e dunque di diseguaglianza. In tema di diseguaglianza, un'attenzione specifica va data anche alle differenze di genere e territoriali. Quanto al genere, esso può giocare un ruolo cruciale sulle traiettorie di inclusione/esclusione in tempo di crisi. Se infatti per i ragazzi le difficoltà occupazionali possono condurre ad una progressiva esclusione dalla possibilità di assumere ruoli adulti, per le ragazze non è da escludere che la crisi, e le difficili prospettive occupazionali ad essa connesse, possa tradursi in un riflusso nella “casalinghità”, soprattutto nel meridione, dove gli elevatissimi tassi di disoccupazione femminile giovanile provocano diffusi fenomeni di scoraggiamento. Venendo appunto alla dimensione territoriale, va considerato come essa rappresenti un aspetto non trascurabile della diseguaglianza. In particolare nel Meridione appare cruciale domandarsi che destini abbiano i giovani meridionali che si avviano, o almeno aspirano, a diventare adulti in un contesto caratterizzato da una cronica carenza di domanda. Su questi temi è centrata la ricerca qui proposta, che intende analizzare, attraverso l'adozione di una metodologia qualitativa, due segmenti di popolazione giovanile di diversa età (poiché è evidente che il problema del futuro e quello del lavoro si pongono con diversa urgenza nella adolescenza e nella giovinezza) e di diversa condizione socioeconomica. Nel campione verranno inclusi anche giovani di origine immigrata poiché oggi essi costituiscono una realtà significativa anche nel meridione.

I giovani nella crisi / Spano', Antonella. - (2012). (Intervento presentato al convegno Pratiche sostenibili di vita quotidiana nel contesto della crisi: lavoro, consumi, partecipazione nel 2013).

I giovani nella crisi

SPANO', ANTONELLA
2012

Abstract

La ricerca sui giovani, e la riflessione che ne è derivata, ha mostrato come la costruzione dell'identità adulta appaia ben più complessa nella società contemporanea, per ragioni insieme culturali e strutturali. Da un lato l'ampliamento del panorama di riferimenti, valori, modelli di consumo e di comportamento che si dispiegano su uno spazio che valica i confini dell'esperienza concretamente vissuta, dovuto alle nuove forme di comunicazione e più in generale alla globalizzazione, tendono a dilatare il quadro delle scelte possibili; dall'altro la percezione della crescente precarietà tende a ridurre la fiducia nel futuro. In uno scenario nel quale ai processi macrosociali che attraversano la cosiddetta società del rischio (destrutturazione del corso di vita, individualizzazione, precarizzazione del lavoro) si aggiunge la riduzione - reale e percepita - delle opportunità connesse alla prolungata situazione di crisi, occorre interrogarsi da un lato sugli effetti che la crisi e la crescente disoccupazione hanno sulle strategie con le quali i giovani approcciano la costruzione del loro futuro e organizzano la loro vita quotidiana; dall'altro sulle diseguaglianze vecchie e nuove che possono segnare il destino dei giovani. La crisi può avere effetti notevoli sulle forme di adattamento adottate dai giovani e dalle loro famiglie, che vanno dall'adozione di strategie passive (tra queste i fenomeni di scoraggiamento che implicano un ritiro dal mercato del lavoro, o la rassegnazione che porta ad accettare occupazioni nel mercato sommerso), fino all'adozione di strategie reattive, come ad esempio la scelta di emigrare in aree del paese economicamente più sviluppate, quella di dar vita a nuove forme di lavoro autonomo o cooperativo, o quella di proiettarsi in altri ambiti di significato, alternativi al lavoro, quali ad esempio l'associazionismo ed il volontariato. La ricerca intende appunto indagare su questo aspetto, ed in particolare sui fattori che influiscono sulle diverse modalità di reazione alla crisi. Se è vero che la portata dei processi alla base del disagio giovanile determina una sorta di “democratizzazione” del disagio giovanile è anche vero che la dotazione di capitale economico, culturale e sociale della famiglia può rappresentare un fattore cruciale di differenziazione delle modalità con cui viene fronteggiata la crisi, e dunque di diseguaglianza. In tema di diseguaglianza, un'attenzione specifica va data anche alle differenze di genere e territoriali. Quanto al genere, esso può giocare un ruolo cruciale sulle traiettorie di inclusione/esclusione in tempo di crisi. Se infatti per i ragazzi le difficoltà occupazionali possono condurre ad una progressiva esclusione dalla possibilità di assumere ruoli adulti, per le ragazze non è da escludere che la crisi, e le difficili prospettive occupazionali ad essa connesse, possa tradursi in un riflusso nella “casalinghità”, soprattutto nel meridione, dove gli elevatissimi tassi di disoccupazione femminile giovanile provocano diffusi fenomeni di scoraggiamento. Venendo appunto alla dimensione territoriale, va considerato come essa rappresenti un aspetto non trascurabile della diseguaglianza. In particolare nel Meridione appare cruciale domandarsi che destini abbiano i giovani meridionali che si avviano, o almeno aspirano, a diventare adulti in un contesto caratterizzato da una cronica carenza di domanda. Su questi temi è centrata la ricerca qui proposta, che intende analizzare, attraverso l'adozione di una metodologia qualitativa, due segmenti di popolazione giovanile di diversa età (poiché è evidente che il problema del futuro e quello del lavoro si pongono con diversa urgenza nella adolescenza e nella giovinezza) e di diversa condizione socioeconomica. Nel campione verranno inclusi anche giovani di origine immigrata poiché oggi essi costituiscono una realtà significativa anche nel meridione.
2012
I giovani nella crisi / Spano', Antonella. - (2012). (Intervento presentato al convegno Pratiche sostenibili di vita quotidiana nel contesto della crisi: lavoro, consumi, partecipazione nel 2013).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/663375
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