Il riferimento metodologico adottato ha teso a coniugare la consolidata letteratura sul tema di impianto morfogenetico evolutivo (Muratori-Caniggia) su base diacronica con quella morfotipologica (Aymonino-Rossi) che indaga il tipo su base sincronica. Se il primo riguarda il tipo come “organismo” prodotto di un lungo processo di accostamento di celle isorientate, accostate e poi rifuse per annodamentintate; il secondo lo coglie nel suo aspetto ideale e stabile come prodotto intenzionale di un modo di organizzazione strutturale della forma. Tale duplice tradizione formalista della scienza urbana è stata poi confrontata con l’approccio spazialista (Rot-blau plan: warm/cold spaces) - che indaga in termini interscalari le condizioni di internitá/esternità dei sistemi urbani e architettonici - sviluppato in recenti studi di grande interesse messi a punto da Uwe Schröeder dell’RWTH di Aachen ed efficientemente applicati al caso studio preso in esame. Rispetto agli studi degli anni ‘60-’80 (Muratori 1960, Caniggia 1976, Samonà 1960, Quaroni 1969, Aymonino 1977, Rossi 1966 e 1975, Renna 1980, ecc.) oggi gli studi di Analisi Urbana legati alla Progettazione Architettonica stentano a muoversi in modo unitario ciononostante in alcuni studi recenti si introducono delle nuove componenti figurative (ETH Herzog e de Meuron 2004) e paradigmi interpretativi su base fenomenologica nel disegno e nella rielaborazione della realtà (Schröder 2009). Molti di questi studi introducono una possibile e responsabile trasformazione della realtà architettonica e paesaggistica intrecciata con le forme d’uso e i modi dell’abitare della città contemporanea.

Montecalvario come parte urbana / Montecalvario as urban part / Capozzi, Renato. - (2016), pp. 22-41.

Montecalvario come parte urbana / Montecalvario as urban part

CAPOZZI, RENATO
2016

Abstract

Il riferimento metodologico adottato ha teso a coniugare la consolidata letteratura sul tema di impianto morfogenetico evolutivo (Muratori-Caniggia) su base diacronica con quella morfotipologica (Aymonino-Rossi) che indaga il tipo su base sincronica. Se il primo riguarda il tipo come “organismo” prodotto di un lungo processo di accostamento di celle isorientate, accostate e poi rifuse per annodamentintate; il secondo lo coglie nel suo aspetto ideale e stabile come prodotto intenzionale di un modo di organizzazione strutturale della forma. Tale duplice tradizione formalista della scienza urbana è stata poi confrontata con l’approccio spazialista (Rot-blau plan: warm/cold spaces) - che indaga in termini interscalari le condizioni di internitá/esternità dei sistemi urbani e architettonici - sviluppato in recenti studi di grande interesse messi a punto da Uwe Schröeder dell’RWTH di Aachen ed efficientemente applicati al caso studio preso in esame. Rispetto agli studi degli anni ‘60-’80 (Muratori 1960, Caniggia 1976, Samonà 1960, Quaroni 1969, Aymonino 1977, Rossi 1966 e 1975, Renna 1980, ecc.) oggi gli studi di Analisi Urbana legati alla Progettazione Architettonica stentano a muoversi in modo unitario ciononostante in alcuni studi recenti si introducono delle nuove componenti figurative (ETH Herzog e de Meuron 2004) e paradigmi interpretativi su base fenomenologica nel disegno e nella rielaborazione della realtà (Schröder 2009). Molti di questi studi introducono una possibile e responsabile trasformazione della realtà architettonica e paesaggistica intrecciata con le forme d’uso e i modi dell’abitare della città contemporanea.
2016
978-88-8497-605-5
Montecalvario come parte urbana / Montecalvario as urban part / Capozzi, Renato. - (2016), pp. 22-41.
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