Il contributo, che scaturisce dalla lettura di una serie di case, muove dall’esigenza di fornire un’interpretazione critica ed una lettura attenta delle architetture riferite ad una dimensione spaziale “domestica”; una celebrazione della casa come dispositivo architettonico e spaziale ad elevata reattività poetica e, nella sua apparente semplicità, capace di racchiudere processi complessi di elaborazioni concettuali e significative esperienze di scelte progettuali. Esempi di architettura che nel loro ‘piccolo insieme’, testimoniano una profonda capacità di organizzazione spaziale ed una raffinata sapienza nel concepire organismi originali e in grado di fornire risposte innovative sul tema dell’abitazione. Case, colte nella loro esclusiva singolarità, detentrici di una forza interna che si dispiega nell’ambiente circostante creando un ‘luogo’: ognuna di queste case ha una tale energia che riesce a proporsi come un nuovo elemento di riferimento, una manifestazione di accrescimento della città, prima, seconda, ultima che sia, ma con una forza di progressione in divenire che ne determina le qualità interne ed esterne, che ne fa una architettura necessaria nel processo di sviluppo della costruzione e della trasformazione di ciò che già esiste. “Ogni nuova costruzione comporta un intervento in una determinata situazione storica. La qualità dell’intervento dipende dalla capacità di dotare il nuovo di proprietà in grado di instaurare un significativo rapporto di tensione con il preesistente. Giacché per trovare un suo posto, il nuovo dovrà anzitutto stimolarci a guardare l’esistente in modo inedito” . Organismo architettonico che deve rispondere alle caratteristiche del ‘posto’, che deve saperle leggere, interpretare e riproporre in una dimensione altra che è quella del cambiamento che la realizzazione del nuovo progetto in definitiva impone e fa rivivere, ma anche organismo in sé già compiuto nella sua interezza prefigurativa, meditato e finito nelle sue articolazioni spaziali e nella dimensione e misura delle sue scelte formali, che cerca un luogo che possa accoglierlo, un luogo che concretizzi e inveri il senso di intima appartenenza.

IL DISEGNO COME ATTO INTERPRETATIVO La rappresentazione della "casa" / Florio, Riccardo. - (2016), pp. 122-133.

IL DISEGNO COME ATTO INTERPRETATIVO La rappresentazione della "casa"

FLORIO, RICCARDO
2016

Abstract

Il contributo, che scaturisce dalla lettura di una serie di case, muove dall’esigenza di fornire un’interpretazione critica ed una lettura attenta delle architetture riferite ad una dimensione spaziale “domestica”; una celebrazione della casa come dispositivo architettonico e spaziale ad elevata reattività poetica e, nella sua apparente semplicità, capace di racchiudere processi complessi di elaborazioni concettuali e significative esperienze di scelte progettuali. Esempi di architettura che nel loro ‘piccolo insieme’, testimoniano una profonda capacità di organizzazione spaziale ed una raffinata sapienza nel concepire organismi originali e in grado di fornire risposte innovative sul tema dell’abitazione. Case, colte nella loro esclusiva singolarità, detentrici di una forza interna che si dispiega nell’ambiente circostante creando un ‘luogo’: ognuna di queste case ha una tale energia che riesce a proporsi come un nuovo elemento di riferimento, una manifestazione di accrescimento della città, prima, seconda, ultima che sia, ma con una forza di progressione in divenire che ne determina le qualità interne ed esterne, che ne fa una architettura necessaria nel processo di sviluppo della costruzione e della trasformazione di ciò che già esiste. “Ogni nuova costruzione comporta un intervento in una determinata situazione storica. La qualità dell’intervento dipende dalla capacità di dotare il nuovo di proprietà in grado di instaurare un significativo rapporto di tensione con il preesistente. Giacché per trovare un suo posto, il nuovo dovrà anzitutto stimolarci a guardare l’esistente in modo inedito” . Organismo architettonico che deve rispondere alle caratteristiche del ‘posto’, che deve saperle leggere, interpretare e riproporre in una dimensione altra che è quella del cambiamento che la realizzazione del nuovo progetto in definitiva impone e fa rivivere, ma anche organismo in sé già compiuto nella sua interezza prefigurativa, meditato e finito nelle sue articolazioni spaziali e nella dimensione e misura delle sue scelte formali, che cerca un luogo che possa accoglierlo, un luogo che concretizzi e inveri il senso di intima appartenenza.
2016
9786078457731
IL DISEGNO COME ATTO INTERPRETATIVO La rappresentazione della "casa" / Florio, Riccardo. - (2016), pp. 122-133.
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