Lo scopo della ricerca è quello di indagare in primo luogo le modalità attraverso cui soggetti in età adolescenziale tendono a descrivere spontaneamente se stessi e successivamente confrontare tali rappresentazioni con quelle emergenti da questionari strutturati di personalità e con la reputazione nel gruppo dei pari. Lo studio è stato condotto con 378 ragazzi (263 maschi e 115 femmine), età media 14.5 anni, frequentanti il primo anno di scuola superiore (2 licei e 2 istituti professionali). Ogni soggetto è stato invitato a compilare il questionario di Kuhn e McParland (1954) "Twenty statements" in cui veniva richiesto di rispondere per 20 volte alla domanda aperta "Chi sono io?". Successivamente è stato somministrato un questionario per valutare l'immagine di sè (Offer Self-Image Questionnaire) e una scala di nomina per valutare l'opinione dei compagni sulle dimesnioni dell'aggressività, del ritiro sociale e delle abilità sociali. per ciascun soggetto è stato poi rilevato il profitto scolastico di fine anno. Una prima analisi dei risultati delle risposte al "Twenty statements" mette in evidenza che circa il 70% delle descrizioni di sè sono di tipo attributivo, ovverosia i ragazzi tendono a presentarsi attraverso termini che fanno riferimento a caratteristiche personali (es. simpatico, disponibile, intelligente, timido, ecc.); percentuali inferiori (10% rispettivamente) fanno riferimento a categorie di tipo fisico (es., forte, atletico, slanciato, ecc.) e sociale (es. studente, italiano, figlio, ecc.). Ancora più basse le percentuali riferite ad altre categorie. Oltre il 60% delle risposte ha una valenza di tipo positivo, senza distinzioni di genere, mentre nei maschi sono prevalenti rispetto alle femmine risposte di tipo neutrale (es. sono uno studente, sono tifoso, ecc.). Questo risultato relativo ad una positiva immagine di sè in adolescenza conferma quanto riscontrato da altri studi empirici e coincide con le risposte all'Offer Self Image. Tuttavia, appaiono alcune differenze rispetto a quanto rilevato da numerose ricerche effettuate con strumenti self-report in relazione al risultato scolastico. In particolare, il modo in cui gli adolescenti descrivono spontaneamente se stessi non sembra differenziare i soggetti in rapporto al migliore o peggiore risultato. L'elaborazione dei dati tutt'ora in corso consentirà di evidenziare ulteriori convergenze o divergenze tra i due metodi di valutazione.

Immagini di sé in adolescenza / Mercurio, Simona; Esposito, Giovanna; Bacchini, Dario. - (2003), pp. 227-229. (Intervento presentato al convegno 17° Convegno Nazionale AIP – Sezione di Psicologia dello Sviluppo tenutosi a Bari nel 22-25 settembre 2003).

Immagini di sé in adolescenza

ESPOSITO, GIOVANNA;BACCHINI, Dario
2003

Abstract

Lo scopo della ricerca è quello di indagare in primo luogo le modalità attraverso cui soggetti in età adolescenziale tendono a descrivere spontaneamente se stessi e successivamente confrontare tali rappresentazioni con quelle emergenti da questionari strutturati di personalità e con la reputazione nel gruppo dei pari. Lo studio è stato condotto con 378 ragazzi (263 maschi e 115 femmine), età media 14.5 anni, frequentanti il primo anno di scuola superiore (2 licei e 2 istituti professionali). Ogni soggetto è stato invitato a compilare il questionario di Kuhn e McParland (1954) "Twenty statements" in cui veniva richiesto di rispondere per 20 volte alla domanda aperta "Chi sono io?". Successivamente è stato somministrato un questionario per valutare l'immagine di sè (Offer Self-Image Questionnaire) e una scala di nomina per valutare l'opinione dei compagni sulle dimesnioni dell'aggressività, del ritiro sociale e delle abilità sociali. per ciascun soggetto è stato poi rilevato il profitto scolastico di fine anno. Una prima analisi dei risultati delle risposte al "Twenty statements" mette in evidenza che circa il 70% delle descrizioni di sè sono di tipo attributivo, ovverosia i ragazzi tendono a presentarsi attraverso termini che fanno riferimento a caratteristiche personali (es. simpatico, disponibile, intelligente, timido, ecc.); percentuali inferiori (10% rispettivamente) fanno riferimento a categorie di tipo fisico (es., forte, atletico, slanciato, ecc.) e sociale (es. studente, italiano, figlio, ecc.). Ancora più basse le percentuali riferite ad altre categorie. Oltre il 60% delle risposte ha una valenza di tipo positivo, senza distinzioni di genere, mentre nei maschi sono prevalenti rispetto alle femmine risposte di tipo neutrale (es. sono uno studente, sono tifoso, ecc.). Questo risultato relativo ad una positiva immagine di sè in adolescenza conferma quanto riscontrato da altri studi empirici e coincide con le risposte all'Offer Self Image. Tuttavia, appaiono alcune differenze rispetto a quanto rilevato da numerose ricerche effettuate con strumenti self-report in relazione al risultato scolastico. In particolare, il modo in cui gli adolescenti descrivono spontaneamente se stessi non sembra differenziare i soggetti in rapporto al migliore o peggiore risultato. L'elaborazione dei dati tutt'ora in corso consentirà di evidenziare ulteriori convergenze o divergenze tra i due metodi di valutazione.
2003
Immagini di sé in adolescenza / Mercurio, Simona; Esposito, Giovanna; Bacchini, Dario. - (2003), pp. 227-229. (Intervento presentato al convegno 17° Convegno Nazionale AIP – Sezione di Psicologia dello Sviluppo tenutosi a Bari nel 22-25 settembre 2003).
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