In età tardo-antica appare molto importante la figura del commento a Platone. Scrivendo un commento, ogni filosofo stabilisce con Platone, facilitato dalla struttura dialogica del testo di partenza, un processo di integrazione, processo che trasforma Platone e il suo commentatore. Il risultato è una proliferazione ermeneutica nella quale è proprio il nostro filosofo ad apparire privo di stabile figura. Assente alla morte del maestro perché malato, egli resta assente da tutti i suoi dialoghi. Nello spazio lasciato vuoto da questa assenza in età tardo-antica si co- struì l’immagine del divino Platone. Dai testi biografici e apologetici emerge una sua rappresentazione divinizzata che ha contatti con la tradizione del theios aner.
Sull'immagine di Platone nell'antichità / Palumbo, Lidia. - (2016), pp. 31-51.
Sull'immagine di Platone nell'antichità
PALUMBO, LIDIA
2016
Abstract
In età tardo-antica appare molto importante la figura del commento a Platone. Scrivendo un commento, ogni filosofo stabilisce con Platone, facilitato dalla struttura dialogica del testo di partenza, un processo di integrazione, processo che trasforma Platone e il suo commentatore. Il risultato è una proliferazione ermeneutica nella quale è proprio il nostro filosofo ad apparire privo di stabile figura. Assente alla morte del maestro perché malato, egli resta assente da tutti i suoi dialoghi. Nello spazio lasciato vuoto da questa assenza in età tardo-antica si co- struì l’immagine del divino Platone. Dai testi biografici e apologetici emerge una sua rappresentazione divinizzata che ha contatti con la tradizione del theios aner.File | Dimensione | Formato | |
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