La persistente cultura inquisitoria inficia interpretazione e giurisdizione, diritti e giudizio, provocando la frattura tra procedura e processo. La politica di retroguardia muove la decretazione d'urgenza riproponendo la contrapposizione tra tutela della collettività e diritti inviolabili della persona, riproponendo cioè l'antica consuetudine dell'affidamento del controllo sociale alla custodia cautelare, che finisce con l'assumere finalità di tipo repressivo-deterrente. Si perviene così allo stravolgimento dello scopo di accertamento del processo, che in un sistema governato da pacchetti sicurezza, perde la connotazione di luogo di composizione dei conflitti, determinando il mutamento delle norme di procedura da regole di comportamento in strumenti repressivi endofasici.
Giustizia e politica / Iasevoli, Clelia. - (2013). (Intervento presentato al convegno Decreto del fare, giuristi a confronto alla Camera tenutosi a Sala Aldo Moro, presso la Camera dei Deputati nel 15 luglio 2013).
Giustizia e politica
IASEVOLI, CLELIA
2013
Abstract
La persistente cultura inquisitoria inficia interpretazione e giurisdizione, diritti e giudizio, provocando la frattura tra procedura e processo. La politica di retroguardia muove la decretazione d'urgenza riproponendo la contrapposizione tra tutela della collettività e diritti inviolabili della persona, riproponendo cioè l'antica consuetudine dell'affidamento del controllo sociale alla custodia cautelare, che finisce con l'assumere finalità di tipo repressivo-deterrente. Si perviene così allo stravolgimento dello scopo di accertamento del processo, che in un sistema governato da pacchetti sicurezza, perde la connotazione di luogo di composizione dei conflitti, determinando il mutamento delle norme di procedura da regole di comportamento in strumenti repressivi endofasici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
