Nel delineare l’organizzazione di un corso di Lingua Straniera, il docente, tenendo conto del contesto formativo nel quale si colloca il suo corso e degli obiettivi che intende raggiungere, si trova tradizionalmente davanti alla scelta fra approccio formale o comunicativo, didattica erogativa o apprendimento collaborativo, modalità didattiche più o meno proficue a seconda dei contesti di apprendimento e delle caratteristiche dei discenti. Tenendo conto però che la competenza linguistica si articola almeno in 4 ambiti: competenza grammaticale, sociolinguistica, discorsiva e strategica (Canale, Swain 1980, Bachmann 1990), sembrerebbe evidente che la dicotomia grammatica VS comunicazione, apprendimento formale VS informale vada superata. In questo senso si orienta la mia proposta di un corso “blended”, che mescoli cioè momenti di mediazione erogativa della “forma della lingua” e di apprendimento individuale, con momenti di apprendimento collaborativo, momenti di focus on forms, di riflessione metalinguistica (condivisa o individuale), con momenti di focus on form, “interazione” (informale) in LS. Il corso “blended” è modulato quindi in lezioni frontali di mediazione della grammatica e sintassi del Tedesco LS, e momenti di interazione con gli altri discenti e con discenti di lingua madre tedesca che apprendono Italiano LS.

Collaborare per apprendere. Pratiche di apprendimento collaborativo / Bandini, Amelia. - (2016). (Intervento presentato al convegno Interazione, apprendimento, insegnamento e TIC tenutosi a Università del Salento nel 15-15 febbraio 2016).

Collaborare per apprendere. Pratiche di apprendimento collaborativo

BANDINI, AMELIA
2016

Abstract

Nel delineare l’organizzazione di un corso di Lingua Straniera, il docente, tenendo conto del contesto formativo nel quale si colloca il suo corso e degli obiettivi che intende raggiungere, si trova tradizionalmente davanti alla scelta fra approccio formale o comunicativo, didattica erogativa o apprendimento collaborativo, modalità didattiche più o meno proficue a seconda dei contesti di apprendimento e delle caratteristiche dei discenti. Tenendo conto però che la competenza linguistica si articola almeno in 4 ambiti: competenza grammaticale, sociolinguistica, discorsiva e strategica (Canale, Swain 1980, Bachmann 1990), sembrerebbe evidente che la dicotomia grammatica VS comunicazione, apprendimento formale VS informale vada superata. In questo senso si orienta la mia proposta di un corso “blended”, che mescoli cioè momenti di mediazione erogativa della “forma della lingua” e di apprendimento individuale, con momenti di apprendimento collaborativo, momenti di focus on forms, di riflessione metalinguistica (condivisa o individuale), con momenti di focus on form, “interazione” (informale) in LS. Il corso “blended” è modulato quindi in lezioni frontali di mediazione della grammatica e sintassi del Tedesco LS, e momenti di interazione con gli altri discenti e con discenti di lingua madre tedesca che apprendono Italiano LS.
2016
Collaborare per apprendere. Pratiche di apprendimento collaborativo / Bandini, Amelia. - (2016). (Intervento presentato al convegno Interazione, apprendimento, insegnamento e TIC tenutosi a Università del Salento nel 15-15 febbraio 2016).
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