In campo tecnologico, tematiche di interesse comune sono oggi individuabili nell'approccio sistemico, processuale e sperimentale nel rapporto tecnologia-progetto visto nelle connotazioni negli sviluppi delle problematiche ambientali, nella qualità architettonica e negli attuali sviluppi dell'accezione esigenziale-prestazionale. Il rapporto tra la logica sistemica, l’approccio esigenziale prestazionale e la qualità tecnologica, ha consentito lo sviluppo di interessanti modalità di lavoro nel campo della ricerca, che hanno costituito la matrice identificativa dell’approccio tecnologico al progetto per l'ambiente costruito. Dalla nascita, quindi, degli statuti disciplinari della Tecnologia dell'Architettura nel 1975, è utile interrogarsi su quali siano gli attuali sviluppi le “perimetrazioni” disciplinari relativamente ai tre argomenti cardine quali l’approccio sistemico, gli aspetti esigenziali prestazionali, la qualità tecnica della progettazione. La logica sistemica trova originariamente una sua consolidata formalizzazione con Ludwig Von Bertalanffy, basandosi su un modo nuovo di guardare la realtà e proponendosi come metodo euristico, problematicamente aperto piuttosto che teoria sistematica. La ragione dell'approccio sistemico nasce dalla considerazione che, in presenza di sistemi complessi, occorrono nuove modalità di approccio e, quindi, in alcuni casi, modalità interpretative complesse. Il rapporto della tecnologia con il progetto di architettura conduce i termini del dibattito sul fatto se la tecnologia dell’architettura sia una disciplina di servizio, problema che ricorsivamente ritorna. Raffaella Crespi nel suo volume “Quattro lezione di tecnologia” nel 1979 metteva in guardia sulla critica alla neutralità tecnologica, concetto antistorico politicamente e culturalmente, criticando inoltre la semplificazione dell’informazione oltre che della tecnica come strumento di servizio a posteriori rispetto alla progettazione. Ragionare quindi di approccio sistemico, di prestazioni, di qualità del progetto, chiama in campo un ragionamento sulle “forme” della tecnologia in base alla interrelazione con fenomeni o effetti naturali e/o artificiali fra loro interagenti nelle declinazioni di attrezzature e prodotti, metodi, processi. Tutto ciò apre infine all’aspetto duale della tecnologia, fra materialità ed immaterialità. Negli scenari attuali, la Tecnologia dell'Architettura dovrebbe misurarsi con la capacità di gestire aree di confine con altre discipline e trasversalità tematiche senza abbandonare gli elementi del proprio nucleo fondativo.

La ricerca tecnologica per l'architettura: fondamenti e avanzamenti disciplinari / Losasso, MARIO ROSARIO. - (2014), pp. 7-14.

La ricerca tecnologica per l'architettura: fondamenti e avanzamenti disciplinari

LOSASSO, MARIO ROSARIO
2014

Abstract

In campo tecnologico, tematiche di interesse comune sono oggi individuabili nell'approccio sistemico, processuale e sperimentale nel rapporto tecnologia-progetto visto nelle connotazioni negli sviluppi delle problematiche ambientali, nella qualità architettonica e negli attuali sviluppi dell'accezione esigenziale-prestazionale. Il rapporto tra la logica sistemica, l’approccio esigenziale prestazionale e la qualità tecnologica, ha consentito lo sviluppo di interessanti modalità di lavoro nel campo della ricerca, che hanno costituito la matrice identificativa dell’approccio tecnologico al progetto per l'ambiente costruito. Dalla nascita, quindi, degli statuti disciplinari della Tecnologia dell'Architettura nel 1975, è utile interrogarsi su quali siano gli attuali sviluppi le “perimetrazioni” disciplinari relativamente ai tre argomenti cardine quali l’approccio sistemico, gli aspetti esigenziali prestazionali, la qualità tecnica della progettazione. La logica sistemica trova originariamente una sua consolidata formalizzazione con Ludwig Von Bertalanffy, basandosi su un modo nuovo di guardare la realtà e proponendosi come metodo euristico, problematicamente aperto piuttosto che teoria sistematica. La ragione dell'approccio sistemico nasce dalla considerazione che, in presenza di sistemi complessi, occorrono nuove modalità di approccio e, quindi, in alcuni casi, modalità interpretative complesse. Il rapporto della tecnologia con il progetto di architettura conduce i termini del dibattito sul fatto se la tecnologia dell’architettura sia una disciplina di servizio, problema che ricorsivamente ritorna. Raffaella Crespi nel suo volume “Quattro lezione di tecnologia” nel 1979 metteva in guardia sulla critica alla neutralità tecnologica, concetto antistorico politicamente e culturalmente, criticando inoltre la semplificazione dell’informazione oltre che della tecnica come strumento di servizio a posteriori rispetto alla progettazione. Ragionare quindi di approccio sistemico, di prestazioni, di qualità del progetto, chiama in campo un ragionamento sulle “forme” della tecnologia in base alla interrelazione con fenomeni o effetti naturali e/o artificiali fra loro interagenti nelle declinazioni di attrezzature e prodotti, metodi, processi. Tutto ciò apre infine all’aspetto duale della tecnologia, fra materialità ed immaterialità. Negli scenari attuali, la Tecnologia dell'Architettura dovrebbe misurarsi con la capacità di gestire aree di confine con altre discipline e trasversalità tematiche senza abbandonare gli elementi del proprio nucleo fondativo.
2014
9788884974921
La ricerca tecnologica per l'architettura: fondamenti e avanzamenti disciplinari / Losasso, MARIO ROSARIO. - (2014), pp. 7-14.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/616341
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact