Questo capitolo è dedicato a un approfondimento della dinamica estorsiva in Campania. Nella prima parte i dati sono analizzati con riferimento al contesto regionale e con comparazioni tra questo e le altre regioni del Paese. Nei paragrafi successivi vengono approfondite le condizioni delle singole province sviluppando comparazioni tra le diverse province e tra Napoli e il suo hinterland. A partire dai risultati raggiunti dalle precedenti ricerche sul fenomeno e già richiamate, abbiamo ritenuto di mettere a verifica l’ipotesi circa la capacità produttiva dei clan relativamente alle estorsioni nei diversi territori e ritenendo che essa non solo è quantitativamente differente ma lo è anche qualitativamente. La dimensione dei clan non è, infatti, omogenea e non lo è nemmeno il radicamento nei singoli territori. L’area regionale campana presenta un livello così differenziato di gruppi criminali che se è vero che le cosche mafiose siciliane (almeno quelle aderenti a Cosa Nostra) e calabresi sono state caratterizzate per un lungo tempo da una configurazione più verticale e gerarchica, non fortemente compartimentata e regolate da organismi unitari, quelle che comunemente chiamiamo camorra, contrariamente a quanto sostenuto da sempre, non sono caratterizzate solo da una fisionomia di tipo reticolare orizzontale ma, al contempo, anche, e specie nelle aree della provincia napoletana e in altre interne della regione, da una monoliticità organizzativa addensata attorno ad un core familiare-parentale di tipo gerarchico che conferisce al clan una vicinanza configurativa più al modello mafioso che a quello cittadino partenopeo

Le estorsioni in campania: una interpretazione della dinamica nelle diverse province / DI GENNARO, Giacomo. - (2015), pp. 187-268.

Le estorsioni in campania: una interpretazione della dinamica nelle diverse province

DI GENNARO, GIACOMO
2015

Abstract

Questo capitolo è dedicato a un approfondimento della dinamica estorsiva in Campania. Nella prima parte i dati sono analizzati con riferimento al contesto regionale e con comparazioni tra questo e le altre regioni del Paese. Nei paragrafi successivi vengono approfondite le condizioni delle singole province sviluppando comparazioni tra le diverse province e tra Napoli e il suo hinterland. A partire dai risultati raggiunti dalle precedenti ricerche sul fenomeno e già richiamate, abbiamo ritenuto di mettere a verifica l’ipotesi circa la capacità produttiva dei clan relativamente alle estorsioni nei diversi territori e ritenendo che essa non solo è quantitativamente differente ma lo è anche qualitativamente. La dimensione dei clan non è, infatti, omogenea e non lo è nemmeno il radicamento nei singoli territori. L’area regionale campana presenta un livello così differenziato di gruppi criminali che se è vero che le cosche mafiose siciliane (almeno quelle aderenti a Cosa Nostra) e calabresi sono state caratterizzate per un lungo tempo da una configurazione più verticale e gerarchica, non fortemente compartimentata e regolate da organismi unitari, quelle che comunemente chiamiamo camorra, contrariamente a quanto sostenuto da sempre, non sono caratterizzate solo da una fisionomia di tipo reticolare orizzontale ma, al contempo, anche, e specie nelle aree della provincia napoletana e in altre interne della regione, da una monoliticità organizzativa addensata attorno ad un core familiare-parentale di tipo gerarchico che conferisce al clan una vicinanza configurativa più al modello mafioso che a quello cittadino partenopeo
2015
Le estorsioni in campania: una interpretazione della dinamica nelle diverse province / DI GENNARO, Giacomo. - (2015), pp. 187-268.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Le estorsioni in Campania- Cap 4.pdf

accesso aperto

Tipologia: Documento in Post-print
Licenza: Dominio pubblico
Dimensione 1.61 MB
Formato Adobe PDF
1.61 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/611513
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact