Tra Quattrocento e Cinquecento la città di Capua, importante centro del demanio regio, manteneva, come tutti i poteri territoriali inquadrati in una monarchia, una relazione formale e informale costante con sovrano, la sua corte, le magistrature regie, centrali e periferiche. Essa può essere considerata come una relazione di tipo amministrativo, perché la stabilità del quadro territoriale ed istituzionale non erano generalmente in discussione . Tuttavia, le forme e i contenuti di tale relazione e delle missioni che la sostanziavano sono per molti aspetti paragonabili a quelli della diplomazia tout court. In primo luogo, perché nell'Europa tardomedievale e altomoderna la diplomazia, una pratica più che un'istituzione, non era una prerogativa esclusiva della sovranità, né la sovranità era una condizione nettamente distinguibile nell'ambito dei vari poteri che innervavano le società europee. In secondo luogo, tra il potere monarchico e una città demaniale come Capua sono facilmente individuabili alcuni elementi tipici di una relazione diplomatica: riscontriamo una negoziazione continua, che culmina in trattative politiche particolarmente significative, oggetto di missioni ad hoc; un cerimoniale e una documentazione di tipo diplomatico (credenziali, istruzioni); un'attenzione notevole alla rappresentanza (condizione e qualità dell'inviato)

Negoziazione e rappresentanza: le élites capuane tra Quattro e Cinquecento / Senatore, Francesco. - (2012). (Intervento presentato al convegno Il sistema urbano in Campania: gerarchia e funzioni nel lungo periodo tenutosi a Napoli, Italia nel 24-25 ottobre 2012).

Negoziazione e rappresentanza: le élites capuane tra Quattro e Cinquecento

SENATORE, FRANCESCO
2012

Abstract

Tra Quattrocento e Cinquecento la città di Capua, importante centro del demanio regio, manteneva, come tutti i poteri territoriali inquadrati in una monarchia, una relazione formale e informale costante con sovrano, la sua corte, le magistrature regie, centrali e periferiche. Essa può essere considerata come una relazione di tipo amministrativo, perché la stabilità del quadro territoriale ed istituzionale non erano generalmente in discussione . Tuttavia, le forme e i contenuti di tale relazione e delle missioni che la sostanziavano sono per molti aspetti paragonabili a quelli della diplomazia tout court. In primo luogo, perché nell'Europa tardomedievale e altomoderna la diplomazia, una pratica più che un'istituzione, non era una prerogativa esclusiva della sovranità, né la sovranità era una condizione nettamente distinguibile nell'ambito dei vari poteri che innervavano le società europee. In secondo luogo, tra il potere monarchico e una città demaniale come Capua sono facilmente individuabili alcuni elementi tipici di una relazione diplomatica: riscontriamo una negoziazione continua, che culmina in trattative politiche particolarmente significative, oggetto di missioni ad hoc; un cerimoniale e una documentazione di tipo diplomatico (credenziali, istruzioni); un'attenzione notevole alla rappresentanza (condizione e qualità dell'inviato)
2012
Negoziazione e rappresentanza: le élites capuane tra Quattro e Cinquecento / Senatore, Francesco. - (2012). (Intervento presentato al convegno Il sistema urbano in Campania: gerarchia e funzioni nel lungo periodo tenutosi a Napoli, Italia nel 24-25 ottobre 2012).
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