La disponibilità di queste nuove attestazioni e la loro, pur parziale, serialità consente ai due autori di approfondire l'indagine sul parlamento generale del regno di Napoli - che in passato è già stato oggetto di studio (D'Agostino, Marongiu) - ricostruendone l'evoluzione ed evitandone la sottovalutazione conseguente al confronto con gli esiti cinquecenteschi e con le esperienze di altre monarchie europee. Introdotto a Napoli da Alfonso, il parlamento si modificò nel corso del tempo, sia sotto il profilo delle sue componenti che sotto quello delle sue competenze e del suo significato politico. Le sedute avevano una durata assai limitata nel tempo, nell'ordine di qualche giornata; alcuni parlamenti (specie al tempo di Ferrante) furono programmati sulla carta, ma non si realizzarono per ragioni di opportunità politica; la sede scelta per gli incontri non fu sempre Napoli; tra le parti vi erano i baroni e, dopo le prime assemblee alfonsine, le città demaniali, mentre il clero pare avere avuto un ruolo più marginale. I due autori esaminano gli aspetti formali (presenze e cerimoniale), quelli contenutistici e le materie oggetto di trattazione e dibattimento: Senatore per l'età alfonsina, Scarton per quella di Ferrante. Particolare attenzione sarà prestata agli interventi a carattere giurisdizionale e fiscale, tradizionalmente oggetto delle discussioni parlamentari napoletane, e alla marcata volontà innovatrice che si rileva negli anni 80 del Quattrocento e che si concretizza nella convocazione di alcune assemblee molto ravvicinate tra loro (sono ben cinque quelle di cui abbiamo testimonianza tra 1480 e 1484).

Parlamenti generali a Napoli nell'età di Alfonso e Ferrante d'Aragona / Senatore, Francesco; Elisabetta, Scarton. - (2012). (Intervento presentato al convegno El compromiso de Caspe (1412), cambios dinásticos y Constitucionalismo en la Corona de Aragón tenutosi a Zaragosa-Alcañiz-Caspe, Spagna nel 27-30 giugno 2012).

Parlamenti generali a Napoli nell'età di Alfonso e Ferrante d'Aragona

SENATORE, FRANCESCO;
2012

Abstract

La disponibilità di queste nuove attestazioni e la loro, pur parziale, serialità consente ai due autori di approfondire l'indagine sul parlamento generale del regno di Napoli - che in passato è già stato oggetto di studio (D'Agostino, Marongiu) - ricostruendone l'evoluzione ed evitandone la sottovalutazione conseguente al confronto con gli esiti cinquecenteschi e con le esperienze di altre monarchie europee. Introdotto a Napoli da Alfonso, il parlamento si modificò nel corso del tempo, sia sotto il profilo delle sue componenti che sotto quello delle sue competenze e del suo significato politico. Le sedute avevano una durata assai limitata nel tempo, nell'ordine di qualche giornata; alcuni parlamenti (specie al tempo di Ferrante) furono programmati sulla carta, ma non si realizzarono per ragioni di opportunità politica; la sede scelta per gli incontri non fu sempre Napoli; tra le parti vi erano i baroni e, dopo le prime assemblee alfonsine, le città demaniali, mentre il clero pare avere avuto un ruolo più marginale. I due autori esaminano gli aspetti formali (presenze e cerimoniale), quelli contenutistici e le materie oggetto di trattazione e dibattimento: Senatore per l'età alfonsina, Scarton per quella di Ferrante. Particolare attenzione sarà prestata agli interventi a carattere giurisdizionale e fiscale, tradizionalmente oggetto delle discussioni parlamentari napoletane, e alla marcata volontà innovatrice che si rileva negli anni 80 del Quattrocento e che si concretizza nella convocazione di alcune assemblee molto ravvicinate tra loro (sono ben cinque quelle di cui abbiamo testimonianza tra 1480 e 1484).
2012
Parlamenti generali a Napoli nell'età di Alfonso e Ferrante d'Aragona / Senatore, Francesco; Elisabetta, Scarton. - (2012). (Intervento presentato al convegno El compromiso de Caspe (1412), cambios dinásticos y Constitucionalismo en la Corona de Aragón tenutosi a Zaragosa-Alcañiz-Caspe, Spagna nel 27-30 giugno 2012).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/596097
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