Tra il 1397 (arrivo di Crisolora in Italia) e l'inizio del XVI secolo, senza distinguere tra traduzioni che ebbero solo una versione a stampa e quelle che godettero anche di una fortuna manoscritta, tra gli stampati si contano circa 125 autori e 569 opere greche tradotte da 758 traduttori. Quasi tutte ebbero una dedica. L'insieme costituisce un corpus omogeneo per finalità (offrire una traduzione), diacronia (XV-inizi del XVI), formazione degli autori e intenti (scolastici, di carriera a corte). Perciò, è significativo esaminare le costanti e la variabili all'interno di questo materiale.
Considerazioni su alcune dediche di traduzioni latine di opere greche fatte da umanisti del Quattrocento / Abbamonte, Giancarlo. - Unico:(2014), pp. 523-559.
Considerazioni su alcune dediche di traduzioni latine di opere greche fatte da umanisti del Quattrocento.
ABBAMONTE, GIANCARLO
2014
Abstract
Tra il 1397 (arrivo di Crisolora in Italia) e l'inizio del XVI secolo, senza distinguere tra traduzioni che ebbero solo una versione a stampa e quelle che godettero anche di una fortuna manoscritta, tra gli stampati si contano circa 125 autori e 569 opere greche tradotte da 758 traduttori. Quasi tutte ebbero una dedica. L'insieme costituisce un corpus omogeneo per finalità (offrire una traduzione), diacronia (XV-inizi del XVI), formazione degli autori e intenti (scolastici, di carriera a corte). Perciò, è significativo esaminare le costanti e la variabili all'interno di questo materiale.File | Dimensione | Formato | |
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2014 G. Abbamonte, Dediche di traduzioni umanistiche, in J.C. Juhle Paris..pdf
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