Il periodo in cui fu conte di Fondi Prospero Colonna, l’artefice del crollo della dinastia deiCaetani, è di norma poco considerato nella storia della cultura fondana, e viene per lo più tenuto nel conto di un mero passaggio dall’età aurea dei Caetani alla breve ma straordinaria fioritura della città sotto la contessa Giulia Gonzaga, moglie di Vespasiano figlio di Prospero. Eppure un’attività mecenatesca di Prospero a Fondi è ben evidente sia dall’opera di un suo protetto, il fondano Francesco Peto, un fine umanista che si formò col Pontano e con Nifo e che ha lasciato interessanti tracce di una poesia antiquaria su Fondi, sia dall’intervento di restauro del muro romano in opus reticulatum sull’Appia, il cosiddetto Varronianum, intrapreso nel 1519 dal cardinale Soderini, all’epoca ospite di Prospero, e probabilmente concepito in relazione agli studi antiquari dello stesso Francesco Peto.
Mecenatismo e produzione culturale a Fondi sotto Prospero Colonna / Miletti, Lorenzo. - (2012). (Intervento presentato al convegno Nola, Capua, Fondi, Sessa Aurunca tenutosi a Napoli, Università Federico II, Biblioteca BRAU nel 20 settembre 2012).
Mecenatismo e produzione culturale a Fondi sotto Prospero Colonna
MILETTI, LORENZO
2012
Abstract
Il periodo in cui fu conte di Fondi Prospero Colonna, l’artefice del crollo della dinastia deiCaetani, è di norma poco considerato nella storia della cultura fondana, e viene per lo più tenuto nel conto di un mero passaggio dall’età aurea dei Caetani alla breve ma straordinaria fioritura della città sotto la contessa Giulia Gonzaga, moglie di Vespasiano figlio di Prospero. Eppure un’attività mecenatesca di Prospero a Fondi è ben evidente sia dall’opera di un suo protetto, il fondano Francesco Peto, un fine umanista che si formò col Pontano e con Nifo e che ha lasciato interessanti tracce di una poesia antiquaria su Fondi, sia dall’intervento di restauro del muro romano in opus reticulatum sull’Appia, il cosiddetto Varronianum, intrapreso nel 1519 dal cardinale Soderini, all’epoca ospite di Prospero, e probabilmente concepito in relazione agli studi antiquari dello stesso Francesco Peto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.