La dissertazione del dott. Cristiano Minuto è dedicata allo studio dei motivi bucolici nelle Dionisiache di Nonno di Panopoli. Alla base del lavoro sta la convinzione che l'analisi degli elementi bucolici nel poema nonniano debba essere condotta in una duplice prospettiva. Da una parte vanno esaminati i pervasivi influssi della precedente tradizione poetica, cui l'eruditissimo autore attinge a piene mani: nello specifico, com'è naturale, si dovrà guardare soprattutto ai carmi teocritei e ai successivi componimenti bucolici. Dall'altra parte vanno verificati i cospicui influssi della tradizione e della normativa retorica, che per Nonno sono un costante punto di riferimento. Il dott. Minuto ha individuato nelle Dionisiache una nutrita serie di passi, riconducibili a tre temi fortemente connotati in senso bucolico: il locus amoenus bucolico, l'agone bucolico e il lamento bucolico. Questi tre temi vengono analizzati in altrettanti capitoli, in ognuno dei quali i relativi brani delle Dionisiache sono appunto scandagliati prima nella prospettiva della tradizione poetica e poi nella prospettiva della precettistica retorica. In ciascuno dei tre capitoli vengono innanzitutto riportati i passi nonniani e successivamente si passa a una loro discussione separata, prima in chiave poetica e poi in chiave retorica. Le conclusioni poste alla fine delle singole sezioni sintetizzano i risultati raggiunti nelle precedenti analisi. I passi che esprimono il locus amoenus bucolico si sono spesso lasciati ricondurre a scene di ierogamia o teofania e hanno manifestato una struttura complessa, nella quale gli aspetti più propriamente letterari si coniugano ad altre componenti, quali l'erudizione botanica e l'accuratezza mitologico-rituale. I loci amoeni nonniani si sono inoltre rivelati sostanzialmente rispettosi delle norme che regolano il progymnasma dell'ekphrasis nei manuali di retorica, ivi incluse le 'virtù' lì attribuite a questo esercizio. L'agone bucolico è rappresentato da un unico brano molto esteso, che si inquadra nello scontro fra Cadmo e Tifeo all'inizio del poema. Un'attenta analisi delle parti costitutive di questo episodio ha mostrato che qui Nonno mescola, in una vasta cornice 'mimica', i tre tipi di agone presenti nella tradizione teocritea, cioè la competizione vera e propria, la gara amichevole e il semplice canto. La sezione dell'agone che più si è prestata a un'analisi in prospettiva retorica è quella occupata dalle rheseis dei due personaggi: la ricerca qui condotta ha portato alla conclusione che questo scambio di battute obbedisce alle norme del discorso deliberativo e riproduce lo schema della pragmatikè stasis descritta da Ermogene. I passi attribuibili al lamento bucolico sono stati suddivisi in due tipologie: quello causato dalla morte di un personaggio e quello associato alle sofferenze d'amore. Dallo studio di questi punti del poema è emerso con particolare evidenza il carattere estremamenrte sofisticato del rapporto di Nonno con la precedente poesia bucolica: si è constatato che l'imitatio nonniana oscilla fra tradizione e innovazione e inoltre contamina gli elementi pastorali con altri temi e motivi, derivati appunto dalla poesia funebre ed erotica. Sul piano retorico, i lamenti funebri nonniani hanno mostrato di essere influenzati dal progymnasma dell'epopea, della quale Nonno sfrutta la grande varietà di soluzioni, riproducendo anche in buona sostanza le 'virtù' che la normativa retorica indicava come caratteristiche di questo esercizio. Nelle ultime pagine della dissertazione il dott. Minuto sintetizza i risultati raggiunti. Dalle analisi condotte emerge con tutta evidenza che Nonno rielabora in maniera originale la tradizione poetica bucolica, della quale recupera e trasforma i topoi più importanti, adattandoli al nuovo contesto epico-dionisiaco. Allo stesso tempo le indagini qui svolte indicano che la riscrittura dei modelli bucolici da parte di Nonno è inevitabilmente condizionata dalla sua formazione scolastica e da una sostanziale adesione alle norme codificate nei manuali di retorica.

Motivi bucolici nelle Dionisiache di Nonno di Panopoli / Massimilla, Giulio. - (2014).

Motivi bucolici nelle Dionisiache di Nonno di Panopoli

MASSIMILLA, GIULIO
2014

Abstract

La dissertazione del dott. Cristiano Minuto è dedicata allo studio dei motivi bucolici nelle Dionisiache di Nonno di Panopoli. Alla base del lavoro sta la convinzione che l'analisi degli elementi bucolici nel poema nonniano debba essere condotta in una duplice prospettiva. Da una parte vanno esaminati i pervasivi influssi della precedente tradizione poetica, cui l'eruditissimo autore attinge a piene mani: nello specifico, com'è naturale, si dovrà guardare soprattutto ai carmi teocritei e ai successivi componimenti bucolici. Dall'altra parte vanno verificati i cospicui influssi della tradizione e della normativa retorica, che per Nonno sono un costante punto di riferimento. Il dott. Minuto ha individuato nelle Dionisiache una nutrita serie di passi, riconducibili a tre temi fortemente connotati in senso bucolico: il locus amoenus bucolico, l'agone bucolico e il lamento bucolico. Questi tre temi vengono analizzati in altrettanti capitoli, in ognuno dei quali i relativi brani delle Dionisiache sono appunto scandagliati prima nella prospettiva della tradizione poetica e poi nella prospettiva della precettistica retorica. In ciascuno dei tre capitoli vengono innanzitutto riportati i passi nonniani e successivamente si passa a una loro discussione separata, prima in chiave poetica e poi in chiave retorica. Le conclusioni poste alla fine delle singole sezioni sintetizzano i risultati raggiunti nelle precedenti analisi. I passi che esprimono il locus amoenus bucolico si sono spesso lasciati ricondurre a scene di ierogamia o teofania e hanno manifestato una struttura complessa, nella quale gli aspetti più propriamente letterari si coniugano ad altre componenti, quali l'erudizione botanica e l'accuratezza mitologico-rituale. I loci amoeni nonniani si sono inoltre rivelati sostanzialmente rispettosi delle norme che regolano il progymnasma dell'ekphrasis nei manuali di retorica, ivi incluse le 'virtù' lì attribuite a questo esercizio. L'agone bucolico è rappresentato da un unico brano molto esteso, che si inquadra nello scontro fra Cadmo e Tifeo all'inizio del poema. Un'attenta analisi delle parti costitutive di questo episodio ha mostrato che qui Nonno mescola, in una vasta cornice 'mimica', i tre tipi di agone presenti nella tradizione teocritea, cioè la competizione vera e propria, la gara amichevole e il semplice canto. La sezione dell'agone che più si è prestata a un'analisi in prospettiva retorica è quella occupata dalle rheseis dei due personaggi: la ricerca qui condotta ha portato alla conclusione che questo scambio di battute obbedisce alle norme del discorso deliberativo e riproduce lo schema della pragmatikè stasis descritta da Ermogene. I passi attribuibili al lamento bucolico sono stati suddivisi in due tipologie: quello causato dalla morte di un personaggio e quello associato alle sofferenze d'amore. Dallo studio di questi punti del poema è emerso con particolare evidenza il carattere estremamenrte sofisticato del rapporto di Nonno con la precedente poesia bucolica: si è constatato che l'imitatio nonniana oscilla fra tradizione e innovazione e inoltre contamina gli elementi pastorali con altri temi e motivi, derivati appunto dalla poesia funebre ed erotica. Sul piano retorico, i lamenti funebri nonniani hanno mostrato di essere influenzati dal progymnasma dell'epopea, della quale Nonno sfrutta la grande varietà di soluzioni, riproducendo anche in buona sostanza le 'virtù' che la normativa retorica indicava come caratteristiche di questo esercizio. Nelle ultime pagine della dissertazione il dott. Minuto sintetizza i risultati raggiunti. Dalle analisi condotte emerge con tutta evidenza che Nonno rielabora in maniera originale la tradizione poetica bucolica, della quale recupera e trasforma i topoi più importanti, adattandoli al nuovo contesto epico-dionisiaco. Allo stesso tempo le indagini qui svolte indicano che la riscrittura dei modelli bucolici da parte di Nonno è inevitabilmente condizionata dalla sua formazione scolastica e da una sostanziale adesione alle norme codificate nei manuali di retorica.
2014
Motivi bucolici nelle Dionisiache di Nonno di Panopoli / Massimilla, Giulio. - (2014).
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