Il Magma urbano si estende ininterrotto invade piane alluvionali, pendici vulcaniche, coste, campagne fertili e si salda in maniera indistinta ingoiando architetture della storia e sintesi di natura favorevoli all’insediamento umano per la loro qualità produttiva. Possibile che questo vulcano meriti una sorte così consumistica? Non è fallimentare non accogliere i visitatori di ogni parte del Mondo nella maniera più appropriata ed adeguata restituendo agli ambienti vesuviani la giusta identità? Coniugare la tradizione con l’innovazione ed elaborare lo spirito creativo presente che affonda le radici in un passato così straordinario al fine di dare forma al futuro prossimo venturo e lasciare nuovi doni alle nuove generazioni piuttosto che altre forme di devastazioni questa volte non generate dalla furia distruttrice del vulcano ma dalla dissoluzione dei significati della comunità vesuviana e dalla disgregazione dei tessuti produttivi locali. Da qui il risultato raggiunto con il concorso di idee “Vesuvio Design: Comunicazione e Rilancio” mostra la grande vitalità di designer e architetti che si sono cimentati nell’innovazione della scena e dello spazio di accesso al Gran Cono del Parco Nazionale del Vesuvio. Gli spazi dell’accoglienza dovevano rispettare alcune caratteristiche che potessero essere compatibili con le richieste degli enti preposti alla tutela e salvaguardia della naturalità e della bellezza del vulcano. Flessibilità e reversibilità degli interventi per raggiungere la maggiore adattabilità e rispetto degli ambienti naturali erano i principali requisiti progettuali e le idee proposte hanno sempre perseguito tali obiettivi. La compatibilità ambientale non ha però contraddetto la possibilità di perseguire un ulteriore obiettivo e cioè la qualità delle strutture per l’accoglienza dei visitatori e per la vendita di prodotti come souvenir o generi diversi per i turisti. Il design e l’opportunità che offre nella generazione di interventi calibrati e adeguati ai contesti divengono, in tale maniera, un giusto punto di riferimento sia per operatori del settore ma anche e soprattutto per le amministrazioni. Queste ultime, infatti, attraverso i concorsi di idee, possono avere una varietà di soluzioni progettuali che in altro modo non consentirebbe il libero confronto e soprattutto la diretta partecipazione dell’intera comunità nell’espressione di parei e giudizi nella fase decisionale degli interventi da effettuare e mettere in campo.

Vesuvio, il design per un'idea progettuale degli spazi di accoglienza e di accesso al Parco Naturale / Buondonno, Emma. - (2014). (Intervento presentato al convegno Vesuvio Design: Comunicazione e rilancio tenutosi a Villa Maiuri, Ercolano (NA) nel 10 dicembre 2014).

Vesuvio, il design per un'idea progettuale degli spazi di accoglienza e di accesso al Parco Naturale.

BUONDONNO, EMMA
2014

Abstract

Il Magma urbano si estende ininterrotto invade piane alluvionali, pendici vulcaniche, coste, campagne fertili e si salda in maniera indistinta ingoiando architetture della storia e sintesi di natura favorevoli all’insediamento umano per la loro qualità produttiva. Possibile che questo vulcano meriti una sorte così consumistica? Non è fallimentare non accogliere i visitatori di ogni parte del Mondo nella maniera più appropriata ed adeguata restituendo agli ambienti vesuviani la giusta identità? Coniugare la tradizione con l’innovazione ed elaborare lo spirito creativo presente che affonda le radici in un passato così straordinario al fine di dare forma al futuro prossimo venturo e lasciare nuovi doni alle nuove generazioni piuttosto che altre forme di devastazioni questa volte non generate dalla furia distruttrice del vulcano ma dalla dissoluzione dei significati della comunità vesuviana e dalla disgregazione dei tessuti produttivi locali. Da qui il risultato raggiunto con il concorso di idee “Vesuvio Design: Comunicazione e Rilancio” mostra la grande vitalità di designer e architetti che si sono cimentati nell’innovazione della scena e dello spazio di accesso al Gran Cono del Parco Nazionale del Vesuvio. Gli spazi dell’accoglienza dovevano rispettare alcune caratteristiche che potessero essere compatibili con le richieste degli enti preposti alla tutela e salvaguardia della naturalità e della bellezza del vulcano. Flessibilità e reversibilità degli interventi per raggiungere la maggiore adattabilità e rispetto degli ambienti naturali erano i principali requisiti progettuali e le idee proposte hanno sempre perseguito tali obiettivi. La compatibilità ambientale non ha però contraddetto la possibilità di perseguire un ulteriore obiettivo e cioè la qualità delle strutture per l’accoglienza dei visitatori e per la vendita di prodotti come souvenir o generi diversi per i turisti. Il design e l’opportunità che offre nella generazione di interventi calibrati e adeguati ai contesti divengono, in tale maniera, un giusto punto di riferimento sia per operatori del settore ma anche e soprattutto per le amministrazioni. Queste ultime, infatti, attraverso i concorsi di idee, possono avere una varietà di soluzioni progettuali che in altro modo non consentirebbe il libero confronto e soprattutto la diretta partecipazione dell’intera comunità nell’espressione di parei e giudizi nella fase decisionale degli interventi da effettuare e mettere in campo.
2014
Vesuvio, il design per un'idea progettuale degli spazi di accoglienza e di accesso al Parco Naturale / Buondonno, Emma. - (2014). (Intervento presentato al convegno Vesuvio Design: Comunicazione e rilancio tenutosi a Villa Maiuri, Ercolano (NA) nel 10 dicembre 2014).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/592745
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