Alla luce della complessa articolazione delle iniziative messe in campo con la cooperazione istituzionale tra il Laboratorio Regionale Città dei bambini e delle bambine di San Giorgio a Cremano in questi anni e le attività di ricerca condotte nei corsi di progettazione partecipata universitari, considerando anche la collaborazione già esistente per alcune iniziative col Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, appare opportuno, al fine di garantire continuità al progetto, procedere alla stipula di esempi di accordo pluriennale di ricerca e supporto tecnico, che abbia validità per il futuro e con l'apertura a istituzioni internazionali. Il partenariato di cooperazione fra istituzioni che già da tempo operano per i diritti dell'infanzia è finalizzato all’individuazione di strumenti di miglioramento della Piattaforma programmatica della “Città dei bambini” o della "Città amica", inteso come l’insieme delle attività finalizzate alla tutela, alla valorizzazione ed alla trasformazione dello stesso, per promuovere lo sviluppo economico, sociale e civile della popolazione assicurando un uso appropriato delle risorse naturali, ambientali, paesaggistiche, territoriali e culturali. Le finalità da perseguire possono così riassumersi: -progettare e sperimentare soluzioni atte a ridare al bambino il pieno diritto di cittadino inteso come diritto a vivere e ad utilizzare la città in maniera sicura ed appropriata alle sue esigenze e fabbisogni; -rendere la città rispettosa dei bisogni del bambino, promuovendo l'autonomia e la cittadinanza dei bambini per una nuova cultura della città e dell'infanzia, progettare con loro spazi per il gioco e il tempo libero da vivere in piena autonomia e sicurezza; -restituire ai bambini le opportunità di vivere gli spazi della città e di sperimentare la socializzazione spontanea, significa favorire la loro autonomia, superare la percezione dell'isolamento individuale e rafforzare il senso di appartenenza ai luoghi della città e alla collettività, offrire opportunità di spazi per la socializzazione sottraendoli alle forme degradate delle metropoli e delle sottometropoli o delle periferie violente; -partecipare ai momenti di scambio di esperienze e di confronto fra i diversi Comuni d’Italia interessati ed impegnati in simili attività; -costituire un centro di documentazione per raccogliere i materiali prodotti da enti italiani e stranieri sul rapporto città-bambini e bambine rendendo disponibile alla consultazione e alla ricerca, valutare i risultati delle ricerche in campo progettuale architettonico ed urbanistico svincolati dai condizionamenti delle logiche speculative delle concentrazioni senza sviluppo delle realtà urbane; -rendere le risorse proprie del Laboratorio di architettura partecipata disponibili all’educazione offrendosi agli insegnanti del territorio come sede di incontro, formazione e costruzione di vari percorsi educativi e di comprensione dei diritti dei cittadini e dei bambini; -assegnare al Laboratorio di architettura partecipata anche un luogo per lo svolgimento delle attività pratiche dei Corsi di Perfezionamento post lauream “Metodi e tecniche di partecipazione con i bambini per la progettazione” per praticare concretamente la cultura dell'architettura e dell'urbanistica democratiche; -studiare l’insieme delle condizioni che hanno dato luogo a soluzioni creative e, come tali, vincenti; -ideare nuove forme di comunicazione di esperienze di progettazione partecipata con i bambini per moltiplicare la possibilità di attuazione per poterle proporre ad altre realtà; -contribuire alla elaborazione di un nuovo sistema di indicatori che possano migliorare la governace urbana, a partire da indicatori di percezione sulla qualità della vita a misura di bambini ai e agli impatti degli investimenti in tale settore sullo sviluppo economico; -elaborare linee guida per una originale elaborazione della Agenda Locale 21 da sottoporre ad altre realtà. Il progetto di miglioramento della qualità della vita a partire dal bambino è il fondamento che da forma a tutte le politiche di settore, a cominciare da quelle ambientali; -integrare e sperimentare in maniera organica ed organizzata soluzioni attuate in contesti diversi e soluzioni elaborate all’interno del territorio per garantire pari diritti di crescita nel benessere a tutti i bambini e a tutte le bambine del Paese sottraendoli ad ogni forma di rischio, di violenza, di sfruttamento e di povertà che erodono la dignità umana.

Il muro dei diritti. Per una città a misura di bambini e di bambine / Buondonno, Emma. - (2014). (Intervento presentato al convegno I diritti dei bambini nel mondo. tenutosi a Teatro Mediterraneo, Mostra d'Oltremare, Napoli. nel 20 novembre 2014).

Il muro dei diritti. Per una città a misura di bambini e di bambine.

BUONDONNO, EMMA
2014

Abstract

Alla luce della complessa articolazione delle iniziative messe in campo con la cooperazione istituzionale tra il Laboratorio Regionale Città dei bambini e delle bambine di San Giorgio a Cremano in questi anni e le attività di ricerca condotte nei corsi di progettazione partecipata universitari, considerando anche la collaborazione già esistente per alcune iniziative col Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, appare opportuno, al fine di garantire continuità al progetto, procedere alla stipula di esempi di accordo pluriennale di ricerca e supporto tecnico, che abbia validità per il futuro e con l'apertura a istituzioni internazionali. Il partenariato di cooperazione fra istituzioni che già da tempo operano per i diritti dell'infanzia è finalizzato all’individuazione di strumenti di miglioramento della Piattaforma programmatica della “Città dei bambini” o della "Città amica", inteso come l’insieme delle attività finalizzate alla tutela, alla valorizzazione ed alla trasformazione dello stesso, per promuovere lo sviluppo economico, sociale e civile della popolazione assicurando un uso appropriato delle risorse naturali, ambientali, paesaggistiche, territoriali e culturali. Le finalità da perseguire possono così riassumersi: -progettare e sperimentare soluzioni atte a ridare al bambino il pieno diritto di cittadino inteso come diritto a vivere e ad utilizzare la città in maniera sicura ed appropriata alle sue esigenze e fabbisogni; -rendere la città rispettosa dei bisogni del bambino, promuovendo l'autonomia e la cittadinanza dei bambini per una nuova cultura della città e dell'infanzia, progettare con loro spazi per il gioco e il tempo libero da vivere in piena autonomia e sicurezza; -restituire ai bambini le opportunità di vivere gli spazi della città e di sperimentare la socializzazione spontanea, significa favorire la loro autonomia, superare la percezione dell'isolamento individuale e rafforzare il senso di appartenenza ai luoghi della città e alla collettività, offrire opportunità di spazi per la socializzazione sottraendoli alle forme degradate delle metropoli e delle sottometropoli o delle periferie violente; -partecipare ai momenti di scambio di esperienze e di confronto fra i diversi Comuni d’Italia interessati ed impegnati in simili attività; -costituire un centro di documentazione per raccogliere i materiali prodotti da enti italiani e stranieri sul rapporto città-bambini e bambine rendendo disponibile alla consultazione e alla ricerca, valutare i risultati delle ricerche in campo progettuale architettonico ed urbanistico svincolati dai condizionamenti delle logiche speculative delle concentrazioni senza sviluppo delle realtà urbane; -rendere le risorse proprie del Laboratorio di architettura partecipata disponibili all’educazione offrendosi agli insegnanti del territorio come sede di incontro, formazione e costruzione di vari percorsi educativi e di comprensione dei diritti dei cittadini e dei bambini; -assegnare al Laboratorio di architettura partecipata anche un luogo per lo svolgimento delle attività pratiche dei Corsi di Perfezionamento post lauream “Metodi e tecniche di partecipazione con i bambini per la progettazione” per praticare concretamente la cultura dell'architettura e dell'urbanistica democratiche; -studiare l’insieme delle condizioni che hanno dato luogo a soluzioni creative e, come tali, vincenti; -ideare nuove forme di comunicazione di esperienze di progettazione partecipata con i bambini per moltiplicare la possibilità di attuazione per poterle proporre ad altre realtà; -contribuire alla elaborazione di un nuovo sistema di indicatori che possano migliorare la governace urbana, a partire da indicatori di percezione sulla qualità della vita a misura di bambini ai e agli impatti degli investimenti in tale settore sullo sviluppo economico; -elaborare linee guida per una originale elaborazione della Agenda Locale 21 da sottoporre ad altre realtà. Il progetto di miglioramento della qualità della vita a partire dal bambino è il fondamento che da forma a tutte le politiche di settore, a cominciare da quelle ambientali; -integrare e sperimentare in maniera organica ed organizzata soluzioni attuate in contesti diversi e soluzioni elaborate all’interno del territorio per garantire pari diritti di crescita nel benessere a tutti i bambini e a tutte le bambine del Paese sottraendoli ad ogni forma di rischio, di violenza, di sfruttamento e di povertà che erodono la dignità umana.
2014
Il muro dei diritti. Per una città a misura di bambini e di bambine / Buondonno, Emma. - (2014). (Intervento presentato al convegno I diritti dei bambini nel mondo. tenutosi a Teatro Mediterraneo, Mostra d'Oltremare, Napoli. nel 20 novembre 2014).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/591300
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