Comunemente il tempio è il luogo consacrato al culto di una divinità ed è concepito come dimora della divinità fino ad esserne parte o a rappresentarla, ma con questo termine si indica anche un luogo sacro nel quale si venera qualcosa o qualcuno che è di per sé stesso nobile, degno d'onore e di culto; il tempio diviene, quindi, il simbolo di ciò o di colui che vi è venerato. Da questa idea del tempio come luogo, spazio sacro, al contempo come emblema, simulacro è emersa l'immagine di Frida che diviene idolo, al pari degli antichi dei, la cui immagine iconica è composta da una serie di elementi tutti significativi per provare a capire e interpretare la sua arte e la sua personalità. In questo lavoro Frida viene raccontata a partire da un'idea di luogo, gli “spazi sacri” dell'artista messicana, i suoi templi, primo fra tutti il suo corpo, divenuto icona durante la sua vita e dopo la sua morte; il corpo nella sua dimensione intima viene reso visibile a tutti dalla stessa Frida, attraverso i suoi quadri, le fotografie, gli scritti, attraverso il suo modo di raccontare se stessa e i suoi patimenti. Altro tempio di Frida è il suo letto – abitacolo, piccolo spazio nel quale trascorre un tempo enorme della sua breve vita, di cui riesce a fare un luogo nel quale dipingere, dal quale ricevere le persone, un piccolo spazio che rispecchia se stessa e la sua reale condizione di salute, che non è mai motivo sufficiente per fermarsi, neanche quando non riesce a stare in piedi. Ci sono poi le case, Casa Azul la casa in cui Frida Kahlo è nata ed in cui è morta, teatro della sua storia e rifugio nel quale sempre l'artista si è riparata, oggi Museo a lei dedicato e la Casa studio a San Angel, costruita perché fosse tempio del suo amore per Diego Rivera, divenuta palcoscenico dei loro contrasti più duri.

Lo spazio del corpo. I templi di Frida Kahlo / Santangelo, MARIA ROSARIA. - 21:(2014).

Lo spazio del corpo. I templi di Frida Kahlo

SANTANGELO, MARIA ROSARIA
2014

Abstract

Comunemente il tempio è il luogo consacrato al culto di una divinità ed è concepito come dimora della divinità fino ad esserne parte o a rappresentarla, ma con questo termine si indica anche un luogo sacro nel quale si venera qualcosa o qualcuno che è di per sé stesso nobile, degno d'onore e di culto; il tempio diviene, quindi, il simbolo di ciò o di colui che vi è venerato. Da questa idea del tempio come luogo, spazio sacro, al contempo come emblema, simulacro è emersa l'immagine di Frida che diviene idolo, al pari degli antichi dei, la cui immagine iconica è composta da una serie di elementi tutti significativi per provare a capire e interpretare la sua arte e la sua personalità. In questo lavoro Frida viene raccontata a partire da un'idea di luogo, gli “spazi sacri” dell'artista messicana, i suoi templi, primo fra tutti il suo corpo, divenuto icona durante la sua vita e dopo la sua morte; il corpo nella sua dimensione intima viene reso visibile a tutti dalla stessa Frida, attraverso i suoi quadri, le fotografie, gli scritti, attraverso il suo modo di raccontare se stessa e i suoi patimenti. Altro tempio di Frida è il suo letto – abitacolo, piccolo spazio nel quale trascorre un tempo enorme della sua breve vita, di cui riesce a fare un luogo nel quale dipingere, dal quale ricevere le persone, un piccolo spazio che rispecchia se stessa e la sua reale condizione di salute, che non è mai motivo sufficiente per fermarsi, neanche quando non riesce a stare in piedi. Ci sono poi le case, Casa Azul la casa in cui Frida Kahlo è nata ed in cui è morta, teatro della sua storia e rifugio nel quale sempre l'artista si è riparata, oggi Museo a lei dedicato e la Casa studio a San Angel, costruita perché fosse tempio del suo amore per Diego Rivera, divenuta palcoscenico dei loro contrasti più duri.
2014
9788862421355
Lo spazio del corpo. I templi di Frida Kahlo / Santangelo, MARIA ROSARIA. - 21:(2014).
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