Dai dati raccolti sullo stato dei servizi essenziali presenti nei tre territori il Ministero dell’Istruzione conferma, nei suoi report, la presenza di un servizio piuttosto diffuso, con la presenza di istituti scolastici in quasi tutti i comuni interessati. Inoltre segnala i seguenti aspetti: a) bassa presenza di alunni di cittadinanza straniera, che rivela la scarsa accoglienza di strutture produttive da parte di queste aree; b) la presenza di classi con pochi alunni, soprattutto nel Cilento; c) scarso ricorso al tempo pieno, spesso per i costi elevati del servizio mensa; d) una percentuale più elevata di alunni non residenti nel Comune dove la scuola ha sede, il che denota un impatto sull’esistenza di trasporti adeguati. Viene richiesto tuttavia di esplicitare il dato del numero di istituti di istruzione secondaria per Comune. Infatti, i dati riferiti all’area Irpinia Sannio sono poco attendibili per la presenza degli istituti localizzati nella città di Benevento. Si suggerisce, pertanto, un progetto di polarizzazione degli istituti di istruzione secondaria in una zona più accessibile e con un’offerta formativa più coerente con la strategia di sviluppo dell’area. Inoltre, andrebbe proposto alla Regione Campania di integrare l’analisi con informazioni qualitative sul servizio erogato con attività aggiuntive, post scolastiche, etc. e con una forte vocazione alla social innovation. Per quanto attiene ai dati rilevati attraverso il sito del Ministero della Salute si può affermare che dal punto di vista delle strutture, l’area Irpinia Sannio è la più dotata. Tuttavia, analizzando i dati sull’accessibilità dei mezzi di soccorso, per tutte le aree i tempi di attesa dei soccorsi sforano il limite dei 20 minuti previsti dalla normativa. In alcuni casi, nell’Irpinia Sannio il tempo di arrivo del mezzo di soccorso si allunga a 45 minuti, senza contare il tempo che impiega poi il mezzo a raggiungere la struttura più vicina. Non deve affatto meravigliare questo dato visto che tutte le strutture ospedaliere sono concentrate nell’area metropolitana di Napoli e nella città capoluogo. Altro aspetto grave riguarda i centri nascita, tutti tranne quello della città di Benevento, con un numero di parti inferiore a 500 l’anno e che rendono pertanto tale centro non raccomandabile. Viene comunque evidenziato dalle raccomandazioni che il Ministero può formulare avendo accesso ai dati per ASL, mentre la Regione dovrebbe integrare la griglia di indicatori predisposta dal documento di strategie regionale con informazioni di maggiore dettaglio a livello territoriale che sono in proprio possesso. Ad esempio sarebbe interessante verificare l’adesione ad iniziative simili a quella delle case della salute [La Casa della salute è da intendersi come la sede pubblica dove trovano allocazione, in uno stesso spazio fisico, i servizi territoriali che erogano prestazioni sanitarie, ivi compresi gli ambulatori di Medicina Generale e Specialistica ambulatoriale, e sociali per una determinata e programmata porzione di popolazione]. Si ricorda che il tema dei servizi sanitari, in Regione Campania, è anche oggetto di un piano di riordino complessivo. Esso sarà, infatti, al centro della strategia regionale per l’uso dei Fondi UE 2014-2020, come ribadito più volte. Si segnala, inoltre, un progetto dell’ASL di Cerreto Sannita che è stato annoverato tra le Best Practice in questo settore presentate al Forum Aree interne di Rieti. Per quanto riguarda le fonti del Ministero dei Trasporti, potendo intervenire solo su opere di interesse nazionale, si segnala che mentre le aree interne del Sannio e dell’Irpinia, attraverso la futura realizzazione dell’alta velocità Napoli-Bari saranno nuovamente inscritte in un processo di connessioni nazionali ed internazionali, per il Cilento sarà più complessa l’opera di miglioramento dell’accessibilità. In tale direzione deve essere supportata la scelta del potenziamento dello scalo aeroportuale di Pontecagnano.

La discussione sulle Aree Interne della Regione Campania e il ruolo di Ascea / Buondonno, Emma. - (2014). (Intervento presentato al convegno Costruiamo il futuro di Ascea. Città Media del Cilento. tenutosi a Fondazione Alario per Elea Velia, Asce Marina. nel 29 marzo 2014).

La discussione sulle Aree Interne della Regione Campania e il ruolo di Ascea.

BUONDONNO, EMMA
2014

Abstract

Dai dati raccolti sullo stato dei servizi essenziali presenti nei tre territori il Ministero dell’Istruzione conferma, nei suoi report, la presenza di un servizio piuttosto diffuso, con la presenza di istituti scolastici in quasi tutti i comuni interessati. Inoltre segnala i seguenti aspetti: a) bassa presenza di alunni di cittadinanza straniera, che rivela la scarsa accoglienza di strutture produttive da parte di queste aree; b) la presenza di classi con pochi alunni, soprattutto nel Cilento; c) scarso ricorso al tempo pieno, spesso per i costi elevati del servizio mensa; d) una percentuale più elevata di alunni non residenti nel Comune dove la scuola ha sede, il che denota un impatto sull’esistenza di trasporti adeguati. Viene richiesto tuttavia di esplicitare il dato del numero di istituti di istruzione secondaria per Comune. Infatti, i dati riferiti all’area Irpinia Sannio sono poco attendibili per la presenza degli istituti localizzati nella città di Benevento. Si suggerisce, pertanto, un progetto di polarizzazione degli istituti di istruzione secondaria in una zona più accessibile e con un’offerta formativa più coerente con la strategia di sviluppo dell’area. Inoltre, andrebbe proposto alla Regione Campania di integrare l’analisi con informazioni qualitative sul servizio erogato con attività aggiuntive, post scolastiche, etc. e con una forte vocazione alla social innovation. Per quanto attiene ai dati rilevati attraverso il sito del Ministero della Salute si può affermare che dal punto di vista delle strutture, l’area Irpinia Sannio è la più dotata. Tuttavia, analizzando i dati sull’accessibilità dei mezzi di soccorso, per tutte le aree i tempi di attesa dei soccorsi sforano il limite dei 20 minuti previsti dalla normativa. In alcuni casi, nell’Irpinia Sannio il tempo di arrivo del mezzo di soccorso si allunga a 45 minuti, senza contare il tempo che impiega poi il mezzo a raggiungere la struttura più vicina. Non deve affatto meravigliare questo dato visto che tutte le strutture ospedaliere sono concentrate nell’area metropolitana di Napoli e nella città capoluogo. Altro aspetto grave riguarda i centri nascita, tutti tranne quello della città di Benevento, con un numero di parti inferiore a 500 l’anno e che rendono pertanto tale centro non raccomandabile. Viene comunque evidenziato dalle raccomandazioni che il Ministero può formulare avendo accesso ai dati per ASL, mentre la Regione dovrebbe integrare la griglia di indicatori predisposta dal documento di strategie regionale con informazioni di maggiore dettaglio a livello territoriale che sono in proprio possesso. Ad esempio sarebbe interessante verificare l’adesione ad iniziative simili a quella delle case della salute [La Casa della salute è da intendersi come la sede pubblica dove trovano allocazione, in uno stesso spazio fisico, i servizi territoriali che erogano prestazioni sanitarie, ivi compresi gli ambulatori di Medicina Generale e Specialistica ambulatoriale, e sociali per una determinata e programmata porzione di popolazione]. Si ricorda che il tema dei servizi sanitari, in Regione Campania, è anche oggetto di un piano di riordino complessivo. Esso sarà, infatti, al centro della strategia regionale per l’uso dei Fondi UE 2014-2020, come ribadito più volte. Si segnala, inoltre, un progetto dell’ASL di Cerreto Sannita che è stato annoverato tra le Best Practice in questo settore presentate al Forum Aree interne di Rieti. Per quanto riguarda le fonti del Ministero dei Trasporti, potendo intervenire solo su opere di interesse nazionale, si segnala che mentre le aree interne del Sannio e dell’Irpinia, attraverso la futura realizzazione dell’alta velocità Napoli-Bari saranno nuovamente inscritte in un processo di connessioni nazionali ed internazionali, per il Cilento sarà più complessa l’opera di miglioramento dell’accessibilità. In tale direzione deve essere supportata la scelta del potenziamento dello scalo aeroportuale di Pontecagnano.
2014
La discussione sulle Aree Interne della Regione Campania e il ruolo di Ascea / Buondonno, Emma. - (2014). (Intervento presentato al convegno Costruiamo il futuro di Ascea. Città Media del Cilento. tenutosi a Fondazione Alario per Elea Velia, Asce Marina. nel 29 marzo 2014).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/587380
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