II progetto di filiera, trasferendo tecnologie ed innovazioni, si prefigge di raggiungere obiettivi con ricadute sui partecipanti, sulla popolazione del territorio e non solo. Ricerche a livello nazionale ed internazionale hanno dimostrato che i boschi assolvono a pieno alle loro funzioni se vengono gestiti con interventi selvicolturali, e oltre a permettere di avere una certa quantità di biomassa, permettono di aumentare la captazione della CO2 e rendere maggiormente stabili i versanti. La pianta esboscata intera permette il suo allestimento comodo al piazzale, e oltre a facilitare le operazioni di sezionatura da la possibilità di recuperare la chioma per use energetico, anziche lasciarla in bosco come esca di possibili incendi. Dal punto di vista chimico il legno dei rami per la sua costituzione non sottrae elementi al terreno. II sistema della pianta intera, permette di aumentare le produttività nell' intero ciclo produttivo, ridurre il danneggiamento e diminuire I'occasione di incidenti e malattie professionali. La pianta intera sul piazzale puo essere meglio valorizzata per destinare il tronco ad assortimenti piu remunerativi della legna da ardere o delle scaglie per energia. L'impresa C1 possono migliorare non solo il loro processo produttivo ma anche la qualità del lavoro ed aumentare la competitività di mercato. A fianco di tutto questo deve essere presa in considerazione anche il materiale che si ottiene dalle S.R.F. coltivazioni agricole e come tali di piu facile utilizzazione rispetto a quelle forestali. Per queste coltivazioni di grande supporto all'agricoltore nei terreni pedemontani, la regione Campania a'all'avanguardia nel nostro Paese. Ancora problematico per le S.R.F. resta l'anello "raccolta", anche se il trasferimento pre-competitivo puo essere affrontato in modo da chiudere in un unico progetto tutti gli anelli della filiera. In questo settore saranno B1 e D1 protagoniste per il sistema colturale impiegato per le differenti specie legnose. La raccolta sarà affidata ad un contoterzista che effettua il servizio di taglio e sminuzzatura e trasporto delle scaglie alla centralina aziendale incentivando l'imprenditoria territoriale.
Innovazioni tecniche nella filiera corta per la produzione, raccolta ed uso di legna da boschi cedui e piantagioni a breve rotazione a fini energetici / Picchio, R.; Baldini, S.; Saracino, Antonio; Cona, Francesco; Saulino, Luigi; Teobaldelli, Maurizio; Allevato, Emilia; Todaro, L.. - (2014), pp. 5-39.
Innovazioni tecniche nella filiera corta per la produzione, raccolta ed uso di legna da boschi cedui e piantagioni a breve rotazione a fini energetici
SARACINO, ANTONIO;CONA, FRANCESCO;SAULINO, LUIGI;TEOBALDELLI, MAURIZIO;Allevato, Emilia;
2014
Abstract
II progetto di filiera, trasferendo tecnologie ed innovazioni, si prefigge di raggiungere obiettivi con ricadute sui partecipanti, sulla popolazione del territorio e non solo. Ricerche a livello nazionale ed internazionale hanno dimostrato che i boschi assolvono a pieno alle loro funzioni se vengono gestiti con interventi selvicolturali, e oltre a permettere di avere una certa quantità di biomassa, permettono di aumentare la captazione della CO2 e rendere maggiormente stabili i versanti. La pianta esboscata intera permette il suo allestimento comodo al piazzale, e oltre a facilitare le operazioni di sezionatura da la possibilità di recuperare la chioma per use energetico, anziche lasciarla in bosco come esca di possibili incendi. Dal punto di vista chimico il legno dei rami per la sua costituzione non sottrae elementi al terreno. II sistema della pianta intera, permette di aumentare le produttività nell' intero ciclo produttivo, ridurre il danneggiamento e diminuire I'occasione di incidenti e malattie professionali. La pianta intera sul piazzale puo essere meglio valorizzata per destinare il tronco ad assortimenti piu remunerativi della legna da ardere o delle scaglie per energia. L'impresa C1 possono migliorare non solo il loro processo produttivo ma anche la qualità del lavoro ed aumentare la competitività di mercato. A fianco di tutto questo deve essere presa in considerazione anche il materiale che si ottiene dalle S.R.F. coltivazioni agricole e come tali di piu facile utilizzazione rispetto a quelle forestali. Per queste coltivazioni di grande supporto all'agricoltore nei terreni pedemontani, la regione Campania a'all'avanguardia nel nostro Paese. Ancora problematico per le S.R.F. resta l'anello "raccolta", anche se il trasferimento pre-competitivo puo essere affrontato in modo da chiudere in un unico progetto tutti gli anelli della filiera. In questo settore saranno B1 e D1 protagoniste per il sistema colturale impiegato per le differenti specie legnose. La raccolta sarà affidata ad un contoterzista che effettua il servizio di taglio e sminuzzatura e trasporto delle scaglie alla centralina aziendale incentivando l'imprenditoria territoriale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.