L’erogazione di una prestazione sanitaria puo’ determinare effetti dannosi per lo stato di salute .La probabilita’che si verifichi un danno viene appunto indicata come rischio. La tutela e la promozione della salute, ha come obiettivo principale la riduzione e, ove possibile, l’eliminazione dei rischi per la salute sia del singolo che di gruppi, più o meno grandi, di popolazione. I pilastri metodologici sono: identificazione e valutazione del rischio (risk assessment); gestione e controllo del rischio (risk management) ed informazione del rischio (risk information). La valutazione dei rischi consiste in un esame approfondito e sistematico di tutti gli aspetti delle attività per definire le cause probabili di incidenti o infortuni. La pianificazione degli interventi di prevenzione necessari è strettamente correlata alla stima del rischio. Ciò comprende dunque la scelta dei dispositivi di sicurezza e delle attrezzature, la definizione di procedure di emergenza, di manutenzione e di controllo, la scelta dei responsabili e dei consulenti, l’istituzione delle attività di formazione ed informazione per il personale. I lavoratori devono essere opportunamente formati ed informati sullo svolgimento delle procedure e sull’utilizzo dei dispositivi di sicurezza, nonché motivati nel rispetto delle norme antinfortunistiche per il proseguimento della sicurezza collettiva. La fedele e puntuale informazione dovrebbe portare alla corretta percezione dei rischi da parte sia degli operatori sanitari che del pubblico. Non vi è infatti correlazione tra intensità del rischio e sua percezione. Non solo, ma anche dall’esatta percezione del rischio non deriva automaticamente una corretta accettabilità e tollerabilità del rischio. Stante la materiale impossibilità di assicurare una situazione di cosiddetto “rischio zero”, cioè la completa assenza di rischio. Qualificante è proprio quello di identificare un cosiddetto “rischio tollerato o accettabile”, cioè di fissare un limite quantitativo che non produca danno alla salute.

La sterilizzazione e la rintracciabilita’ del processo in odontoiatria: rischio biologico o certificazione di qualità / Torre, Ida. - (2012).

La sterilizzazione e la rintracciabilita’ del processo in odontoiatria: rischio biologico o certificazione di qualità

TORRE, IDA
2012

Abstract

L’erogazione di una prestazione sanitaria puo’ determinare effetti dannosi per lo stato di salute .La probabilita’che si verifichi un danno viene appunto indicata come rischio. La tutela e la promozione della salute, ha come obiettivo principale la riduzione e, ove possibile, l’eliminazione dei rischi per la salute sia del singolo che di gruppi, più o meno grandi, di popolazione. I pilastri metodologici sono: identificazione e valutazione del rischio (risk assessment); gestione e controllo del rischio (risk management) ed informazione del rischio (risk information). La valutazione dei rischi consiste in un esame approfondito e sistematico di tutti gli aspetti delle attività per definire le cause probabili di incidenti o infortuni. La pianificazione degli interventi di prevenzione necessari è strettamente correlata alla stima del rischio. Ciò comprende dunque la scelta dei dispositivi di sicurezza e delle attrezzature, la definizione di procedure di emergenza, di manutenzione e di controllo, la scelta dei responsabili e dei consulenti, l’istituzione delle attività di formazione ed informazione per il personale. I lavoratori devono essere opportunamente formati ed informati sullo svolgimento delle procedure e sull’utilizzo dei dispositivi di sicurezza, nonché motivati nel rispetto delle norme antinfortunistiche per il proseguimento della sicurezza collettiva. La fedele e puntuale informazione dovrebbe portare alla corretta percezione dei rischi da parte sia degli operatori sanitari che del pubblico. Non vi è infatti correlazione tra intensità del rischio e sua percezione. Non solo, ma anche dall’esatta percezione del rischio non deriva automaticamente una corretta accettabilità e tollerabilità del rischio. Stante la materiale impossibilità di assicurare una situazione di cosiddetto “rischio zero”, cioè la completa assenza di rischio. Qualificante è proprio quello di identificare un cosiddetto “rischio tollerato o accettabile”, cioè di fissare un limite quantitativo che non produca danno alla salute.
2012
La sterilizzazione e la rintracciabilita’ del processo in odontoiatria: rischio biologico o certificazione di qualità / Torre, Ida. - (2012).
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