Il progetto trova il suo incipit e la ragione delle sue scelte principali nello studio dei caratteri fondativi e dei principi insediativi dell’impianto urbano e del tessuto edilizio della città di Marcianise. Dallo studio del tracciato l’analisi si è applicata all’individuazione dei caratteri spaziali e morfologici che da questo tracciato derivano. Le scelte di progetto sono state orientate all’assoluta continuità con i principi architettonico-urbani che il nucleo primigenio della città di Marcianise incarna, applicando gli stessi principi fondativi, ed in particolare: _ il nuovo quartiere è racchiuso tra i cardini ed i decumani di una centuria, ed il disegno dell’impianto urbano è strutturato su un reticolo ortogonale che prende le misure dal nucleo storico di Marcianise e dalle tracce sul suolo della divisione dei campi agricoli, che rappresentano l’unico segno forte ed evidente che la nostra area oggi ci consegna; _gli assi viari conservano in modo puntuale i caratteri ed i rapporti spaziali della città storica: la presenza dell’allineamento dei fronti edilizi e della cortina continua e la conservazione dei rapporti metrici tra larghezza della sezione stradale ed altezza dei fronti; _gli spazi aperti principali e gli edifici pubblici si dispongono lungo il decumano maggiore, individuato come un asse pedonale che struttura la composizione del tessuto edilizio. La disposizione delle piazze è, come nella città storica, sempre tangente all’asse viario; _il progetto ha posto grande attenzione all’individuazione ed alla definizione delle tipologie edilizie residenziali, individuando nella casa unifamiliare l’unità di riferimento. Sono state selezionate le seguenti tipologie ricorrenti, che hanno tutte in comune la presenza di spazi aperti e verdi individuali, il fronte edilizio continuo sulla strada, quando si dispongono lungo le cortine stradali, l’essere pluriplano con caratteri architettonici definiti in funzione del rapporto clima/forma e strategie energetiche/necessità formali/spaziali: _ case a schiera su lotto gotico; _case a schiera che compongono grandi corti _case a schiera che compongono piccole corti _tipologie speciali (alloggi per portatori di handicap, alloggi per anziani e per giovani coppie) Se questi costituiscono gli elementi che radicano il progetto nella tradizione, è importante evidenziare gli elementi che proiettano questo nuovo quartiere verso il futuro. La nostra nuova città si può rappresentare come un Giano bifronte, con una faccia rivolta alla città storica e l’altra rivolta al futuro dell’innovazione e della modernità con lo sguardo fisso sulle strategie ambientali ed energetiche, che di questa moderna sostenibilità sono certamente il fulcro. La metafora di Giano è efficace perché le due facce appartengono ad un’unica testa pensante, la continuità con i principi della città storica e l’applicazione di principi che conducono all’ambiente ed alle energie rinnovabili, sono i due poli di un unico processo progettuale, che, in questa sperimentazione, tenta di convergere in un metodo. L’altra faccia di Giano è quella che guarda al progetto del parco, polmone verde della nuova città, che occupa una vasta area all’ingresso del nuovo insediamento e che connette la strada alla grande percorrenza con il cuore del quartiere. L’accesso al quartiere è segnato da due torri, con funzione alberghiera l’una e di residenza studentesca l’altra, che, collegandosi tra loro a vari livelli, configurano la porta di accesso e segnano l’inizio dell’asse attrezzato pedonale: il decumano maggiore, su cui si dispongono gli spazi aperti principali e gli edifici pubblici. Il parco documenta e rende evidente, anche a scopo didattico-divulgativo, le strategie ambientali ed energetiche messe in atto dal progetto per rendere questo nuovo quartiere un modello fortemente innovativo di città sostenibile.

"Progetto di un quartiere residenziale sostenibile a Marcianise” / Picone, Adelina. - (2012). (Intervento presentato al convegno seminario curato da Federica Visconti e Renato Capozzi, dal titolo: Tradizione/Innovazione tenutosi a Napoli, Palazzo Gravina nel Marzo del 2012).

"Progetto di un quartiere residenziale sostenibile a Marcianise”

PICONE, Adelina
2012

Abstract

Il progetto trova il suo incipit e la ragione delle sue scelte principali nello studio dei caratteri fondativi e dei principi insediativi dell’impianto urbano e del tessuto edilizio della città di Marcianise. Dallo studio del tracciato l’analisi si è applicata all’individuazione dei caratteri spaziali e morfologici che da questo tracciato derivano. Le scelte di progetto sono state orientate all’assoluta continuità con i principi architettonico-urbani che il nucleo primigenio della città di Marcianise incarna, applicando gli stessi principi fondativi, ed in particolare: _ il nuovo quartiere è racchiuso tra i cardini ed i decumani di una centuria, ed il disegno dell’impianto urbano è strutturato su un reticolo ortogonale che prende le misure dal nucleo storico di Marcianise e dalle tracce sul suolo della divisione dei campi agricoli, che rappresentano l’unico segno forte ed evidente che la nostra area oggi ci consegna; _gli assi viari conservano in modo puntuale i caratteri ed i rapporti spaziali della città storica: la presenza dell’allineamento dei fronti edilizi e della cortina continua e la conservazione dei rapporti metrici tra larghezza della sezione stradale ed altezza dei fronti; _gli spazi aperti principali e gli edifici pubblici si dispongono lungo il decumano maggiore, individuato come un asse pedonale che struttura la composizione del tessuto edilizio. La disposizione delle piazze è, come nella città storica, sempre tangente all’asse viario; _il progetto ha posto grande attenzione all’individuazione ed alla definizione delle tipologie edilizie residenziali, individuando nella casa unifamiliare l’unità di riferimento. Sono state selezionate le seguenti tipologie ricorrenti, che hanno tutte in comune la presenza di spazi aperti e verdi individuali, il fronte edilizio continuo sulla strada, quando si dispongono lungo le cortine stradali, l’essere pluriplano con caratteri architettonici definiti in funzione del rapporto clima/forma e strategie energetiche/necessità formali/spaziali: _ case a schiera su lotto gotico; _case a schiera che compongono grandi corti _case a schiera che compongono piccole corti _tipologie speciali (alloggi per portatori di handicap, alloggi per anziani e per giovani coppie) Se questi costituiscono gli elementi che radicano il progetto nella tradizione, è importante evidenziare gli elementi che proiettano questo nuovo quartiere verso il futuro. La nostra nuova città si può rappresentare come un Giano bifronte, con una faccia rivolta alla città storica e l’altra rivolta al futuro dell’innovazione e della modernità con lo sguardo fisso sulle strategie ambientali ed energetiche, che di questa moderna sostenibilità sono certamente il fulcro. La metafora di Giano è efficace perché le due facce appartengono ad un’unica testa pensante, la continuità con i principi della città storica e l’applicazione di principi che conducono all’ambiente ed alle energie rinnovabili, sono i due poli di un unico processo progettuale, che, in questa sperimentazione, tenta di convergere in un metodo. L’altra faccia di Giano è quella che guarda al progetto del parco, polmone verde della nuova città, che occupa una vasta area all’ingresso del nuovo insediamento e che connette la strada alla grande percorrenza con il cuore del quartiere. L’accesso al quartiere è segnato da due torri, con funzione alberghiera l’una e di residenza studentesca l’altra, che, collegandosi tra loro a vari livelli, configurano la porta di accesso e segnano l’inizio dell’asse attrezzato pedonale: il decumano maggiore, su cui si dispongono gli spazi aperti principali e gli edifici pubblici. Il parco documenta e rende evidente, anche a scopo didattico-divulgativo, le strategie ambientali ed energetiche messe in atto dal progetto per rendere questo nuovo quartiere un modello fortemente innovativo di città sostenibile.
2012
"Progetto di un quartiere residenziale sostenibile a Marcianise” / Picone, Adelina. - (2012). (Intervento presentato al convegno seminario curato da Federica Visconti e Renato Capozzi, dal titolo: Tradizione/Innovazione tenutosi a Napoli, Palazzo Gravina nel Marzo del 2012).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/575748
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