L’impegno nel campo della formazione e della ricerca universitaria evidenzia con maggiore frequenza l’esigenza di attuare percorsi che abbiano possibilità di interscambio all’interno di conoscenze sia strutturate che sperimentali, collegandole alle tematiche del territorio, della città e dell’ambiente, nonché allo sviluppo dei sistemi produttivi e alle nuove esigenze della società. Fra le molteplici dimensioni della disciplina architettonica, la tematica ambientale è forse quella che meglio di altre registra approcci a rete, aperti e integrati e che ha recepito gli elementi di innovazione sviluppati nel campo della cultura tecnologica per il piano e per il progetto. Nel riconoscimento delle prerogative ambientali, l’agire localmente non può così essere interpretato come un abbandono esclusivo alle differenze accedendo invece a un’idea di totalità che corrisponde a pensare in modo integrato e per sistemi complessi. La progettazione ambientale ha sviluppato nei suoi contenuti disciplinari un sistema di conoscenze che alimenta la capacità di allacciarsi alle tematiche sullo sviluppo sostenibile e sulla salvaguardia dell’ambiente, sulla governance dei processi in chiave ecologica. Anche la tutela e la valorizzazione dei patrimoni culturali sono inseriti in una complessiva visione di carattere socioeconomico che integra approcci di matrice ecologica, tecnica e umanistica. Il campo di competenze legato alla progettazione ambientale riguarda esperienze formative e di ricerca in cui prevalgono gli aspetti riferiti al controllo degli impatti ambientali, all’efficienza energetica, alla gestione del processo progettuale. L’orientamento che definisce le particolarità della progettazione ambientale all’interno delle discipline tecnologiche dell’architettura è definito dalla individuazione e dallo studio dei processi di rigenerazione e di trasformazione, sia naturali che artificiali, che strutturano l’ambiente oggetto dell’intervento al fine di tutelare gli equilibri ecologici ed energetici e i processi biologici naturali che regolano l’intervento accanto al ruolo della vegetazione nella progettazione dell’ambiente costruito la cui complessità racchiude la depurazione dell’aria e dell’acqua, il raffrescamento estivo, la protezione dai venti, il consolidamento dei terreni (Gangemi, 1995). La disciplina può essere portatrice di una visione di ampliamento di operatività che mettano al centro lo spazio esistenziale della vita quotidiana e il progetto e il piano come strumenti capaci di fornire adeguate risposte in relazione alla salvaguardia ambientale, all’uso delle risorse, al benessere, alla sicurezza, alla identità/riconoscibilità spaziale.

Progettazione ambientale e caratteri della disciplina architettonica / Losasso, MARIO ROSARIO. - 5:(2013), pp. 237-241.

Progettazione ambientale e caratteri della disciplina architettonica

LOSASSO, MARIO ROSARIO
2013

Abstract

L’impegno nel campo della formazione e della ricerca universitaria evidenzia con maggiore frequenza l’esigenza di attuare percorsi che abbiano possibilità di interscambio all’interno di conoscenze sia strutturate che sperimentali, collegandole alle tematiche del territorio, della città e dell’ambiente, nonché allo sviluppo dei sistemi produttivi e alle nuove esigenze della società. Fra le molteplici dimensioni della disciplina architettonica, la tematica ambientale è forse quella che meglio di altre registra approcci a rete, aperti e integrati e che ha recepito gli elementi di innovazione sviluppati nel campo della cultura tecnologica per il piano e per il progetto. Nel riconoscimento delle prerogative ambientali, l’agire localmente non può così essere interpretato come un abbandono esclusivo alle differenze accedendo invece a un’idea di totalità che corrisponde a pensare in modo integrato e per sistemi complessi. La progettazione ambientale ha sviluppato nei suoi contenuti disciplinari un sistema di conoscenze che alimenta la capacità di allacciarsi alle tematiche sullo sviluppo sostenibile e sulla salvaguardia dell’ambiente, sulla governance dei processi in chiave ecologica. Anche la tutela e la valorizzazione dei patrimoni culturali sono inseriti in una complessiva visione di carattere socioeconomico che integra approcci di matrice ecologica, tecnica e umanistica. Il campo di competenze legato alla progettazione ambientale riguarda esperienze formative e di ricerca in cui prevalgono gli aspetti riferiti al controllo degli impatti ambientali, all’efficienza energetica, alla gestione del processo progettuale. L’orientamento che definisce le particolarità della progettazione ambientale all’interno delle discipline tecnologiche dell’architettura è definito dalla individuazione e dallo studio dei processi di rigenerazione e di trasformazione, sia naturali che artificiali, che strutturano l’ambiente oggetto dell’intervento al fine di tutelare gli equilibri ecologici ed energetici e i processi biologici naturali che regolano l’intervento accanto al ruolo della vegetazione nella progettazione dell’ambiente costruito la cui complessità racchiude la depurazione dell’aria e dell’acqua, il raffrescamento estivo, la protezione dai venti, il consolidamento dei terreni (Gangemi, 1995). La disciplina può essere portatrice di una visione di ampliamento di operatività che mettano al centro lo spazio esistenziale della vita quotidiana e il progetto e il piano come strumenti capaci di fornire adeguate risposte in relazione alla salvaguardia ambientale, all’uso delle risorse, al benessere, alla sicurezza, alla identità/riconoscibilità spaziale.
2013
9788863425796
Progettazione ambientale e caratteri della disciplina architettonica / Losasso, MARIO ROSARIO. - 5:(2013), pp. 237-241.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/574992
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact