Disagio abitativo e disagio sociale, impatti ambientali, cambiamento climatico, processi di pauperizzazione individuale e collettiva, riduzione delle risorse disponibili: saranno queste alcune criticità alle quali l’architettura dovrà fornire risposte convincenti alla società e all’economia. Secondo una recente stima del centro studi Prometeia, per l’Italia la crisi durerà a lungo, con una crescita ancora limitata fino al 2020. Sarà quindi necessario attrezzarsi per il medio periodo in cui il paese si attesterà su bassi livelli di ricchezza, di investimenti e di occupazione. Nel campo delle costruzioni la sfida verterà sulle possibilità di mantenere e migliorare servizi e prestazioni degli edifici e delle città con minori risorse a disposizione. In campo ambientale si tratterà di rallentare e contrastare processi destabilizzanti come il cambiamento climatico, l’inquinamento, il degrado. L’abbandono dei modelli della crescita classica propria dei grandi racconti e delle grandi narrazioni, indebitamente rassicuranti e dissipativi, impone di rintracciare nuovi elementi di riferimento a partire dai limiti imposti da un pianeta circoscritto e dalle risorse limitate. Gli esempi internazionali - dal “Better building and smart cities” dell’Amministrazione Obama al “Retrofit challenge” del governo britannico - rappresentano l’impegno politico su programmi abitativi complessi per sostenere la ripresa economica a partire dai valori di una nuova qualità dell’abitare. Una svolta di transizione impone di cambiare dentro la crisi attraverso un lavoro di ricucitura, di riqualificazione e di rigenerazione con approcci multiscalari e con convergenze multidisciplinari. Prevenire la proliferazione dello sprawl urbano e la crescita incontrollata dell’edilizia informale, favorendo l’inclusione sociale, richiede che città compatte e pianificate si contrappongano a quelle informali e non pianificate. Some problems to which the architecture must provide with convincing answers to society and economy are: housing problems and social disadvantage, environmental impacts, climate change, processes of individual and collective impoverishment and reduction of available resources. According to a recent estimate of the study center Prometeia, the crisis in Italy will last a long time, with growth still limited to 2020. In the medium term, the country will settle at low levels of wealth, investment and employment. In the construction industry, the challenge will focus on ways to maintain and improve services and buildings and cities performances with fewer resources. In the environmental field it will be counteract the destabilizing processes such as climate change, pollution and degradation. The abandonment of the classical models of the growth and of their great stories, wrongly reassuring and dissipative, will be replaced by a transformation process that starts from the limits imposed by a planet with limited resources. International examples - from the “Better building and smart cities” of the Obama Administration to the “Retrofit challenge” in dwelling restore promoted by the British government - representing the political commitment of complex programs to finance the economic recovery. A turning point for transition requires to change within the crisis through a work of mending, redevelopment and regeneration approaches with multi-scale and multi-disciplinary convergences. The proliferation of urban sprawl and uncontrolled growth of informal building, requires the promoting of social inclusion and compact and planned cities in opposite to those unplanned.

Dalla crisi all’innovazione dell’abitare/From crisis to dwelling innovation / Losasso, MARIO ROSARIO. - 3:(2013), pp. 7-12.

Dalla crisi all’innovazione dell’abitare/From crisis to dwelling innovation

LOSASSO, MARIO ROSARIO
2013

Abstract

Disagio abitativo e disagio sociale, impatti ambientali, cambiamento climatico, processi di pauperizzazione individuale e collettiva, riduzione delle risorse disponibili: saranno queste alcune criticità alle quali l’architettura dovrà fornire risposte convincenti alla società e all’economia. Secondo una recente stima del centro studi Prometeia, per l’Italia la crisi durerà a lungo, con una crescita ancora limitata fino al 2020. Sarà quindi necessario attrezzarsi per il medio periodo in cui il paese si attesterà su bassi livelli di ricchezza, di investimenti e di occupazione. Nel campo delle costruzioni la sfida verterà sulle possibilità di mantenere e migliorare servizi e prestazioni degli edifici e delle città con minori risorse a disposizione. In campo ambientale si tratterà di rallentare e contrastare processi destabilizzanti come il cambiamento climatico, l’inquinamento, il degrado. L’abbandono dei modelli della crescita classica propria dei grandi racconti e delle grandi narrazioni, indebitamente rassicuranti e dissipativi, impone di rintracciare nuovi elementi di riferimento a partire dai limiti imposti da un pianeta circoscritto e dalle risorse limitate. Gli esempi internazionali - dal “Better building and smart cities” dell’Amministrazione Obama al “Retrofit challenge” del governo britannico - rappresentano l’impegno politico su programmi abitativi complessi per sostenere la ripresa economica a partire dai valori di una nuova qualità dell’abitare. Una svolta di transizione impone di cambiare dentro la crisi attraverso un lavoro di ricucitura, di riqualificazione e di rigenerazione con approcci multiscalari e con convergenze multidisciplinari. Prevenire la proliferazione dello sprawl urbano e la crescita incontrollata dell’edilizia informale, favorendo l’inclusione sociale, richiede che città compatte e pianificate si contrappongano a quelle informali e non pianificate. Some problems to which the architecture must provide with convincing answers to society and economy are: housing problems and social disadvantage, environmental impacts, climate change, processes of individual and collective impoverishment and reduction of available resources. According to a recent estimate of the study center Prometeia, the crisis in Italy will last a long time, with growth still limited to 2020. In the medium term, the country will settle at low levels of wealth, investment and employment. In the construction industry, the challenge will focus on ways to maintain and improve services and buildings and cities performances with fewer resources. In the environmental field it will be counteract the destabilizing processes such as climate change, pollution and degradation. The abandonment of the classical models of the growth and of their great stories, wrongly reassuring and dissipative, will be replaced by a transformation process that starts from the limits imposed by a planet with limited resources. International examples - from the “Better building and smart cities” of the Obama Administration to the “Retrofit challenge” in dwelling restore promoted by the British government - representing the political commitment of complex programs to finance the economic recovery. A turning point for transition requires to change within the crisis through a work of mending, redevelopment and regeneration approaches with multi-scale and multi-disciplinary convergences. The proliferation of urban sprawl and uncontrolled growth of informal building, requires the promoting of social inclusion and compact and planned cities in opposite to those unplanned.
2013
9788884972576
Dalla crisi all’innovazione dell’abitare/From crisis to dwelling innovation / Losasso, MARIO ROSARIO. - 3:(2013), pp. 7-12.
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