Dopo la scoperta dei "neuroni specchio", tra gli studiosi di neuroscienze, si è andato affermando un nuovo approccio ai problemi del cervello e della mente. L’approccio ha rivoluzionato lo studio del cervello dell’uomo, della mente e dei processi mentali superiori e ha dato, nello stesso tempo, una chiave interpretativa, che si è rivelata quanto mai utile ed efficace nella chiarificazione e nella comprensione di problemi e di questioni posti dallo sviluppo attuale delle neuroscienze e dalla stessa filosofia, quest’ultima più attenta oggi a confrontarsi con i tanti saperi emergenti della mente, dalla neurobiologia alla paleoantropologia, dalla psicoanalisi alla psichiatria. Fenomeni come l’origine del linguaggio, la maturazione dell’identità personale e i processi dell’intersoggettività sono i campi, nei quali questa scoperta ha avuto la maggiore risonanza. Molti di questi problemi e questioni rimangono ancora aperti e continuano a essere oggetto di dibattito, mentre essi stessi rivestono non poca rilevanza per la vita concreta degli individui, per le loro scelte e per i loro comportamenti sociali. Nessuno, per questo, può disconoscerne oggi l’importanza e il valore. Non di minore importanza sono le questioni e i problemi più generali che ne derivano sul piano di una concezione generale dell’umano. Perché qui, dopo tutto, sono in gioco l’idea stessa di uomo e il suo destino nel mondo. La stessa sopravvivenza dell’uomo è resa possibile dalla conoscenza delle intenzioni degli altri, che rappresenta l’esito più significativo della scoperta dei neuroni specchio
I "neuroni specchio": quali conseguenze per la fede cristiana? / Pititto, Rocco. - (2014). (Intervento presentato al convegno La coscienza del futuro tenutosi a Istituto Scienze Umane- Napoli nel 13-14 febbraio 2014).
I "neuroni specchio": quali conseguenze per la fede cristiana?
PITITTO, ROCCO
2014
Abstract
Dopo la scoperta dei "neuroni specchio", tra gli studiosi di neuroscienze, si è andato affermando un nuovo approccio ai problemi del cervello e della mente. L’approccio ha rivoluzionato lo studio del cervello dell’uomo, della mente e dei processi mentali superiori e ha dato, nello stesso tempo, una chiave interpretativa, che si è rivelata quanto mai utile ed efficace nella chiarificazione e nella comprensione di problemi e di questioni posti dallo sviluppo attuale delle neuroscienze e dalla stessa filosofia, quest’ultima più attenta oggi a confrontarsi con i tanti saperi emergenti della mente, dalla neurobiologia alla paleoantropologia, dalla psicoanalisi alla psichiatria. Fenomeni come l’origine del linguaggio, la maturazione dell’identità personale e i processi dell’intersoggettività sono i campi, nei quali questa scoperta ha avuto la maggiore risonanza. Molti di questi problemi e questioni rimangono ancora aperti e continuano a essere oggetto di dibattito, mentre essi stessi rivestono non poca rilevanza per la vita concreta degli individui, per le loro scelte e per i loro comportamenti sociali. Nessuno, per questo, può disconoscerne oggi l’importanza e il valore. Non di minore importanza sono le questioni e i problemi più generali che ne derivano sul piano di una concezione generale dell’umano. Perché qui, dopo tutto, sono in gioco l’idea stessa di uomo e il suo destino nel mondo. La stessa sopravvivenza dell’uomo è resa possibile dalla conoscenza delle intenzioni degli altri, che rappresenta l’esito più significativo della scoperta dei neuroni specchioI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.