Il tema del paesaggio si inserisce nel quadro di una rinnovata attualità della responsabilità pubblica nel governo della città e del territorio quale fattore decisivo per custodire, gestire e sviluppare i beni comuni. Il Paesaggio è forse il bene comune più prezioso che l'Italia possiede, da valorizzare e gestire attraverso idonee competenze e con grande attenzione perché investito da condizioni di vulnerabilità che lo mettono costantemente a rischio. In Campania convivono i paesaggi più attraenti del mondo insieme a quelli più degradati. Le trasformazioni in ambito agricolo e nelle relazioni tra componenti urbane e rurali del paesaggio sono strettamente connesse tra loro: l'espansione delle aree edificate altera le condizioni di uso del suolo (Primdahl, Swaffield, 2010) ed il profilo socio-economico della popolazione. L'Agenzia Europea dell'Ambiente (AEA) e l'Ufficio Federale per l'Ambiente (FOAN, 2011) evidenziano come la progressiva crescita dei centri urbani e la conseguente riduzione della superficie agricola siano cause di una graduale frammentazione del paesaggio, che provoca la riduzione degli habitat e della biodiversità. Le funzioni e la struttura delle aree coltivate sono, inoltre, modificate da urbanizzazioni disorganiche e diffuse e dalle trasformazioni dei processi agricoli (Antrop, 2000). La dispersione insediativa sul territorio, sviluppatasi negli ultimi decenni, ha prodotto fenomeni di bassa densità di uso del suolo nelle aree agricole periurbane a cui, spesso, si è accompagnato il mancato recupero degli stessi centri urbani. Le politiche italiane del territorio hanno influenzato fortemente gli aspetti funzionali del paesaggio, tenendo spesso separati la programmazione economica e la pianificazione delle trasformazioni fisiche. (Fabbri, 2003) L'attuale scenario politico e socio-economico richiede maggiore impegno nella tutela e valorizzazione delle risorse esistenti, assegnando alla manutenzione del patrimonio esistente un ruolo strategico. Le trasformazioni del paesaggio richiedono strategie di sviluppo fondate sulla riconfigurazione di equilibri dinamici tra le molteplici componenti che lo costituiscono e scelte di pianificazione a vasta scala, che restituiscano coerenza alle scelte locali ed a quelle operate in ambito agricolo. Occorre una nuova politica di gestione del territorio che preveda il non consumo di suolo, a partire dalle zone a rischio più elevato, e un'azione costante di manutenzione come forma di presidio territoriale svolto dalle Comunità locali, alle quali viene riconosciuto il ruolo di protagoniste, così come auspicato dalla Convenzione Europea del Paesaggio. Le strategie per assumere la manutenzione quale azione privilegiata da destinare al paesaggio deve partire dal rinsaldare il tema della mitigazione del rischio idrogeologico con il complesso dei rischi ambientali che interessano i paesaggi, frutto dell'avvenuta modificazione del territorio rurale, in precedenza sede esclusiva di pratiche agricole ed oggi sottoposto a pressioni derivanti dalle nuove funzioni localizzate.

La cura del paesaggio: criteri per la manutenzione nelle aree della pianura campana / Pinto, MARIA RITA. - (2013), pp. 72-80.

La cura del paesaggio: criteri per la manutenzione nelle aree della pianura campana

PINTO, MARIA RITA
2013

Abstract

Il tema del paesaggio si inserisce nel quadro di una rinnovata attualità della responsabilità pubblica nel governo della città e del territorio quale fattore decisivo per custodire, gestire e sviluppare i beni comuni. Il Paesaggio è forse il bene comune più prezioso che l'Italia possiede, da valorizzare e gestire attraverso idonee competenze e con grande attenzione perché investito da condizioni di vulnerabilità che lo mettono costantemente a rischio. In Campania convivono i paesaggi più attraenti del mondo insieme a quelli più degradati. Le trasformazioni in ambito agricolo e nelle relazioni tra componenti urbane e rurali del paesaggio sono strettamente connesse tra loro: l'espansione delle aree edificate altera le condizioni di uso del suolo (Primdahl, Swaffield, 2010) ed il profilo socio-economico della popolazione. L'Agenzia Europea dell'Ambiente (AEA) e l'Ufficio Federale per l'Ambiente (FOAN, 2011) evidenziano come la progressiva crescita dei centri urbani e la conseguente riduzione della superficie agricola siano cause di una graduale frammentazione del paesaggio, che provoca la riduzione degli habitat e della biodiversità. Le funzioni e la struttura delle aree coltivate sono, inoltre, modificate da urbanizzazioni disorganiche e diffuse e dalle trasformazioni dei processi agricoli (Antrop, 2000). La dispersione insediativa sul territorio, sviluppatasi negli ultimi decenni, ha prodotto fenomeni di bassa densità di uso del suolo nelle aree agricole periurbane a cui, spesso, si è accompagnato il mancato recupero degli stessi centri urbani. Le politiche italiane del territorio hanno influenzato fortemente gli aspetti funzionali del paesaggio, tenendo spesso separati la programmazione economica e la pianificazione delle trasformazioni fisiche. (Fabbri, 2003) L'attuale scenario politico e socio-economico richiede maggiore impegno nella tutela e valorizzazione delle risorse esistenti, assegnando alla manutenzione del patrimonio esistente un ruolo strategico. Le trasformazioni del paesaggio richiedono strategie di sviluppo fondate sulla riconfigurazione di equilibri dinamici tra le molteplici componenti che lo costituiscono e scelte di pianificazione a vasta scala, che restituiscano coerenza alle scelte locali ed a quelle operate in ambito agricolo. Occorre una nuova politica di gestione del territorio che preveda il non consumo di suolo, a partire dalle zone a rischio più elevato, e un'azione costante di manutenzione come forma di presidio territoriale svolto dalle Comunità locali, alle quali viene riconosciuto il ruolo di protagoniste, così come auspicato dalla Convenzione Europea del Paesaggio. Le strategie per assumere la manutenzione quale azione privilegiata da destinare al paesaggio deve partire dal rinsaldare il tema della mitigazione del rischio idrogeologico con il complesso dei rischi ambientali che interessano i paesaggi, frutto dell'avvenuta modificazione del territorio rurale, in precedenza sede esclusiva di pratiche agricole ed oggi sottoposto a pressioni derivanti dalle nuove funzioni localizzate.
2013
9788890948800
La cura del paesaggio: criteri per la manutenzione nelle aree della pianura campana / Pinto, MARIA RITA. - (2013), pp. 72-80.
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