Il latte di asina, che negli ultimi anni sta acquisendo sempre maggiore importanza nel campo dell’alimentazione pediatrica e geriatrica costituisce per l’uomo un potenziale veicolo di residui di xenobiotici. Sono scarsi a tutto oggi gli studi condotti nell’asino allo scopo di valutare l’efficacia terapeutica, la posologia, la cinetica depletiva e la sicurezza d’impiego di farmaci antiparassitari così come non vi sono in letteratura studi di monitoraggio per la valutazione dell’esposizione della specie ai contaminanti clororganici. Il progetto ha lo scopo di analizzare nell’asino infettato naturalmente da ecto ed endo-parassiti l’efficacia parassitologica di molecole registrate in Italia, la cinetica residuale nel latte e la sicurezza del trattamento sull’animale. Inoltre, si prefigge di analizzare la presenza di bifenilipoliclorurati e pesticidi organoclorurati nel latte di asine provenienti da allevamenti dislocati in regione Campania. I risultati dello studio potranno fornire per la prima volta utili elementi alla conoscenza del grado di contaminazione da tali composti di un alimento di recente grande valorizzazione che espone a maggiore rischio tossicologico categorie di consumatori particolarmente sensibili. L’insieme di dati ottenuti forniranno alle autorità sanitarie preposte informazioni utilizzabili nella gestione del rischio chimico da xenobiotici presenti nel latte di asina a tutela della sicurezza del consumatore di prodotti alimentari di origine animale.

Progetto F.A.R.O. - Residui di xenobiotici nel latte di asina: valutazione del rischio per il consumatore / Ferrante, MARIA CARMELA. - (2012). (Intervento presentato al convegno Residui di xenobiotici nel latte di asina: valutazione del rischio per il consumatore nel dicembre 2012).

Progetto F.A.R.O. - Residui di xenobiotici nel latte di asina: valutazione del rischio per il consumatore

FERRANTE, MARIA CARMELA
2012

Abstract

Il latte di asina, che negli ultimi anni sta acquisendo sempre maggiore importanza nel campo dell’alimentazione pediatrica e geriatrica costituisce per l’uomo un potenziale veicolo di residui di xenobiotici. Sono scarsi a tutto oggi gli studi condotti nell’asino allo scopo di valutare l’efficacia terapeutica, la posologia, la cinetica depletiva e la sicurezza d’impiego di farmaci antiparassitari così come non vi sono in letteratura studi di monitoraggio per la valutazione dell’esposizione della specie ai contaminanti clororganici. Il progetto ha lo scopo di analizzare nell’asino infettato naturalmente da ecto ed endo-parassiti l’efficacia parassitologica di molecole registrate in Italia, la cinetica residuale nel latte e la sicurezza del trattamento sull’animale. Inoltre, si prefigge di analizzare la presenza di bifenilipoliclorurati e pesticidi organoclorurati nel latte di asine provenienti da allevamenti dislocati in regione Campania. I risultati dello studio potranno fornire per la prima volta utili elementi alla conoscenza del grado di contaminazione da tali composti di un alimento di recente grande valorizzazione che espone a maggiore rischio tossicologico categorie di consumatori particolarmente sensibili. L’insieme di dati ottenuti forniranno alle autorità sanitarie preposte informazioni utilizzabili nella gestione del rischio chimico da xenobiotici presenti nel latte di asina a tutela della sicurezza del consumatore di prodotti alimentari di origine animale.
2012
Progetto F.A.R.O. - Residui di xenobiotici nel latte di asina: valutazione del rischio per il consumatore / Ferrante, MARIA CARMELA. - (2012). (Intervento presentato al convegno Residui di xenobiotici nel latte di asina: valutazione del rischio per il consumatore nel dicembre 2012).
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