Veteroneorealismo e neoveterotendenza

Il saggio si riferisce al ritorno dell'oggettivismo neorealistico perorato dal filosofo Maurizio Ferraris che ha trovato esito nel rilancio, in architettura, della cosiddetta "tendenza" italiana. In esso viene quindi preso in esame il precedente storico riguardante la neovanguardia italiana degli anni sessanta che, agendo in diversi campi della cultura, prese il nome di "Gruppo 63", al fine di metterne in luce, già all'origine, le ambiguità e i fraintendimenti circa il rapporto tra cultura e politica, definizioni e reale. Il giudizio quindi, espresso nel saggio, sulo neorealismo filosofico ed architettonico, è del tutto negativo, nella misura in cui, come viene esposto, esso non tiene conto dei dispositivi attuali di definire le cose, sia in campo filosofico, letterario che architettonico, sì da mutarsi di fatto in un irrealismo.