Chiunque si occupi di architettura, si sarà certamente cimentato in una personale interpretazione di quale sia, partendo dalla propria esperienza di architetto, studente o semplice fruitore, il connotato che più di altri qualifica questa disciplina. Si tratta di un piccolo gioco intellettuale che, senza scomodare la triade vitruviana o i tanti successivi tentativi di dare una risposta sistematica e rigorosa alla questione, si interroga molto più semplicemente su quale sia l’attività attraverso la quale si estrinseca, più di ogni altra, il fare in architettura. Tra le varie fazioni quella che si afferma come la più convincente, coinvolgendo le varie scale del progetto, dalla dimensione minima del design a quella sociale della città, dà come risposta il concetto di costruzione.
Cantieri della produzione / Morone, Alfonso. - 01_2013:(2013), pp. 168-169.
Cantieri della produzione
MORONE, ALFONSO
2013
Abstract
Chiunque si occupi di architettura, si sarà certamente cimentato in una personale interpretazione di quale sia, partendo dalla propria esperienza di architetto, studente o semplice fruitore, il connotato che più di altri qualifica questa disciplina. Si tratta di un piccolo gioco intellettuale che, senza scomodare la triade vitruviana o i tanti successivi tentativi di dare una risposta sistematica e rigorosa alla questione, si interroga molto più semplicemente su quale sia l’attività attraverso la quale si estrinseca, più di ogni altra, il fare in architettura. Tra le varie fazioni quella che si afferma come la più convincente, coinvolgendo le varie scale del progetto, dalla dimensione minima del design a quella sociale della città, dà come risposta il concetto di costruzione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.