A partire dal 2003, anno in cui Richard Florida (1) ha pubblicato L’ascesa della nuova classe creativa, gli studi di natura economica hanno iniziato a porre una particolare attenzione sul tasso di creatività che i vari sistemi territoriali riescono ad esprimere. Si tratta di un approccio che assimila la creatività non con un atto istintivo ed immotivato, quanto con una forma di sapere codificato e diffuso coincidente con la cosiddetta economia della conoscenza. Partendo da questi presupposti terorici il testo analizza la situazione relativa al sistema produttivo campano nelle sue contraddizioni.il nucleo principale dell'industria campana, e più in generale di quella meridionale, è costituito da realtà produttive di piccole dimensioni, sviluppatesi su una base familiare, prevalentemente come evoluzione di una precedente tradizione artigianale. La struttura aziendale risulta fortemente condizionata da questa origine che spesso si traduce in una scarsa attitudine alla pianificazione strategica ed all'innovazione, ma che comunque fornisce una straordinaria capacità di adattarsi alle grandi trasformazioni economiche. Si tratta di una cultura imprenditoriale che affonda le sue radici storiche nel modello dell'economia del vicolo, nei circuiti del subappalto e dell’informale, di un'organizzazione basata sulla contiguità territoriale e sui vincoli di solidarietà sociale e familiare.

Napoli tra produzione e creatività / Morone, Alfonso. - 01_2013:(2013), pp. 33-35.

Napoli tra produzione e creatività

MORONE, ALFONSO
2013

Abstract

A partire dal 2003, anno in cui Richard Florida (1) ha pubblicato L’ascesa della nuova classe creativa, gli studi di natura economica hanno iniziato a porre una particolare attenzione sul tasso di creatività che i vari sistemi territoriali riescono ad esprimere. Si tratta di un approccio che assimila la creatività non con un atto istintivo ed immotivato, quanto con una forma di sapere codificato e diffuso coincidente con la cosiddetta economia della conoscenza. Partendo da questi presupposti terorici il testo analizza la situazione relativa al sistema produttivo campano nelle sue contraddizioni.il nucleo principale dell'industria campana, e più in generale di quella meridionale, è costituito da realtà produttive di piccole dimensioni, sviluppatesi su una base familiare, prevalentemente come evoluzione di una precedente tradizione artigianale. La struttura aziendale risulta fortemente condizionata da questa origine che spesso si traduce in una scarsa attitudine alla pianificazione strategica ed all'innovazione, ma che comunque fornisce una straordinaria capacità di adattarsi alle grandi trasformazioni economiche. Si tratta di una cultura imprenditoriale che affonda le sue radici storiche nel modello dell'economia del vicolo, nei circuiti del subappalto e dell’informale, di un'organizzazione basata sulla contiguità territoriale e sui vincoli di solidarietà sociale e familiare.
2013
9788874316953
Napoli tra produzione e creatività / Morone, Alfonso. - 01_2013:(2013), pp. 33-35.
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