Introduzione alla sperimentazione per l'accessibilità del sito archeologico di Pompei

Il contributo raccoglie gli esiti sperimentali del progetto di ricerca Pompei accessibile. Linee guida per una fruizione ampliata del sito archeologico finanziato dall’Ateneo “Federico II” di Napoli e svolto tra il luglio 2011 e il gennaio 2013 da un gruppo di docenti e giovani studiosi afferenti dall’ex Polo delle Scienze e Tecnologie. Il lavoro di ricerca ha preso avvio da un’ampia fase istruttoria di ricognizione dello stato dell’arte esistente in Italia e all’estero sul tema del superamento delle barriere architettoniche e più in generale della valorizzazione dei luoghi di interesse culturale e dei più aggiornati orientamenti normativi in materia, con la costituzione di un data-base implementabile e interattivo. Il gruppo di studio ha quindi affrontato mediante numerosi sopralluoghi un’analisi diretta sul campo, affrontando lo studio del miglioramento dei livelli di accessibilità dell’area archeologica pompeiana considerata nel suo sistema città, piuttosto che come sommatoria di regiones, insulae o singole evidenze archeologiche: particolare attenzione è stata prestata a contestualizzare l’area archeologica all’interno dell’intera città contemporanea, considerando al contempo le interrelazioni tra gli accessi e le porte della città antica, con i servizi necessari al contesto, con le vie di comunicazione e di arrivo, e le plurime tangenze con il turismo religioso legato alla presenza del santuario mariano, che pure caratterizza oggi la città di Pompei. Analizzata dapprima nella sua interezza e complessità la struttura urbana dell’antica città di Pompei, è apparso evidente che la ricerca non avrebbe potuto tendere ad un’accessibilità totale del sito, quanto piuttosto a individuare alcuni percorsi ed aree da rendere accessibili a persone con disabilità motoria o sensoriale. La selezione delle aree campione nelle quali calare nello specifico l’azione di ricerca ha tenuto conto di molteplici fattori.