Il Congresso del Coordinamento Nazionale dei Professori Associati delle Università pubbliche italiane è stato organizzato a Napoli per due ragioni, la prima è il grave rischio di retrocessione del sistema scuola ed università in una regione che è al tempo stesso la più giovane d’Italia e quindi quella che più di ogni altra dovrebbe trainare il Paese per farlo uscire dalla crisi in atto e contemporaneamente è la regione con i più alti indici di abbandono scolastico e di immatricolazioni nonché di disoccupazione giovanile; la seconda ragione è l’urgenza del messaggio alle forze politiche in campo per la prossima tornata elettorale che la produzione del sapere e della conoscenza è l’unica strada da percorrere per essere alla stessa altezza dei paesi europei. I dati recenti sulla riduzione gravissima del numero di studenti e di corsi di laurea delle università pubbliche rappresentano il risultato di decenni di attacchi all’istruzione e alla formazione del sistema pubblico che, al contrario, dal secondo dopoguerra in poi ha rappresentato il pilastro della nostra Repubblica democratica. Nei governi neoliberisti e del turbo-capitalismo, il cui fallimento in tutto il mondo è sotto gli occhi di tutti, l’istruzione e la formazione universitaria si considerano un privilegio per pochi, per una elite socio-economica; nella Costituzione italiana invece il diritto allo studio e alla libertà dell’insegnamento e della ricerca è sancito chiaramente e senza ombra di dubbi. Non è possibile tacere, anzi si deve smascherare, il disegno criminale di mortificare intere generazioni riducendo le opportunità di iscrizione attraverso i numeri chiusi, la mercificazione del sapere con il sistema del credito, il blocco del turn over dei docenti che da ben 22 tornate concorsuali e da cinque anni hanno visto arrestare la propria crescita professionale ed attualmente sono stati spinti in massa verso il meccanismo dell’abilitazione scientifica nazionale che non prende in considerazione affatto l’impegno didattico svolto e che non rappresenta affatto la vincita di un concorso per accedere alla fascia superiore. Intanto si preparano soldi e navicelle spaziali per fare atterrare i geni, “i cervelli in fuga”, che saranno accolti come i salvatori della Patria. I professori e gli studenti che ogni giorno combattono per difendere la scuola e l’università pubblica con il loro impegno in territori degradati dove ignoranza, criminalità, malaffare e politiche di clientele sono predominanti, non sono valorizzati e non trovano neanche nelle agende dei partiti delle prossime elezioni un pensiero, un programma, per ridurre i danni operati dalla riforma Gelmini ed il rischio di default della maggior parte degli Atenei pubblici. CoNPAss è nato per difendere le istituzioni pubbliche del sapere e della conoscenza contro i progetti di privatizzazione delle scuole e delle università. Si batte per il ruolo unico con la valutazione della docenza universitaria e contro le lobby dei rettori che se anche in pensione continuano a prorogare i loro mandati per gestire poteri clientelari sui concorsi di accesso all’insegnamento universitario e la spartizione dei fondi destinati alla ricerca scientifica. Si batte per la libertà dell’insegnamento e della ricerca e la libertà dell’accesso ai corsi universitari degli studenti, CoNPAss è contro le università si serie A e di serie B, in un Paese che deve raddoppiare il numero di laureati per essere al passo con gli altri paesi europei; CoNPAss ritiene che ci vogliano più scuola, più università, più ricerca e più giovani ricercatori con lavoro stabile e non precario. I governi, che invece di riformare l’università ne hanno sistematicamente pianificato la sua distruzione, avrebbero dovuto fare una sola riforma quella elettorale e, invece, noi cittadini ci ritroviamo ad una nuova tornata elettorale privati del diritto di scegliere, senza tagli di parlamentari e senatori, senza tagli ai costi della politica, senza riduzione dei comuni e di conseguenza di consiglieri comunali e assessori. Solo in Campania avremmo potuto rivoluzionare e finalmente ammodernare il nostro sistema territoriale politico ed amministrativo riducendo i 551 comuni in 120 città medie. Ma i nostri politici erano troppo preoccupati a garantirsi un nuovo posto al sole senza occuparsi di salvaguardare i diritti dei cittadini ai quali, però, intanto tagliavano il diritto allo studio e all’accesso alle università. Venerdì 8 e sabato 9 prossimi con il congresso e la tavola rotonda, alla quale sono stati invitati rettori ed esponenti delle forze politiche, saranno poste queste questioni che ogni giorno nelle nostre istituzioni di formazione e di ricerca generano sfiducia e preoccupazione nei giovani ricercatori, negli studenti e in tutti noi docenti.

STATO DI ATTUAZIONE DELLA RIFORMA UNIVERSITARIA L. 240/2010 / Buondonno, Emma. - (2013). (Intervento presentato al convegno Convegno Compass tenutosi a Architettura, aula Sl4.5, Via Forno Vecchio 36, Napoli nel 8/9 febbraio 2013).

STATO DI ATTUAZIONE DELLA RIFORMA UNIVERSITARIA L. 240/2010

BUONDONNO, EMMA
2013

Abstract

Il Congresso del Coordinamento Nazionale dei Professori Associati delle Università pubbliche italiane è stato organizzato a Napoli per due ragioni, la prima è il grave rischio di retrocessione del sistema scuola ed università in una regione che è al tempo stesso la più giovane d’Italia e quindi quella che più di ogni altra dovrebbe trainare il Paese per farlo uscire dalla crisi in atto e contemporaneamente è la regione con i più alti indici di abbandono scolastico e di immatricolazioni nonché di disoccupazione giovanile; la seconda ragione è l’urgenza del messaggio alle forze politiche in campo per la prossima tornata elettorale che la produzione del sapere e della conoscenza è l’unica strada da percorrere per essere alla stessa altezza dei paesi europei. I dati recenti sulla riduzione gravissima del numero di studenti e di corsi di laurea delle università pubbliche rappresentano il risultato di decenni di attacchi all’istruzione e alla formazione del sistema pubblico che, al contrario, dal secondo dopoguerra in poi ha rappresentato il pilastro della nostra Repubblica democratica. Nei governi neoliberisti e del turbo-capitalismo, il cui fallimento in tutto il mondo è sotto gli occhi di tutti, l’istruzione e la formazione universitaria si considerano un privilegio per pochi, per una elite socio-economica; nella Costituzione italiana invece il diritto allo studio e alla libertà dell’insegnamento e della ricerca è sancito chiaramente e senza ombra di dubbi. Non è possibile tacere, anzi si deve smascherare, il disegno criminale di mortificare intere generazioni riducendo le opportunità di iscrizione attraverso i numeri chiusi, la mercificazione del sapere con il sistema del credito, il blocco del turn over dei docenti che da ben 22 tornate concorsuali e da cinque anni hanno visto arrestare la propria crescita professionale ed attualmente sono stati spinti in massa verso il meccanismo dell’abilitazione scientifica nazionale che non prende in considerazione affatto l’impegno didattico svolto e che non rappresenta affatto la vincita di un concorso per accedere alla fascia superiore. Intanto si preparano soldi e navicelle spaziali per fare atterrare i geni, “i cervelli in fuga”, che saranno accolti come i salvatori della Patria. I professori e gli studenti che ogni giorno combattono per difendere la scuola e l’università pubblica con il loro impegno in territori degradati dove ignoranza, criminalità, malaffare e politiche di clientele sono predominanti, non sono valorizzati e non trovano neanche nelle agende dei partiti delle prossime elezioni un pensiero, un programma, per ridurre i danni operati dalla riforma Gelmini ed il rischio di default della maggior parte degli Atenei pubblici. CoNPAss è nato per difendere le istituzioni pubbliche del sapere e della conoscenza contro i progetti di privatizzazione delle scuole e delle università. Si batte per il ruolo unico con la valutazione della docenza universitaria e contro le lobby dei rettori che se anche in pensione continuano a prorogare i loro mandati per gestire poteri clientelari sui concorsi di accesso all’insegnamento universitario e la spartizione dei fondi destinati alla ricerca scientifica. Si batte per la libertà dell’insegnamento e della ricerca e la libertà dell’accesso ai corsi universitari degli studenti, CoNPAss è contro le università si serie A e di serie B, in un Paese che deve raddoppiare il numero di laureati per essere al passo con gli altri paesi europei; CoNPAss ritiene che ci vogliano più scuola, più università, più ricerca e più giovani ricercatori con lavoro stabile e non precario. I governi, che invece di riformare l’università ne hanno sistematicamente pianificato la sua distruzione, avrebbero dovuto fare una sola riforma quella elettorale e, invece, noi cittadini ci ritroviamo ad una nuova tornata elettorale privati del diritto di scegliere, senza tagli di parlamentari e senatori, senza tagli ai costi della politica, senza riduzione dei comuni e di conseguenza di consiglieri comunali e assessori. Solo in Campania avremmo potuto rivoluzionare e finalmente ammodernare il nostro sistema territoriale politico ed amministrativo riducendo i 551 comuni in 120 città medie. Ma i nostri politici erano troppo preoccupati a garantirsi un nuovo posto al sole senza occuparsi di salvaguardare i diritti dei cittadini ai quali, però, intanto tagliavano il diritto allo studio e all’accesso alle università. Venerdì 8 e sabato 9 prossimi con il congresso e la tavola rotonda, alla quale sono stati invitati rettori ed esponenti delle forze politiche, saranno poste queste questioni che ogni giorno nelle nostre istituzioni di formazione e di ricerca generano sfiducia e preoccupazione nei giovani ricercatori, negli studenti e in tutti noi docenti.
2013
STATO DI ATTUAZIONE DELLA RIFORMA UNIVERSITARIA L. 240/2010 / Buondonno, Emma. - (2013). (Intervento presentato al convegno Convegno Compass tenutosi a Architettura, aula Sl4.5, Via Forno Vecchio 36, Napoli nel 8/9 febbraio 2013).
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
8_9 febbraio 2013 STATO DI ATTUAZIONE DELLA RIFORMA UNIVERSITARIA L. 2402010, BUONDONNO.doc

accesso aperto

Tipologia: Abstract
Licenza: Dominio pubblico
Dimensione 41 kB
Formato Microsoft Word
41 kB Microsoft Word Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/565246
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact