I nostri progetti sono innanzitutto conoscenza delle storie, dei contesti, dei luoghi ma consideriamo l’architettura come un processo aperto, dove niente è precostituito, dove il luogo, pur avendo una propria specificità, non determina un regionalismo della costruzione. Guardiamo al progetto avendo la consapevolezza ed allo stesso tempo il dubbio del fare, ipotizzando i percorsi possibili, osservando vicende e luoghi diversi, paesaggi e città di sempre, in una condizione di scrittura contemporanea che dà forma ad un'idea dell'architettura che deve far emergere le questioni rilevanti in un processo che si fa sintesi, che non ha I'ambizione di risolvere la complessità, ma di confrontarsi con essa, attraverso un progetto essenziale e allo stesso tempo strategico. Ritrovare I'idea di abitare attraverso la costruzione di spazi collettivi. uniti da una rete di servizi, da una rinnovata idea fisica di queste presenze, fatta di semplici volumi, continuità di percorsi, riconoscibilità dei luoghi. Lo scopo resta quello di dialogare con lo spazio, con l'architettura e quindi con la materia ed il colore, non sovrapponendoli ma integrandoli all'idea architettonica, al concept generale. E’ compito dell'architetto far entrare nel progetto queste superfici come spessori sensibili, cosi come è avvenuto nella storia, attraverso l'uso dei diversi materiali.
I colori delle idee. Progetti come conoscenza di storie, contesti e luoghi / Multari, Giovanni; Corvino, V.. - STAMPA. - (2010), pp. 221-226.
I colori delle idee. Progetti come conoscenza di storie, contesti e luoghi.
MULTARI, GIOVANNI;
2010
Abstract
I nostri progetti sono innanzitutto conoscenza delle storie, dei contesti, dei luoghi ma consideriamo l’architettura come un processo aperto, dove niente è precostituito, dove il luogo, pur avendo una propria specificità, non determina un regionalismo della costruzione. Guardiamo al progetto avendo la consapevolezza ed allo stesso tempo il dubbio del fare, ipotizzando i percorsi possibili, osservando vicende e luoghi diversi, paesaggi e città di sempre, in una condizione di scrittura contemporanea che dà forma ad un'idea dell'architettura che deve far emergere le questioni rilevanti in un processo che si fa sintesi, che non ha I'ambizione di risolvere la complessità, ma di confrontarsi con essa, attraverso un progetto essenziale e allo stesso tempo strategico. Ritrovare I'idea di abitare attraverso la costruzione di spazi collettivi. uniti da una rete di servizi, da una rinnovata idea fisica di queste presenze, fatta di semplici volumi, continuità di percorsi, riconoscibilità dei luoghi. Lo scopo resta quello di dialogare con lo spazio, con l'architettura e quindi con la materia ed il colore, non sovrapponendoli ma integrandoli all'idea architettonica, al concept generale. E’ compito dell'architetto far entrare nel progetto queste superfici come spessori sensibili, cosi come è avvenuto nella storia, attraverso l'uso dei diversi materiali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.