Il lavoro di ricerca e progettuale di Giovanni Multari e Vincenzo Corvino ha suggerito la possibilità di sperimentare il restauro su edifici contemporanei all'interno di un corso universitario: in particolare il recente restauro del grattacielo Pirelli a Milano, per il quale sono stati premiati con la Medaglia d'Oro all'Architettura Italiana, il progetto per la Torre delle Nazioni alla Mostra di OItremare a Napoli, e l'intervento per Piazza dei Bruzi, vincitore nel 2000 del premio Luigi Cosenza, sono esempi di un'attività condotta con rigore e coerenza, senza il rischio dello specialismo e del settorialismo disciplinare, nella convinzione che il progetto di architettura sia il solo capace di integrare le diverse competenze attraverso un processo unitario e condivisibile. Il Laboratorio di Cesena è stata l'occasione per affermare l'idea di un restauro inteso come progetto di architettura, che, attraverso la conoscenza dell'oggetto e del contesto, affronti l'idea di riuso e trasformazione con senso critico e interpretativo, senza sovrapposizioni ed affermazioni personali.
Il progetto come conoscenza / Multari, Giovanni; Corvino, Vincenzo. - STAMPA. - 31:(2008), pp. 27-35.
Il progetto come conoscenza
MULTARI, GIOVANNI;CORVINO, VINCENZO
2008
Abstract
Il lavoro di ricerca e progettuale di Giovanni Multari e Vincenzo Corvino ha suggerito la possibilità di sperimentare il restauro su edifici contemporanei all'interno di un corso universitario: in particolare il recente restauro del grattacielo Pirelli a Milano, per il quale sono stati premiati con la Medaglia d'Oro all'Architettura Italiana, il progetto per la Torre delle Nazioni alla Mostra di OItremare a Napoli, e l'intervento per Piazza dei Bruzi, vincitore nel 2000 del premio Luigi Cosenza, sono esempi di un'attività condotta con rigore e coerenza, senza il rischio dello specialismo e del settorialismo disciplinare, nella convinzione che il progetto di architettura sia il solo capace di integrare le diverse competenze attraverso un processo unitario e condivisibile. Il Laboratorio di Cesena è stata l'occasione per affermare l'idea di un restauro inteso come progetto di architettura, che, attraverso la conoscenza dell'oggetto e del contesto, affronti l'idea di riuso e trasformazione con senso critico e interpretativo, senza sovrapposizioni ed affermazioni personali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.