Un approccio smart al concetto di paesaggio individua l’esigenza di un codice interpretativo basato sull’innovazione, sulla capacità di organizzare la conoscenza del territorio secondo logiche sistemiche, su modelli di sviluppo creativi, ma anche su nuove tecnologie e sistemi di infrastrutture. L’interazione tra componenti tangibili, come le infrastrutture fisiche e dei servizi, e componenti intangibili come le reti territoriali, culturali e sociali, consente di declinare il concetto di smart landscape, quale spazio complesso in cui affrontare le questioni della competitività e della sostenibilità, con attenzione alla coesione sociale, alla creatività e alla qualità della vita. Le dimensioni su cui si fonda la grammatica smart (smart economy, smart mobility, smart environment, smart people, smart living, smart governance), esplicitate con riferimento al paesaggio, evidenziano l’esigenza di azioni capaci di integrare la progettazione di spazi e infrastrutture riducendo i consumi e lo spreco di risorse, di recuperare in termini sostenibili il patrimonio culturale e ambientale, di creare sinergie con le aree naturali, rurali e urbane, di fruire in modo qualificato delle reti ecologiche e di valorizzare le diverse forme di cultura in modo consapevole, di potenziare l’attrattività del paesaggio, contribuendo a migliorare la qualità degli spazi, degli usi e delle relazioni. La ricerca intende elaborare un processo metodologico in grado di integrare il contributo di diversi saperi esperti (economia e estimo ambientale, urbanistica, idraulica e agraria, restauro, storia dell’architettura, tecnologia, scienza e tecnica delle costruzioni, informatica e metodi matematici, ingegneria economico-gestionale) e di saperi context aware (residenti, operatori, turisti, associazioni, ecc.) per avviare un Living Lab, basato su un approccio open innovation e teso a delineare un modello innovativo e intelligente di sviluppo endogeno e di valorizzazione del paesaggio locale. La proposta si pone l’obiettivo di formulare un nuovo approccio che integri il concetto di Living Lab e la complessa accezione di Smart Landscape, strutturando un modello interpretativo e valutativo da implementare sul paesaggio dell’Alto Cilento, multidimensionale e complesso, dinamico a differenti velocità, in cui interagiscono molteplici sistemi di valori, potenzialmente in grado di autorigenerarsi e divenire catalizzatore di processi virtuosi.

Cilento Labscape. Un modello integrato per l’attivazione di un Living Lab nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano / Romano, Nunzio; Palladino, Mario. - STAMPA. - (2013). (Intervento presentato al convegno Cilento Labscape. Un modello integrato per l’attivazione di un Living Lab nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. nel 22/10/2012).

Cilento Labscape. Un modello integrato per l’attivazione di un Living Lab nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.

ROMANO, NUNZIO;PALLADINO, MARIO
2013

Abstract

Un approccio smart al concetto di paesaggio individua l’esigenza di un codice interpretativo basato sull’innovazione, sulla capacità di organizzare la conoscenza del territorio secondo logiche sistemiche, su modelli di sviluppo creativi, ma anche su nuove tecnologie e sistemi di infrastrutture. L’interazione tra componenti tangibili, come le infrastrutture fisiche e dei servizi, e componenti intangibili come le reti territoriali, culturali e sociali, consente di declinare il concetto di smart landscape, quale spazio complesso in cui affrontare le questioni della competitività e della sostenibilità, con attenzione alla coesione sociale, alla creatività e alla qualità della vita. Le dimensioni su cui si fonda la grammatica smart (smart economy, smart mobility, smart environment, smart people, smart living, smart governance), esplicitate con riferimento al paesaggio, evidenziano l’esigenza di azioni capaci di integrare la progettazione di spazi e infrastrutture riducendo i consumi e lo spreco di risorse, di recuperare in termini sostenibili il patrimonio culturale e ambientale, di creare sinergie con le aree naturali, rurali e urbane, di fruire in modo qualificato delle reti ecologiche e di valorizzare le diverse forme di cultura in modo consapevole, di potenziare l’attrattività del paesaggio, contribuendo a migliorare la qualità degli spazi, degli usi e delle relazioni. La ricerca intende elaborare un processo metodologico in grado di integrare il contributo di diversi saperi esperti (economia e estimo ambientale, urbanistica, idraulica e agraria, restauro, storia dell’architettura, tecnologia, scienza e tecnica delle costruzioni, informatica e metodi matematici, ingegneria economico-gestionale) e di saperi context aware (residenti, operatori, turisti, associazioni, ecc.) per avviare un Living Lab, basato su un approccio open innovation e teso a delineare un modello innovativo e intelligente di sviluppo endogeno e di valorizzazione del paesaggio locale. La proposta si pone l’obiettivo di formulare un nuovo approccio che integri il concetto di Living Lab e la complessa accezione di Smart Landscape, strutturando un modello interpretativo e valutativo da implementare sul paesaggio dell’Alto Cilento, multidimensionale e complesso, dinamico a differenti velocità, in cui interagiscono molteplici sistemi di valori, potenzialmente in grado di autorigenerarsi e divenire catalizzatore di processi virtuosi.
2013
Cilento Labscape. Un modello integrato per l’attivazione di un Living Lab nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano / Romano, Nunzio; Palladino, Mario. - STAMPA. - (2013). (Intervento presentato al convegno Cilento Labscape. Un modello integrato per l’attivazione di un Living Lab nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. nel 22/10/2012).
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